Abusivismo edilizio e lavoro irregolare: 6 denunce e sanzioni per 15mila euro

Nell’ambito di un’attività finalizzata al contrasto dell’abusivismo edilizio e la salvaguardia del patrimonio paesaggistico, nonché per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, e contro lo sfruttamento del lavoro nero, reparti territoriali del Comando Provinciale Carabinieri di Isernia e personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dell’Arma, hanno passato al setaccio varie località della provincia particolarmente sensibili sotto il profilo ambientale.
– A Monteroduni i militari della locale Stazione hanno denunciato due 40enni del posto per abusivismo edilizio, in quanto erano intenti alla realizzazione di una struttura in cemento armato, in assenza delle prescritte concessioni edilizie e in luoghi sottoposti a severi vincoli paesaggistici.

– Tra Isernia, Montaquila e Venafro, i militari delle locali Stazioni e del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno sottoposto ad accertamenti alcuni cantieri edili ed altre attività imprenditoriali, nel corso dei quali quattro persone, titolari delle imprese, sono state denunciate a vario titolo per l’inosservanza alle norme previste per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e sulla regolarità occupazionale dei lavoratori. Si tratta di un 30enne di Isernia, un 32enne di Capriati a Volturno, in provincia di Caserta, un 31enne di Cassino, in provincia di Frosinone, ed un 60enne di Fondi, in provincia di Latina. Durante i controlli sono state riscontrate diverse violazioni : la mancata presenza di adeguate impalcature o ponteggi, la mancata presenza di idonee protezioni atte ad evitare la caduta dei lavoratori, la presenza di materiali vari posizionati in maniera disordinata in modo da intralciare il passaggio con grave pericolo per i lavoratori, la mancata presenza di idonei dispositivi di protezione individuale e la non corretta o mancata redazione di tutta la documentazione prevista dal piano operativo di sicurezza del cantiere. In alcune circostanze è stata anche riscontrata la presenza di lavoratori in nero. In totale sono state contestate sanzioni amministrative per circa quindicimila euro.

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