Leva: la Prefettura di Isernia non va smantellata.La Fanelli pensa che abbiamo l’anello al naso ma si sbaglia di grosso

Dopo la visita in Molise del Sottosegretario Rughetti, l’onorevole Danilo Leva, che non ha partecipato all’incontro, in una nota sul profilo Facebook ne spiega le motivazioni.

” Ho ritenuto di non partecipare all’iniziativa di ieri organizzata dal PD regionale a Isernia per due ragioni :
– La prima perché ritengo che quando si discute di argomenti così importanti come il riordino istituzionale o di tagli in generale ci voglia serietà e questi temi non si possono piegare alle ragioni di una campagna elettorale. La provincia di Isernia merita rispetto e soprattutto in una fase così dolorosa come quella che stiamo attraversando i cittadini non credo siano alla ricerca di super eroi o salvatori della patria ma di una classe dirigente rigorosa.

Ritengo sia stato un errore creare aspettative enormi con un titolo altisonante quando poi le dichiarazioni di Rughetti alimentano ancora maggiori dubbi e perplessità. Intanto credo utile che Rughetti si sintonizzasse con il Ministero dell’Interno per non andare in confusione e poi francamente non capisco il risparmio che produrrebbe il taglio di 23 Prefetti a cui comunque lo stato dovrebbe poi pagare lo stipendio. A tale ipotesi Rispondo no grazie. Isernia è territorio di confine e la prefettura così come le altre istituzioni non vanno smantellate. Questa è la battaglia che i parlamentari stanno portando avanti. Altre soluzioni non ci interessano.
Anche perché togliere il Prefetto sarebbe l’anticamera della chiusura. Sarebbe un po’ come Immaginare l’Unimol senza rettore o il Consiglio regionale senza Presidente vale a dire il primo passo verso la cancellazione.
– La seconda ragione riguarda proprio il modo con cui si fa una campagna elettorale.
Non aver invitato Gigi Brasiello all’iniziativa ritengo sia stato un errore gravissimo. La caduta dell’amministrazione comunale di Isernia è una ferita ancora aperta e il voto alla Provincia è una sua conseguenza. Non invitare Brasiello alla chiusura della campagna elettorale di fatto è l’ammissione delle responsabilità enormi del PD regionale su quella vicenda. Se ci sono dei problemi questi non vanno rimossi ma affrontati, altrimenti si continuano a produrre solo macerie.Evidentemente la Fanelli pensa che noi si abbia l’anello al naso ma le posso garantire che si sbaglia di grosso”. 

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