Giunta regionale, approvato FESR FSE+ Molise 2021-2027

L’Esecutivo di Palazzo Vitale ha approvato il Programma regionale FESR FSE+ Molise 2021-2027 (PR), elaborato nel rispetto di tutto quanto definito nell’ambito del processo partenariale condotto e degli Indirizzi strategici approvati con DGR n. 77/2022.Il PR è definito in risposta alle disparità regionali, in considerazione dei fallimenti e delle sub-ottimalità di mercato e delle lezioni dell’esperienza. L’intervento è progettato in coerenza con le priorità dell’Agenda ONU 2030 e del Green Deal e con i principi del Pilastro europeo dei diritti sociali. Dà seguito agli Orientamenti in materia di investimenti finanziati dalla politica di coesione 2021-2027 per l’Italia, al Country Report 2019 e alle Raccomandazioni specifiche per Paese 2020, in una logica di coerenza con i Piani nazionali e regionali di settore e in sinergia e demarcazione con altre fonti e programmi di finanziamento, in particolare Pnrr e Programmi nazionali, operando secondo l’approccio e la logica espressi nell’Accordo di Partenariato (AdP). La Regione conferma la scelta del PR plurifondo.Il PR si inserisce in una architettura strategica, che vede i propri riferimenti prioritari nel Documento di indirizzo strategico regionale per la Politica di coesione 2021-2027, nella Strategia di specializzazione intelligente 2021-2027 (S3), nella Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile.Risponde a cinque grandi sfide: spingere la produttività delle imprese per una rinnovata competitività e per il lavoro di qualità, collocandoa un più elevato livello quali-quantitativo la collaborazione tra gli attori, nel sentiero della transizione giusta del sistema socio-economico al verde e al digitale; porre al centro del disegno politico la protezione dell’ambiente, guardando con attenzione all’efficienza nell’uso delle risorse; contribuire alla rottura dell’isolamento territoriale, che frena le opportunità, minacciando la tenuta demografica delle aree e la sopravvivenza degli insediamenti; contrastare le diseguaglianze economiche e sociali, di genere e generazionali e la vulnerabilità delle persone, attraverso l’occupazione, l’istruzione e la formazione, l’inclusione e la protezione sociale; ridurre le disparità sub-territoriali, valorizzando le strategie di sviluppo sostenibile nelle aree urbane e il percorso della Strategia nazionale per le aree interne in quelle marginali.

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