(Adnkronos) – Il muco, spesso ridotto a semplice sostanza appiccicosa, nasconde un sofisticato arsenale di molecole protettive. Una nuova ricerca condotta dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha identificato come specifiche molecole chiamate mucine siano in grado di difendere l’organismo dalla Salmonella e da altri batteri responsabili di malattie diarroiche.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Cell Reports, non si limita a identificare il meccanismo di difesa, ma apre concrete prospettive per lo sviluppo di mucine sintetiche da utilizzare nel trattamento o nella prevenzione di malattie di origine alimentare. Questo approccio potrebbe offrire una soluzione a basso costo a una sfida sanitaria globale che genera miliardi di costi annuali in tutto il mondo. La ricerca si è concentrata sulla MUC2, una mucina tipicamente presente nell’intestino. Le mucine sono polimeri a forma di spazzola, composti da complesse molecole di zuccheri (glicani) legate a una spina dorsale peptidica.
I ricercatori hanno scoperto che quando la Salmonella enterica viene esposta alla mucina MUC2, il batterio interrompe la produzione delle proteine codificate sull'”isola di patogenicità 1” (Salmonella pathogenicity island 1, SPI-1), essenziali per il sistema di secrezione di tipo 3 (T3SS) che permette al batterio di infettare le cellule ospite. Ulteriori analisi hanno rivelato che la MUC2 raggiunge questo risultato disattivando una proteina batterica di regolazione cruciale, nota come HilD. Bloccando questa proteina, la mucina impedisce l'attivazione dei geni T3SS. Utilizzando simulazioni computazionali, è stato dimostrato che alcuni monosaccaridi, come GlcNAc e GalNAc, possono legarsi al sito attivo della proteina HilD. Tuttavia, lo spegnimento dei geni avviene solo quando questi glicani sono ancorati alla spina dorsale peptidica della mucina. Lo studio ha inoltre rivelato che una mucina simile, la MUC5AC, presente nello stomaco, condivide questa capacità. I ricercatori dell'MIT, guidati da Katharina Ribbeck, Andrew and Erna Viterbi Professor of Biological Engineering e autrice senior dello studio, intendono ora esplorare l'uso di versioni sintetiche di queste molecole per potenziare le difese naturali del tratto gastrointestinale.
La dottoressa Ribbeck ha espresso l'obiettivo strategico della ricerca: “Utilizzando e riformulando questo motivo dal sistema immunitario innato naturale, speriamo di sviluppare strategie per prevenire la diarrea prima ancora che inizi. Questo approccio potrebbe fornire una soluzione a basso costo a una grande sfida sanitaria globale che costa miliardi ogni anno in perdita di produttività, spese sanitarie e sofferenza umana”.
Una delle applicazioni più promettenti per le mucine sintetiche è la profilassi pre-esposizione. Queste molecole potrebbero essere incorporate in compresse masticabili o in sali per la reidratazione orale, da consumare prima di recarsi in aree endemiche per la Salmonella o altre malattie diarroiche comuni.
Come ha spiegato la ricercatrice Kelsey Wheeler, co-autrice principale dello studio: “I mimic della mucina brillerebbero in particolare come preventivi, perché è così che il corpo ha evoluto il muco, come parte di questo sistema immunitario innato per prevenire l'infezione”. La strategia si basa sull'idea di rafforzare le barriere mucose nelle aree del tratto gastrointestinale che la Salmonella tende a infettare. La ricerca è stata sostenuta da diversi enti, tra cui l'U.S. Army Research Office, l'U.S. National Science Foundation e il National Institutes of Health. Immagine di cover per gentile concessione dei ricercatori del MIT —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Scoperta del MIT: il muco contiene molecole che bloccano l’infezione da Salmonella
Sanzioni amministrative a società e altri soggetti, sottoscritto accordo tra Procura Generale e Finanza
Nella giornata di martedì 23 settembre presso la Procura Generale della Repubblica di Campobasso, è stato siglato l’accordo con la Guardia di Finanza per una più stretta collaborazione nell’accertamento degli illeciti e nell’irrogazione delle sanzioni amministrative a carico di società di capitali ed altri soggetti giuridici.
Si intende così perseguire l’efficace attuazione della disciplina sulla responsabilità degli enti in presenza di reati (ad esempio, le frodi fiscali, le truffe ai danni dei bilanci pubblici, il riciclaggio e altri ancora) che determinano a loro favore benefici di varia natura, in primo luogo economici.
L’intesa prevede il sistematico monitoraggio di tutte le indagini inerenti ai delitti “presupposto”, in modo che si possano per tempo avviare gli approfondimenti necessari alla verifica delle condizioni di legge ed all’accertamento della situazione patrimoniale e finanziaria del soggetto economico indagato.
Contemplata pure l’istituzione di un’apposita cabina di regia, per affrontare in via preventiva ogni potenziale dubbio interpretativo od applicativo, nonché momenti formativi, sempre orientati al perfezionamento delle procedure adottate.
Per finire, un gruppo di coordinamento si occuperà dell’individuazione di percorsi investigativi condivisi. Sono intervenuti anche i tre Procuratori della Repubblica del Distretto, nonché i Comandanti Provinciali della Guardia di Finanza di Campobasso e Isernia.
Giornata Nazionale del Dono: AIDO Campobasso in piazza per sensibilizzare e informare
In occasione della Giornata Nazionale del Dono, l’AIDO Provinciale di Campobasso organizza due momenti di incontro e sensibilizzazione con la cittadinanza, attraverso l’allestimento di punti informativi nelle piazze cittadine.
Il primo appuntamento è previsto a Campobasso, in Piazza Vittorio Emanuele, nella mattinata di venerdì 27 settembre.
Il secondo si terrà domenica 28 settembre a Termoli, in Piazza Monumento.
Presso i banchetti informativi, i volontari dell’AIDO saranno a disposizione per fornire chiarimenti, distribuire materiale divulgativo e esporre le attività dell’associazione, con l’obiettivo di diffondere la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule come gesto di solidarietà e di grande valore umano.
Con questa iniziativa, l’AIDO di Campobasso rinnova il proprio impegno a favore della comunità, portando avanti un’opera di promozione e informazione fondamentale per accrescere la consapevolezza e la partecipazione dei cittadini.
GTA 6: le voci su Project ROME e il futuro come piattaforma UGC
(Adnkronos) – Il prossimo titolo di Rockstar Games, Grand Theft Auto VI, potrebbe non essere solo un blockbuster da record, ma il veicolo per una vera e propria piattaforma di contenuti. Dietro a questa potenziale svolta si cela l’indiscrezione di Project ROME (acronimo che si vocifera stia per Rockstar Online Modding Engine), un motore di modding ufficiale che consentirebbe ai giocatori di diventare creatori attivi all'interno del mondo di gioco. L’idea, se confermata, è ambiziosa: trasformare GTA 6 in un "metaverso" in continua evoluzione, dove i limiti sono dettati unicamente dalla creatività della community. Questo scenario permetterebbe agli utenti di costruire intere esperienze personalizzate, creare nuove modalità di gioco e gestire server unici, superando la tradizionale esperienza predefinita.
L'ipotetico lancio di Project ROME proietterebbe Rockstar Games in una competizione diretta per la supremazia nel settore delle piattaforme open-world orientate alla creator economy. Similmente a quanto già osservato in ecosistemi di successo come Roblox e Fortnite Creative 2.0, il progetto mirerebbe a prolungare virtualmente all'infinito la vita operativa del gioco. Per Rockstar, un investimento di questa portata si configurerebbe come una mossa dalla duplice valenza strategica: da un lato, rafforzerebbe la longevità e la ricchezza di contenuti del titolo, delegando parte della produzione di contenuti (UGC, User-Generated Content) direttamente alla community, un meccanismo che garantisce aggiornamenti costanti e al contempo riduce l'onere interno di sviluppo; dall'altro lato, aprirebbe le porte a una potenziale monetizzazione dei contenuti creati dagli stessi giocatori, attraverso, ad esempio, l'accesso a server premium o la vendita di asset di gioco, delineando così un modello di business con un potenziale economico e finanziario enorme.
Sebbene Rockstar Games non abbia rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale, la solidità del rumor è supportata da azioni aziendali concrete. Il punto di svolta risale all'agosto 2023, con la sorprendente acquisizione di Cfx.re, il team di sviluppo dietro le popolari piattaforme di modding FiveM e RedM per GTA V e Red Dead Redemption 2. Questa mossa, che ha chiuso anni di incertezza legale per la community dei modder, è stata interpretata come il chiaro segnale di un'integrazione del modding nel core del prossimo franchise. Successivamente, il ritrovamento di annunci di lavoro per un Senior Product Manager for Creator Platform ha ulteriormente alimentato le speculazioni, suggerendo che Rockstar stia costruendo attivamente una piattaforma unificata per la creatività multiplayer. Project ROME, di conseguenza, non sarebbe solo un tool, ma un vero e proprio quadro architetturale per la creazione di esperienze online, potenzialmente integrato nel codice di GTA VI fin dal lancio o poco dopo. GTA 6 si configurerebbe quindi non solo come un nuovo capitolo della saga, ma come una risorsa per una community globale, stabilendo un nuovo e ambizioso standard per l'intero settore del gaming. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Polo di studio Terminus E Campus: Aperta la VIII edizione del percorso abilitante 30 cfu ex art. 13
Aperto il bando relativo all’attivazione dell’OTTAVA edizione del percorso abilitante 30 cfu art. 13 DPCM 04 agosto 2023 dell’Università eCampus le cui iscrizioni aperte il 25 SETTEMBRE si chiuderanno il 24 OTTOBRE 2025.
La VIII edizione si svolgerà in modalità weekend a partire dalla fine di ottobre 2025. Il Corso preve lo stesso piano di studi della VII edizione attualmente in erogazione.
DESTINATARI e REQUISITI
Il corso è rivolto SOLO a coloro che sono già in possesso di:
- abilitazione su una classe di concorso che vogliono abilitarsi ad altra classe;
- abilitazione su un altro grado di istruzione (ad es. primaria) che vogliono abilitarsi ad un altro grado (ad es. secondaria);
- coloro che sono in possesso della specializzazione sul sostegno e vogliono abilitarsi ad una classe comune.
N.B. all’atto dell’iscrizione, il candidato deve essere in possesso del titolo di studio necessario e avere i requisiti suddetti, pena la non ammissione al corso stesso.
MODALITA’ DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO
Il piano di studi prevede un totale di 30 CFU su argomenti appartenenti alle metodologie e tecnologie didattiche della classe di concorso.
Le lezioni saranno previste unicamente in modalità sincrona in aula virtuale con controllo di frequenza ed accessi; è prevista una percentuale minima di presenza pari al 70% per ciascuna attività formativa.
Alla fine del percorso il candidato dovrà sostenere una prova finale in presenza presieduta da una commissione di docenti composta da quattro membri, di cui due docenti dell’Ateneo, un componente designato dall’USR e da un componente esterno esperto di formazione. La prova finale è composta da una parte scritta ed una lezione simulata della durata massima di 45 minuti.
SPECIFICHE DIDATTICHE
Il Corso 30 CFU art. 13, conformemente alla normativa relativa alla contemporanea iscrizione, può essere attivato solo se il corso, a cui il candidato è già iscritto (Master, Corso di Perfezionamento, Alta Formazione, CORSO DI LAUREA, ecc.), NON è a FREQUENZA OBBLIGATORIA.
N.B. NON è possibile la contemporanea iscrizione a CORSI SINGOLI necessari per integrazione della classe di concorso, in quanto il candidato deve possedere i requisiti richiesti PRIMA dell’attivazione del corso 30 CFU art. 13.
COSTO E COPIA COMMISSIONE
Il costo del corso è fissato dal decreto, e quindi valido per tutte le università, a € 2.000 (importo da inserire sulla copia commissione) + € 16 di marca da bollo + € 150 per la prova finale (importo da pagare come diritti di segreteria prima della prova finale stessa e quindi NON deve essere inserito sulla copia commissione).
La COPIA COMMISSIONE è la UXSE/ UFFE/USSE che deve essere DEBITAMENTE COMPILATA dal candidato, con particolare riferimento alla AUTO DICHIARAZIONE dei REQUISITI per accedere al corso.
Per maggiori informazioni rivolgersi al polo di Studio Terminus
ai numeri 087585240 – 0874418684 – cellulare e whatsapp 3440372898
oppure inviare una mail a terminuspoloecampus@gmail.com
Apple accusa l’UE: “Il Digital Markets Act ha portato la pornografia su iOS”
(Adnkronos) – Apple alza i toni contro l’Unione Europea e punta il dito contro il Digital Markets Act (DMA), la legge sui mercati digitali entrata in vigore a marzo e destinata a ridisegnare il rapporto tra big tech e consumatori europei. In un documento diffuso il 24 settembre, la società di Cupertino sostiene che la normativa stia generando “conseguenze non intenzionali” che mettono a rischio la sicurezza degli utenti e riducono la qualità dei dispositivi venduti nel Vecchio Continente rispetto al resto del mondo. Secondo Apple, l’obbligo di consentire il sideloading, ossia l’installazione di applicazioni tramite store alternativi o fonti esterne, ha aperto per la prima volta la strada su iOS a categorie di app tradizionalmente escluse, come quelle dedicate al gioco d’azzardo e ai contenuti pornografici. L’azienda cita il caso di Hot Tub, applicazione distribuita tramite AltStore, come esempio di software che non avrebbe mai superato le linee guida dell’App Store ufficiale. Cupertino avverte che tali aperture mettono in pericolo i minori, ma anche gli adulti, esponendoli a rischi di frodi, malware e pratiche di fatturazione scorrette. Apple segnala inoltre che diversi servizi innovativi sono stati ritardati nel mercato europeo a causa della necessità di renderli compatibili con sistemi esterni: tra questi, Live Translation con AirPods, che consente traduzioni in tempo reale durante le conversazioni, e iPhone Mirroring, che permette di controllare il proprio smartphone direttamente dal Mac. Per l’azienda, non si tratta di semplici aggiornamenti, ma di innovazioni fondamentali che il DMA starebbe ostacolando, penalizzando gli utenti europei. Un altro punto critico riguarda la frammentazione dell’esperienza d’uso: al posto di un App Store unico e controllato, gli utenti si troverebbero a navigare tra più marketplace con regole e livelli di sicurezza differenti, aumentando il rischio di confusione e la diffusione di app contraffatte. Apple denuncia anche le richieste di accesso a dati sensibili da parte di terze parti, tra cui la cronologia completa delle notifiche e le reti Wi-Fi frequentate dagli utenti, elementi che potrebbero rivelare informazioni riservate come visite a ospedali o tribunali. L’Unione Europea, però, respinge al mittente le accuse. Il portavoce per gli affari digitali della Commissione, Thomas Regnier, ha ribadito che “non c’è alcuna intenzione di ritirare il DMA” e ha accusato Apple di opporsi da sempre a ogni singolo aspetto della normativa, mossa più da interessi economici che da reali preoccupazioni per gli utenti. Lo scontro si inserisce in un quadro già teso: ad aprile Apple è stata multata per 500 milioni di euro per violazioni legate al DMA, mentre un altro procedimento è tuttora in corso. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
GEP 2025 – Giornate Europee del Patrimonio. I luoghi della cultura molisana visitabili il 27 e 28 settembre
Le GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days) quest’anno in Italia si svolgeranno nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 settembre con tema “Architetture: l’arte di costruire”, con il coordinamento del Ministero della cultura.
Nelle due giornate, tutti i luoghi della cultura pubblici e privati, gli enti, le istituzioni e le associazioni culturali del territorio nazionale sono invitati ad organizzare incontri, aperture straordinarie ed eventi volti a far conoscere e a promuovere il patrimonio culturale.
Sarà possibile visitare i luoghi della cultura statali secondo il seguente calendario:
Sabato 27 settembre 2025
Castello di Capua di Gambatesa Apertura 08:45 – 19:15 Apertura straordinaria serale 19:15 – 22:15
Museo nazionale del Paleolitico Apertura 08:15 – 19:00 Apertura straordinaria serale 19:00 – 22:00
ore 16:00- 18:00 Laboratorio didattico “Le caverne e i ripari naturali” Le caverne e i ripari sono stati fondamentali per la sopravvivenza nel paleolitico. Modalità di sfruttamento antropico dei siti all’aperto e dei ripari in roccia. A cura del concessionario Me. Mo. Cantieri Culturali;
Museo Nazionale di Castello Pandone Apertura 08:15 – 19:00 Apertura straordinaria serale 19:00 – 22:00
ore 16:00- 18:00 Laboratorio didattico “I due volti del Pandone – l’architettura medievale e rinascimentale“ A cura del concessionario Me. Mo. Cantieri Culturali;
Com. mon. di San Vincenzo al Volturno Apertura 08:45 – 19:15
ore 10:00- 13:00 Visite con approfondimento didattico. Laboratorio di mosaico “Viaggio nel cuore del medioevo benedettino“.Alla scoperta dei segreti dell’antica abbazia, le diverse aree e le vicende dei monaci che hanno plasmato questo luogo sacro. Un viaggio tra spiritualità, arte e paesaggi senza tempo. A cura del concessionario Me. Mo. Cantieri Culturali;
Museo archeologico di S. Maria delle monache Apertura 08:45 – 14:15 Apertura straordinaria serale 19:30 – 22:30
Gli operatori dell’associazione Dedalo – archeologia e cultura aps. organizzano alle ore 19:30 :Visite straordinarie con l’archeologo “La città e il suo museo”– attività gratuita
E’ gradita la prenotazione all’email aps.dedalo@gmail.com oppure ai numero di telefono Tel./WhatsApp 346 8395325 | 328 6133809 (ore 10-18)
Ore 19.30
Museo archeologico di Santa Maria delle Monache
Visita con l’archeologo
Santuario italico di Pietrabbondante Apertura 08:45 – 19:15
P.A.S. – Museo della Città e del Territorio Apertura 08:15 – 19:15 Apertura straordinaria serale 19:15 – 22:15
P.A.S. – Area archeologica di Altilia – Saepinum Apertura 08:15 – 19:15 Apertura straordinaria serale 19:15 – 22:15
dalle 19.45 alle 20.30 – Evento “Architetture: l’arte di costruire. I tre volti di Sepino” racconto con proiezione di immagini. A cura del personale del Parco di Sepino;
Domenica 28 settembre 2025
Castello di Capua di Gambatesa Apertura 08:45 – 19:15
Museo nazionale del Paleolitico Apertura 08:15 – 19:00;
Museo Nazionale di Castello Pandone Apertura 08:15 – 19:00;
Com. mon. di San Vincenzo al Volturno Apertura 08:45 – 14:20
Apertura straordinaria pomeridiana dalle 14:30 – 18:30
Museo archeologico di S. Maria delle monache Apertura 08:45 – 19:15
Santuario italico di Pietrabbondante Apertura 08:45 – 19:15
Gli operatori dell’associazione Dedalo – archeologia e cultura aps. organizzano dalle ore 10:00 alle 11:00 :Visite straordinarie con l’archeologo “Il Santuario e le opere difensive”– attività gratuita
E’ gradita la prenotazione all’email aps.dedalo@gmail.com oppure ai numero di telefono Tel./WhatsApp 346 8395325 | 328 6133809 (ore 10-18)
Dalle ore 11:30 alle 13:00 :Visite con l’archeologo alle fortificazioni del Monte Saraceno, Pietrabbondante
E’ obbligatoria la prenotazione all’email aps.dedalo@gmail.com oppure ai numero di telefono Tel./WhatsApp 346 8395325 | 328 6133809 (ore 10-18)
P.A.S. – Museo della Città e del Territorio Apertura 08:15 – 19:15
P.A.S. – Area archeologica di Altilia -Saepinum Apertura 08:15 – 19:15
Durante le aperture serali straordinarie di sabato 27 settembre 2025 il costo del biglietto di ingresso è di 1 euro.
Per prenotare o chiedere ulteriori informazioni sui costi degli approfondimenti didattici è possibile contattare per:
- Il Santuario italico di Pietrabbondante
- Il Museo Archeologico di Santa Maria delle Monache: aps.dedalo@gmail.com | Tel./WhatsApp 346 8395325 | 328 6133809 (ore 10-18)
- Il Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia: Me.Mo. Cantieri Culturali a.p.s.: – memocantiericulturali@gmail.com – Isernia: +39 3272803696
- Il Museo Nazionale di Castello Pandone,
- Il Museo archeologico di Venafro,
- Il Complesso Monumentale di San Vincenzo al Volturno: Me.Mo. Cantieri Culturali a.p.s.: – memocantiericulturali@gmail.com – Venafro: +39 3892191032
- Il Museo archeologico nazionale di Campobasso: Benevento longobarda: info@beneventolongobarda.it
Ricordiamo che l’ingresso nei musei e nelle aree archeologiche è possibile fino a 30 minuti prima dell’orario di chiusura.
Per l’acquisto dei biglietti o per prenotare una visita è possibile utilizzare l’App museiitaliani.it .
Per rimanere aggiornati su iniziative, orari e modalità di apertura al pubblico dei singoli luoghi della cultura puoi consultare i siti istituzionali: http://www.cultura.gov.it – https://www.musei.molise.beniculturali.it – Parco Archeologico di Sepino (www.parcosepino.it), seguici sui nostri canali social ufficiali: Facebook – Twitter – Istagram – Youtube, contattare la Direzione regionale musei nazionali Molise al n° 0874-431386 (8:30 – 14:00 dal lunedì al venerdì) o via mail all’indirizzo drm-mol.comunicazione@cultura.gov.it.
Saranno inoltre aperti e visitabili i musei non statali che hanno aderito all’iniziativa GEP 2025 per informazioni su orari e contatti consultare il seguente link: Direzione regionale musei Molise – GEP 2025 – Altri musei
Campobasso a lutto per la scomparsa di Michele Libertucci, ex assessore comunale e tifoso rossoblù. Messaggi di cordoglio
Giovedì 25 settembre è scomparso Michele Libertucci, ex assessore allo Sport al Comune di Campobasso. Libertucci é stato sempre un grande tifoso e sostenitore del calcio. Ha seguito i rossoblù in tutte le vicende sportive e societarie. Il 29 settembre avrebbe compiuto 89 anni.
I funerali che si svolgeranno sabato 27 settembre alle ore 10 e 30 nella chiesa Mater Ecclesiae, nel quartiere Vazzieri.
“Lascia profondi ricordi che biancheggeranno a lungo nelle nostre menti. I luoghi, un tempo pieni di risate, ora risuoneranno del peso dell’assenza. Piango lacrime di vecchio amico che gli ha voluto bene”. Gennaro Ventresca
Ghost of Yotei alza l’asticella su PS5
(Adnkronos) – Ghost of Yotei, arrivato cinque anni dopo l’uscita dell’epopea di Jin Sakai in Ghost of Tsushima, è un’evoluzione profonda, che corregge le debolezze del predecessore e consolida quanto di buono era già stato fatto. Il gioco sposta l’azione 300 anni avanti, nel 1603, tra i paesaggi del nord del Giappone, alle pendici del Monte Yōtei. Qui non c’è più Jin, ma Atsu, un’Onryō consumata dal desiderio di vendetta per l’assassinio dei suoi genitori. La sua missione la porterà sulle tracce degli assassini della sua famiglia, in un percorso che alterna presente e passato attraverso flashback giocabili, ricostruendo gradualmente la notte della tragedia e le motivazioni che la guidano. È un racconto che, pur non partendo da un incipit originalissimo, offre una tensione emotiva costante e una serie di incontri che spaziano da alleati fedeli a nemici implacabili. Se Ghost of Tsushima aveva già sorpreso con l’uso del vento come bussola naturale, Ghost of Yotei sceglie di spingere oltre il senso di scoperta. La mappa di Ezo è coperta da una nebbia densa che non rivela nulla finché non ci si addentra davvero nei villaggi, nei templi e nelle foreste. Gli incarichi non vengono consegnati a caso: si guadagnano interrogando nemici o aiutando i personaggi incontrati lungo il cammino. Il risultato è un open world che stimola la curiosità senza sommergere il giocatore di icone. Tra pitture sumi-e, tane di lupi, santuari e campi nemici da liberare, ogni deviazione sembra valere il tempo speso. Non mancano ritorni attesi, come le sorgenti termali o le volpi guida, ma tutto appare distribuito con equilibrio, evitando ripetitività e mantenendo alta la voglia di esplorare. Sul fronte del gameplay, la grande novità è il sistema di armi multiple. Alla katana tradizionale si affiancano le doppie lame, l’odachi, la lancia e il kusarigama, ognuna studiata per contrasti specifici. A queste si aggiungono armi a distanza come arco e fucile a pietra focaia, oltre a strumenti di supporto che spaziano da bombe a nebbie occultanti. La varietà obbliga ad adattarsi costantemente, rendendo ogni scontro teso e appagante. Non mancano potenziamenti tramite alberi delle abilità, attacchi speciali e persino la possibilità di disarmare gli avversari e usare le loro armi contro di loro. La componente stealth rimane presente, ma meno centrale: la vera forza del titolo sta nel flusso continuo tra approccio diretto, azioni furtive e uso creativo del proprio arsenale. Una menzione a parte merita il lupo, una presenza evocata in combattimento dopo aver completato specifici incarichi. Non è un compagno fisso, ma un alleato casuale che compare per sorprendere i nemici: un dettaglio che aggiunge imprevedibilità, senza trasformarsi in un espediente eccessivo. Visivamente, Ghost of Yotei è una delle produzioni più spettacolari su PS5. Le vallate innevate, i villaggi dell’epoca Edo e i paesaggi dominati dal Monte Yōtei compongono scenari da cartolina. Da vicino, però, la qualità non è sempre uniforme: volti secondari e NPC anonimi tradiscono un dettaglio meno curato rispetto alle cutscene principali. La resa complessiva resta comunque eccellente, soprattutto grazie alla varietà di modalità grafiche disponibili, con supporto al Ray Tracing anche a 60 fps su PS5 Pro. La fluidità rimane stabile per tutta la durata del gioco, senza bug o rallentamenti degni di nota. Altro punto di forza è l’uso creativo del DualSense: non solo vibrazioni e grilletti adattivi, ma anche gesture sul touchpad, pittura sumi-e con movimenti del controller e persino il suono dello shamisen da pizzicare in tempo reale. È forse il titolo che meglio sfrutta ogni funzionalità della periferica Sony, dimostrando cosa significhi pensare un gioco davvero nativo per PS5. Come già accaduto con Ghost of Tsushima, anche qui l’omaggio alla cultura giapponese è costante. Tornano le modalità extra, tra cui il “Kurosawa mode” in bianco e nero, affiancato da varianti ispirate ai film di Takashi Miike e Shinichirō Watanabe. Sono esperienze collaterali, pensate più per celebrare il medium e i suoi riferimenti che per accompagnare una prima run, ma aggiungono fascino e carattere a un’opera già ricca. Ghost of Yotei è un sequel che conferma la maturità artistica e tecnica di Sucker Punch. Più libero, più intenso e più ambizioso, amplia la formula del predecessore senza tradirne lo spirito. Con un combat system raffinato, una protagonista complessa e un mondo vivo e sorprendente, il gioco si impone come una delle esperienze open world più significative della generazione. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Solo la metà degli italiani ha una carriera senza interruzioni
Da un’analisi di LiveCareer, – piattaforma specializzata nel supporto alla creazione dei curriculum –viene fuori che il 32% dei curriculum presenta pause, più o meno volute, di almeno un anno.
Nella metà dei casi, gli stop sono solo di un mese o anche inferiori. Nel Paese del posto fisso, la carriera non è più dovuta al posto fisso ma è caratterizzato da un salto temporale tra un’esperienza lavorativa e un’altra.
Il mercato del lavoro cambia i curriculum vitae sono una grande fonte di informazioni, guardando tra le righe, si scopre che i periodi di inattività – volontari o no ormai riguardano circa un terzo dei lavoratori italiani.
L’Italia era il Paese in cui si sognava il posto fisso a vita, oggi ci si prende una pausa (più o meno lunga) e si cambia lavoro, magari con un periodo di buco in mezzo, molto più spesso che in passato, questo «vuoto» non viene visto in maniera negativa.
Dall’analisi viene fuori che nel 2025 solo la metà dei lavoratori italiani presenta un curriculum senza interruzioni, nel 2022 il 51%e il 61% nel 2020,
il 32% dei cv presenta un’interruzione di almeno un anno: anche questo è un dato in crescita rispetto al 22% del 2020, i gap sono brevi, di un mese o anche inferiori, mentre il 39% indica un’interruzione di sei mesi o più.
Un terzo dei cv ha buchi di almeno dodici mesi, che significa che in Italia la disoccupazione di lunga durata continua a essere un problema e che per alcuni trovare un nuovo lavoro resta ancora un’impresa ardua, soprattutto se necessitano di riqualificazione professionale.
Gli ultimi dati Istat sul mercato del lavoro nel secondo trimestre 2025 confermano che i disoccupati da più di dodici mesi sono il 52% del totale dei disoccupati, per un totale di 884 mila persone, le donne hanno in media il 55,2% di maggiori probabilità di interrompere la propria carriera per periodi lunghi, soprattutto a causa di responsabilità familiari che finiscono per pesare su di loro.
C’è chi perde il lavoro perché licenziato e fatica a trovarne uno, chi si dimette per ragioni familiari e poi non riesce con facilità a reimmettersi sul mercato, ma può esserci anche chi decide di prendersi una pausa più o meno lunga dal lavoro per un periodo di studio o per viaggiare.
I giovani della Gen Z, usano tanto il (micro retirement), una pausa o un anno sabbatico lontano dal lavoro senza dover aspettare la pensione.
L’aumento delle pause brevi, per il passaggio da un lavoro a un altro, suggerisce pure la presenza di «un mercato del lavoro sempre più dinamico, dove frequenti cambi di impiego e lavoro flessibile stanno ridisegnando i percorsi professionali», con «il superamento della norma che imponeva un’occupazione ininterrotta», anche per guadagnare di più, il cosiddetto job hopping – il cambio frequente di lavoro – è sempre più comune.
Ma non è tutto rosa e fiori, c’è anche chi racconta la propria vita da licenziata alla ricerca di un altro lavoro, mentre le righe vuote nel cv aumentano di giorno in giorno, tra app.rimaste senza risposta e corsi di formazione conclusi per acquisire nuove competenze.
Un licenziamento, la perdita del lavoro e un buco nella carriera sono più comuni di quello che pensiamo, nonostante (soprattutto in Italia) tendiamo a nasconderlo nella vita sociale e anche nei cv.
Nel primo trimestre 2025, l’Inps conta più di 127 mila licenziamenti di natura economica e oltre 50mila disciplinari.
Alcune volte le interruzioni sono subite, altre volte scelte. Anche se le dimissioni in Italia, con un mercato del lavoro poco dinamico, non sono così frequenti come in altri Paesi.
I datori di lavoro non riescono a superare i vecchi pregiudizi. Queste pause spesso riflettono crescita personale, acquisizione di nuove competenze o cambi di vita necessari, non una mancanza di ambizione o capacità.
LiveCareer dà qualche consiglio a lavoratori e imprese; per i candidati, diventa fondamentale saper raccontare i periodi di inattività in modo strategico: «Questi gap non sono più un difetto da nascondere, ma possono diventare la prova di resilienza, crescita personale o acquisizione di nuove competenze professionali».
Per le imprese, il consiglio numero uno è quello di rivedere le pratiche di selezione. A partire da quei filtri che ancora oggi penalizzano i buchi nei cv. Anche perché ormai solo la metà dei candidati ha un percorso professionale ininterrotto.
Alfredo Magnifico












