L’ assenza dei partiti, l’ irresponsabilità di chi rappresenta pro tempore le istituzioni a tutti i livelli e la mancanza di buon senso da parte di tutti sono gli elementi alla base del tentativo di suicidio politico che si sta consumando in quello che resta del centrodestra molisano nella competizione elettorale per il comune di Isernia.
Due, almeno fino ad ora, i candidati alla carica di sindaco, nel momento in cui il centrosinistra, invece, riesce a trovare la sintesi e una rinnovata unità, seppure con molte ombre e incertezze. Qualche decina di anni fa non sarebbe mai successo, per il semplice motivo che chi guidava i partiti o rivestiva ruoli di responsabilità nelle istituzioni non lo avrebbe permesso.
L’appartenenza e il ruolo della politica venivano sempre prima degli interessi personali o di parte, e nessuno mai si sarebbe sognato di mettere in pericolo una competizione elettorale in cui gli avversari erano sempre individuati nell’altra parte politica, mai nello stesso partito o nella stessa coalizione.
Lo so, i tempi sono cambiati e anche gli uomini, ma la politica, pur nelle pessime condizioni in cui è ridotta, dovrebbe essere rimasta la stessa. Così come dovrebbe essere rimasto lo stesso lo spirito di una competizione elettorale con regole non scritte che però valgono per tutti. E veniamo alla questione Isernia . C’erano accordi nella coalizione sulle candidature a sindaco nei comuni di Campobasso, Termoli e Isernia? Se si, vengano rispetati.
Ulisse Di Giacomo .