Comitato di valutazione e bonus per il merito, ovvero quer pasticciaccio brutto de viale Trastevere. Dopo la circolare emanata nei giorni scorsi, con cui ha raccomandato molto salomonicamente alle scuole di assegnare il bonus né a troppi docenti né a troppo pochi, adesso il Miur comunica con una nota di voler avviare dal 26 aprile un monitoraggio sulla valorizzazione del merito che si concluderà il 6 maggio”.

Buongiorno! Siete mai stati in ‪#‎Molise‬? Grazie al mio lavoro ho scoperto una terra magnifica, piena di energia positiva. Le sue bellezze nascoste, le sue tradizioni e la sua storia rendono questo territorio una terra d’incanto! ‪#‎LineaVerde‬ Rai1 ‪#‎Rai1‬ ‪#‎DanielaFerolla‬
Altro post sui social, questa volta dell’inviata di Linea Verde, Daniela Ferolla, che invece esalta la nostra regione, dopo averla visitata, seppure per lavoro.

“Quelli che offendono sui social abitano tutti in Molise…” , questa ed altre frasi infelici, postate su profilo Instagram e facebook di Nina Moric, hanno scatenato il solito tormentone social.  “State lontani è un posto bruttissimo“, prosegue la Moric nel suo post, e in poche ore ha suscitato reazioni e commenti divisi.La modella ha sottolineato in un altro post che si trattava di semplice ironia, ma poi continua: “Aiuto, sono in guerra con il Molise, cercasi alleati disperatamente” e posta una foto di Putin. 

La riforma costituzionale fortemente voluta dal governo Renzi, viene illustrata dalla maggioranza come il più efficace taglio alle spese di una politica degenerata e corrotta, da parte di una classe politica “nuova” giovane e risoluta. A mio giudizio non è affatto così! L’attuale classe politica non mi sembra, ad oggi, certo migliore di quella del recente passato, soltanto perché giovane. Mi sembra che con questa pseudo-riforma si voglia realizzare un progetto molto pericoloso: esautorare il Parlamento dalle sue fondamentali prerogative e porre il nostro Paese, definitivamente, sotto il diretto controllo governativo. Ma non è tutto. Se si legge con attenzione il provvedimento si nota che si ratificano molte riforme volute dall’Unione europea che esautorano le politiche economiche nazionali ed erodono i principi democratici costituzionali. La nostra Carta Costituzionale invece persegue una democrazia sociale di matrice solidaristica con un’economia mista e con una significativa presenza del pubblico nei settori nevralgici per l’economia e la società quali scuola, salute, credito, energia.