sabato, Luglio 12, 2025
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Isernia:utilizzano un’utenza fissa temporanea per una truffa on line, denunciate due donne

La Squadra Mobile di Isernia ha denunciato due donne, una di 58 e l’altra di 31 anni, entrambe di origini campane, per truffa on line.

Le indagini hanno preso spunto dalla denuncia sporta da una giovane isernina che, visionati vari preventivi in materia di polizze auto su di un sito specializzato, dopo aver lasciato il proprio numero, era stata contattata da un fantomatico agente assicuratore di zona.

Per la stipula del contratto assicurativo annuale per l’autovettura della donna, una Smart, era stato concordato il prezzo per il competitivo importo di poco meno di 500 euro.

La donna aveva pagato l’intera quota del premio assicurativo, mediante accredito su presunto IBAN dell’agenzia, ricevendo sulla propria mail copia del contratto.
La malcapitata, tuttavia, avvedendosi di un errore nell’estremo della targa, aveva provato a ricontattare l’operatore telefonico indicato nel contratto per ottenere una correzione dei dati del veicolo, senza però riuscire a parlare con alcuno.

I poliziotti hanno scoperto un espediente molto ingegnoso e nuovo utilizzato dalle due malfattrici, comunque tale da indurre in errore anche una persona avveduta: le stesse avevano, infatti, richiesto l’attivazione di un servizio (tramite apposito sito internet) a pagamento di assegnazione automatica e temporanea di un numero telefonico di rete fissa localizzato, ossia con prefisso di note città italiane capoluogo di provincia.
Avevano poi apposto artatamente la citata utenza fissa sullo pseudo contratto di assicurazione, come prova dell’esistenza dell’ufficio customer care della compagnia assicurativa, chiaramente estranea ai fatti.
L’utenza, una volta contattata, smistava la chiamata all’utenza mobile rilasciata dalle donne al momento dell’attivazione del predetto servizio, che rimane sconosciuta a chi effettua la chiamata.

Le indagini hanno consentito di accertare che l’IBAN su cui la vittima aveva effettuato il pagamento era in realtà il codice della postepay di una delle indagate.

Le due dovranno ora rispondere di concorso nel reato di truffa e rischiano da sei mesi a tre anni di reclusione.

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Ospedale Vietri di Larino, Nico Romagnuolo condivide proposta di sede distaccata San Timoteo e lancia anche idea di ospitare reparti del Cardarelli

Il consigliere regionale, Nico Romagnuolo, è intervenuto sull’ospedale “Vietri” di Larino e sulle iniziative possibili per dare un futuro alla struttura sanitaria.
L’esponente di Forza Italia ha condiviso quanto emerso nell’ultimo Consiglio comunale sulla sanità tenuto la scorsa settimana nel centro frentano e da cui, sostenendo una visione territoriale dei servizi, è emersa la proposta di trasformare l’ospedale “Vietri” in una sede distaccata dell’ospedale “San Timoteo” di Termoli.
A questa condivisione Nico Romagnuolo ha voluto aggiungere un’altra proposta e cioè quella di ospitare proprio a Larino i reparti o altri spazi dell’ospedale “Cardarelli” di Campobasso una volta che saranno necessari dei lavori di adeguamento di cui si parla da tempo e per i quali sono stati chiesti i fondi al Governo e c’è stato un primo impegno nello stanziare tali risorse.
“L’ospedale di Larino è antisismico – ha osservato il consigliere regionale – ha spazi adeguati e potrebbe tranquillamente ospitare in piena sicurezza i reparti del Cardarelli quando ciò sarà necessario per consentire gli interventi di sistemazione. È una proposta concreta di cui si potrebbe discutere per utilizzare al meglio la struttura di Larino”.
Da un lato una sede distaccata del “San Timoteo”, dall’altro la possibilità di ospitare sempre a Larino anche reparti del “Cardarelli” nella probabilità dei lavori: questa la posizione del consigliere regionale, Nico Romagnuolo, che si impegna a sostenere nelle varie sedi istituzionali rinnovando la piena disponibilità a un confronto condiviso con tutti i sindaci e i cittadini. 

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Grande successo per l’iniziativa “musica ad alta quota”, svoltasi a Capracotta

FOTO DI REPERTORIO

Grande successo per l’iniziativa “musica ad alta quota”, svoltasi a Capracotta il 16 agosto in località “cuopp della madonna”, un anfiteatro  naturale,  con una acustica unica ed eccezionale, sulla sommità di Monte Cavallerizzo. Oltre 300 persone hanno percorso a piedi i sentieri che portano in vetta per assistere al concerto di Diego Di Rienzo e Franco Di Palma, due fisarmonicisti che hanno suonato brani di J. S. Bach, G. Frescobaldi, R. Galliano,  C. Franck, A. Kusyakov e F. Angels. 
Il concerto e’  stato un viaggio alla ricerca dello splendore dei monti di Capracotta, un insieme di natura selvaggia e di incredibili paesaggi, di quiete e di bellezza. 
L’ iniziativa, promossa dalla Sezione del CAI di Isernia, in collaborazione con la Pro Loco ed il Comune di Capracotta e’ uno degli eventi più attesi dell’estate capracottese. 
L’idea che da anni la anima e’  unire la passione per la musica e la montagna, all’insegna della libertà e della natura. 
Grazie Capracotta. 

Pasquale Ciccorelli  – CAI Isernia

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Campobasso/ lancia pietre contro un istituto scolastico, 20enne siciliano arrestato

Personale della Squadra Mobile ha notificato l’avviso conclusioni indagini ad un giovane ventenne di origini siciliane che si è reso responsabile del reato di danneggiamento aggravato per aver lanciato intenzionalmente pietre contro le finestre dell’Istituto scolastico “Marcone” del capoluogo, riducendole in frantumi. Il giovane è attualmente ristretto presso la casa Circondariale di Agrigento perché destinatario di un’altra misura cautelare per tentata estorsione e minacce, emessa del GIP del Tribunale di Campobasso

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Termoli – Ferragosto all’insegna della prevenzione. I Carabinieri denunciano quattro persone

L’azione preventiva di controllo del territorio che la Compagnia Carabinieri di Termoli attua senza soluzione di continuità mediante il coordinamento delle pattuglie a vigilanza delle maggiori vie di comunicazione, è stata intensificata in occasione del “Ferragosto”.

Migliaia i turisti che hanno affollato il centro cittadino e soprattutto il lungomare nord in occasione del tradizionale spettacolo pirotecnico dell’incendio del castello.

Proprio in concomitanza con tale evento, i controlli predisposti hanno interessato le zone più periferiche ed isolate, volti a prevenire reati di tipo predatorio. In tale contesto, poco prima della mezzanotte, un residente della frazione Colle Macchiuzzo segnala alla Centrale Operativa di Via Brasile di aver notato alcuni soggetti aggirarsi con fare sospetto tra le abitazioni ed uno di loro tentava di scavalcare una recinzione.

L’intervento di un equipaggio della Sezione Radiomobile è stato immediato quanto proficuo poiché collaborato da un’altra pattuglia, all’uopo predisposta, in abiti civili che ha intercettato poco distante un’autovettura che procedeva lentamente in direzione opposta a quella dell’autoradio.

I due occupanti, 50enni già noti agli operanti, ancorché residenti, non erano in grado di giustificare la loro presenza in loco, motivo per il quale si procedeva sul posto ad ispezionare il veicolo, all’interno del quale si rinvenivano diversi arnesi atti allo scasso, torce da testa, passamontagna, il cui possesso faceva scattare una denuncia all’Autorità Giudiziaria ex art. 4 L. 110/1975.

L’importanza delle tempestive segnalazioni, che il Comando Compagnia di Termoli da tempo sottolinea, trova positivo riscontro nell’attività odierna e l’auspicio è che siano sempre maggiori.
Numerosi, inoltre, i controlli effettuati sul territorio per prevenire la guida in stato di ebrezza e soprattutto i sinistri stradali che nel corso dell’estate hanno avuto un picco considerevole se si considera che solo la Sezione Radiomobile ne ha rilevati 20 dal primo luglio.
Due conducenti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria poiché riscontrati con un tasso alcolemico di 1,16 G/L il primo e 2,14 G/L il secondo, con conseguente immediato ritiro dei documenti di guida e circolazione.

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L’angolo del fisioterapista- PUBALGIA : DIAGNOSI E TRATTAMENTO

La pubalgia è una mioentesite (un’infiammazione muscolo-tendinea) che interessa i punti di inserzione sull’osso pubico di diversi muscoli: adduttori, pettineo, piramidale, retti addominali, obliqui addominali e trasversi addominali.

Se si generalizza il termine, intendendo come pubalgia una qualunque sindrome dolorosa interessante la regione addomino-pubo-crurale, è possibile, secondo Jarvinen, identificare ben 72 cause di pubalgia, non solo malattie tendinee, muscolari, ossee o articolari, ma anche patologie infettive, tumorali, borsiti, intrappolamenti nervosi ecc.

La pubalgia viene considerata dai vari autori una condizione non semplice da inquadrare, sia per la complessità della regione anatomica interessata sia per le frequenti sovrapposizioni, al quadro clinico, di altre condizioni patologiche. Comunque sia, alla base di tutte le teorie patogenetiche man mano proposte, vi è sempre il sovraccarico funzionale associato ai microtraumi ripetuti nel tempo (ricordiamo che con l’espressione sovraccarico funzionale si fa riferimento a una ripetizione esasperata e persistente nel tempo di alcuni gesti).

Inquadramento clinico

Per quanto concerne l’inquadramento clinico della pubalgia, una delle classificazioni maggiormente condivise dagli autori è quella secondo la quale la pubalgia farebbe riferimento alle tre sottostanti entità anatomo-cliniche che possono presentarsi sia singolarmente sia fra loro associate:

  • tendinopatia inserzionale degli adduttori

  • sindrome sinfisaria

  • sindrome della guaina del retto addominale.

La tendinopatia inserzionale degli adduttori della coscia (in particolar modo il muscolo adduttore lungo e il muscolo pettineo) è relativa all’azione di continui e ripetuti microtraumi a livello dell’inserzione scheletrica del bacino di muscoli adduttori. Il punto maggiormente critico di tali inserzioni muscolari è la sinfisi pubica, un’articolazione fibrocartilaginea che si trova al centro del bacino e che rappresenta, di fatto, la zona nella quale vanno a scaricarsi le forze ascendenti e discendenti dei muscoli coinvolti.

La sindrome sinfisaria (nota anche come osteo-artropatia della sinfisi pubica) è legata da ipersollecitazioni croniche dei muscoli adduttori sulla sinfisi pubica (ovvero l’articolazione fra le due ossa pubiche). Gli stiramenti continui a cui sono sottoposti i muscoli adduttori possono provocare, a lungo andare, un cedimento dell’articolazione in questione. Il risultato è un’instabilità di quest’ultima la cui conseguenza è un’alterazione dell’equilibrio del bacino. Spesso questa situazione di instabilità si viene a creare durante la cosiddetta “età dello sviluppo”, un periodo nel quale la sinfisi pubica è già di per sé stessa piuttosto debole.

La sindrome della guaina del retto addominale coinvolge diversi muscoli. Gli addominali, gli adduttori e/o alti muscoli del bacino. E’ caratterizzata da un dolore che raggiunge il suo apice quando si richiede un forte lavoro ai muscoli dell’addome

Fattori predisponenti

Secondo i vari autori esistono diversi fattori predisponenti l’insorgenza della pubalgia. Generalmente tali fattori vengono suddivisi in intrinseci ed estrinseci. Sono considerati fattori intrinseci le patologie che interessano l’anca oppure l’articolazione sacro-iliaca, una notevole asimmetria degli arti inferiori,

l’iperlordosi, gli squilibri funzionali tra muscoli addominali (deboli) e muscoli adduttori (forti e rigidi) e una muscolatura ischio-crurale scarsamente allungabile.

Tra i fattori estrinseci vengono invece citati i terreni di gioco sconnessi o comunque inadeguati all’attività sportiva, gli allenamenti qualitativamente e/o quantitativamente scorretti e l’inadeguatezza dei materiali utilizzati per la pratica sportiva (il tipico esempio è quello dei calciatori che utilizzano tacchetti eccessivamente lunghi sui terreni secchi o tacchetti troppo corti in caso di terreni allentati)

Segni e sintomi

I principali sintomi legati alla pubalgia sono il dolore e l’impotenza funzionale; quest’ultima è ovviamente legata all’intensità del dolore.

Il dolore colpisce la zona dell’inguine per estendersi alle zone circostanti e può portare all’interruzione dell’allenamento o della competizione. Nei casi più lievi della patologia, il dolore compare solitamente al risveglio e si manifesta quando si inizia l’attività fisica; tende poi a scomparire una volta che si è effettuato il riscaldamento. Diverso il caso delle forme più gravi; in questi casi il dolore si manifesta molte volte in modo improvviso ed è tale che spesso il soggetto è costretto a interrompere lo svolgimento dell’attività; in alcuni casi la dolenzia è così intensa che persino la semplice deambulazione è difficoltosa. In questi casi il dolore è continuo e si aggrava con il movimento.

Aspetti diagnostici

L’esame clinico si fonda solitamente su diversi test muscolari facilmente eseguibili basati sulla contrazione e sulla distensione passiva; fra questi ricordiamo il test per il muscolo ileopsoas, il test per il muscolo retto dell’addome, i test per i muscoli adduttori, il test per i muscoli obliqui dell’addome e il test per il muscolo otturatore esterno.

Classificazione

Grado 0: è un dolore leggero, spesso silente, che viene messo in evidenza alla palpazione, ma che non inficia minimamente la deambulazione

Grado 1: è una pubalgia, che il paziente avverte, solo quando prova a praticare lo sport, ma che passa dopo aver terminato. È il grado più sottovalutato, in quanto la maggior parte delle persone tendono a sottovalutare la sintomatologia, o ancor peggio tendono a “stringere i denti” sperando che passi da solo.

Grado 2: Il dolore persiste anche dopo la pratica sportiva, e il paziente lo avverte anche camminando normalmente. Parliamo qui di un grado importante di infiammazione che va curato immediatamente per evitare che peggiori e passi al grado successivo

Grado 3:(Tendinosi Cronica): in questo grado il paziente ha un dolore che gli impedisce anche solo di camminare. Il dolore è molto forte, e sopratutto, tende a non risolversi neanche con gli antinfiammatori. I tempi di recupero sono molto lunghi e non sempre le cure rispondono in maniera soddisfacente, limitando molto l’attività sportiva anche per mesi.

Diagnosi differenziale

Diverse alterazioni ptrebbero essere scambiate con una pubalgia sta al professionista sanitario escludere che non si trtatti di :

  • Osteite del pube,

  • Ernia inguinale,

  • Strappo muscolare dell’ adduttore o la rottura,

  • Fratture del pube,

  • Intrappolamento del nervo genitofemorale o Nervo ileoinguinale,

  • Artrosi dell’anca,

  • Neuropatia del nervo crurale,

  • Dolore riferito dalla schiena,

  • Malattie gastrointestinali e urinarie,

  • Prostatite,

  • Varicocele,

  • Linfonodi inguinali ingrossati.

TRATTAMENTO

Trattandosi di una patologia è necessario che la persona affetta da pubalgia si rivolga ad un professionista sanitario: Medico o Fisioterapista. Altre figure non sanitarie non possono intervenire sulle patologie.

Il RIPOSO è la prima accortezza da seguire. Per riposo si intende la TOTALE ASTENSIONE DA OGNI ATTIVITÀ SPORTIVA O AFFATICANTE fino alla scomparsa del dolore!!!

L’intervento del Fisioterapista dipenderà a questo punto dal grado di severità della patologia.

Nel grado 0, probabilmente basterà un riposo di circa una settimana, associato a impacchi di ghiaccio sulla zona dolente per circa 10-15 minuti, per 3 volte al giorno e fare esercizi di stretching almeno una volta al giorno.

Nel grado 1, essendo la situazione più complessa, andrà considerato il problema in maniera più completa. Infatti, va consultato immediatamente un medico Ortopedico, per la corretta diagnosi, e sopratutto, per affrontare al meglio l’iter curativo.

Mai sottovalutare i sintomi e far finta di niente . Se non verranno prese in considerazione le giuste precauzioni, si passerà facilmente al grado 2 o addirittura al grado 3, con tutti i problemi che ne conseguono.

Valgono ugualmente i consigli per il grado 0, ma devono essere associti trattamenti fisioterapici-Riabilitativi per guarire e risolvere la pubalgia con una cura efficace.

Sia il grado 2 che il grado 3, sono la normale evoluzione di una pubalgia iniziata in maniera semplice, ma degenerata fino a divenire un problema cronico.

Il medico e sopratutto il fisioterapista sono obbligati ad analizzare la problematica da varie angolazioni, e  scoprire la causa che ha generato il problema, in quanto SOLO ALLONTANADO E CORREGGENDO LA CAUSA SARÀ POSSIBILE UNA CURA COMPLETA MA SOPRATTUTTO DURATURA. 

I trattamenti più accreditati come cura della pubalgia sono:

Esercizi di allungamento muscolare (stretching) non appena il dolore si attenua

Massaggio fasciale

Onde d’Urto

Tecarterapia

Laserterapia

Mi preme dire che non esistono macchine miracolose per risolvere la pubalgia ma è fondamentale la competenza del Fisioterapista che stilerà un programma riabilitativo che preveda più l’ intervento più appropriato.

Dottore Fisioterapia

Domenico Coladangelo

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Termoli/ 35enne arrestato per resistenza e minaccia a PU e danneggiamento aggravato

Un uomo di 35 anni è stato arrestato dal Commissariato di Termoli per resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, nonché danneggiamento aggravato. L’uomo, già agli arresti domiciliari aveva litigato con la sua compagna, la quale stanca del suo comportamento aggressivo aveva richiesto l’intervento della Squadra Volante. Il predetto in evidente stato di agitazione e ubriachezza inveiva nei confronti degli operatori di polizia minacciandoli di ammazzarli.

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Le Pastorali Musiche sulle strade della Transumanza

Il 19 agosto ad Agnone l’evento a tema “Le Pastorali”, un incontro per indagare la storia della grande musica che contribuisce alla tradizione agnonese organizzato dal Caseificio Di Nucci, che da anni propone iniziative culturali per l’estate nella cittadina altomolisana.

Il tema dell’evento “Le Pastorali. Musiche sulle strade della Transumanza”, che si terrà alle 17.30 nel Salone Museale del Caseificio Di Nucci è stato sviluppato dallo storico della musica Alberto Mammarella (Professore alla facoltà di Lettere dell’ Università D’Annunzio e insegnante al Conservatorio Perosi di Campobasso). Lo studioso terrà una relazione sulle musiche pastorali: dalla musica classica alle musiche religiose a quelle che hanno trovato ispirazione nel mondo agricolo, abbracciando la tematica in tutte le sue caratteristiche e significati. Ad Agnone risuonano ancora oggi nel periodo natalizio le note della Pastorale Agnonese, composta dal musicista Filippo Gamberale nella seconda metà dell’800, legata alla cultura religiosa e al rituale della Transumanza. Una musica intesa come motivo per condurre il gregge che diventa musica sacerdotale nel significato religioso. All’incontro seguirà il concerto con il musicista Daniele Terzano al pianoforte e le voci del soprano Denyse Rossetti e il tenore Gianluigi Dezzi, sulle musiche di E. Montanaro e F.P. Tosti, compositori abruzzesi di fine ‘800.  

«La manifestazione – spiega Franco Di Nucci – fa parte degli eventi che il Caseificio Di Nucci organizza per portare avanti la tradizione di azienda innestata nel tessuto sociale e culturale locale, nella convinzione che Agnone sia una città che ha trovato sempre nel rapporto con il mondo produttivo i motivi di una sua identità e di una ricchezza collettiva». Un contributo alla cultura e alla storia di Agnone, città molto legata al mondo dell’artigianato: dalla lavorazione dell’oro, il rame, l’argento fino alla gastronomia, le cui usanze fanno parte anche delle feste religiose, in cui la musica ha un ruolo rilevante. L’evento si svolge negli spazi del Museo di Arte Casearia e della Transumanza, in cui è conservato l’unico esemplare perfettamente conservato de “La Ragion Pastorale” di Stefano Di Stefano, volume storico stampato a Napoli nel 1731.


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Dipendenti Vigilanza Aquila, un primo passo è stato fatto, Fisascat e UilTucs: non abbasseremo la guardia

E’ un’estate rovente, e non solo dal punto di vista meteorologico, per i lavoratori dell’istituto di vigilanza Aquila srl che attendono il pagamento delle mensilità di maggio, giugno, luglio e quattordicesima. Un po’ di refrigerio sembra arrivare poiché sono in pagamento, in queste ore, gli emolumenti relativi a maggio e alla quattordicesima. Un primo risultato che si concretizza grazie alle sinergie e all’impegno tra i sindacati, Fisascat Cisl Abruzzo Molise, UILTuCS Molise, lavoratori e politica nella persona dell’Assessore al Lavoro Luigi Mazzuto.


Nei giorni del primo e 2 agosto si è tenuto lo sciopero per il mancato rinnovo del CCNL della Vigilanza privata e dei servizi fiduciari, in concomitanza con il secondo giorno di sciopero, con sit-in dinanzi l’Assessorato al Lavoro, la Fisascat Cisl Abruzzo Molise e al UILTuCS Molise unitamente alle RSA sono state convocate dall’Assessore al Lavoro Luigi Mazzuto, a seguito di una richiesta di incontro, per discutere e trovare soluzioni atte a risolvere l’annoso problema dei mancati pagamenti delle retribuzioni che si perpetua ormai da tempo. Durante l’incontro
l’assessore si è fatto carico della situazione garantendo il suo intervento immediato.


A distanza di 10 giorni la Regione Molise ha provveduto al saldo deli pagamenti delle fatture all’istituto di vigilanza Aquila srl. Tali emolumenti sono stati utilizzati dall’istituto stesso per pagare due mensilità alle maestranze che operano pressongli appalti del Molise. “Un primo passo che da una boccata di ossigeno ai lavoratori a dimostrazione che lavorando in squadra sindacati e politica (nel senso nobile della parola) può riuscire a trovare una risposta alle persone che si rappresentano ognuno secondo il proprio ruolo. “


“Un plauso all’Assessore Mazzuto e al suo gruppo dirigente da lui guidato per l’impegno profuso in questa difficile vertenza nella certezza che anche per il futuro il lavoro di squadra messo in campo riesca a risolvere le problematiche che affliggono ormai da troppo tempo la nostra Regione.” “Come Fisascat Cisl e UILTuCS – affermano i segretari Stefano Murazzo e Pasquale Guarracino – non abbasseranno la guardia fino a quando ai lavoratori non verrà corrisposto il dovuto mettendo in campo tutte le azioni con l’unico fine di evitare, che nel futuro, queste situazioni lesive della dignità dei lavoratori si ripresentino”.

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Magnolia/ La parola al presidente Palmieri: La vicinanza dei tifosi un aspetto che mi rende felice, la loro spinta è un carburante unico

Ancora qualche ora e poi la ‘creatura’ rossoblù vedrà la luce. Lunedì con il raduno e le prime sedute (al mattino test fisici ed al pomeriggio lavoro tecnico) inizierà il precampionato in casa La Molisana Magnolia Campobasso, motivo di forte curiosità nell’ambiente sportivo campobassano in primis e, al tempo stesso, di trepidante attesa nell’entourage dirigenziale rossoblù con in testa il presidente Antonella Palmieri.
TERTIUM NON DATUR Dal 19, per il team dei #fioridacciaio, ci sarà il via alla terza stagione consecutiva nel girone Sud dell’A2. Cifra – il tre – che nella numerologia è associata alla perfezione. Che sia un indiretto segnale per il torneo delle magnolie?
«Al di là di quelle che possono essere le indicazioni cabalistiche – argomenta la numero uno del club campobassano – noi continuiamo a rimanere coi piedi ben saldi a terra. Quest’anno speriamo di riuscire a dar vita ad una stagione di vertice. Va però considerato che sono tante le squadre ad essersi rinforzate, ma noi proveremo, per quanto ci sarà possibile, a dire appieno la nostra».
NUCLEO COMPATTO Del resto, da un punto di vista dell’organico, la società rossoblù può contare su un nucleo base particolarmente compatto con le cinque confermate dell’ultima stagione cui, idealmente, può aggiungersi Lucia Di Costanzo, che dalle parti del PalaVazzieri è stata di casa nella stagione d’esordio del team rossoblù.
«Senz’altro, rispetto alla scorsa stagione in cui erano solo tre le confermate, avremo uno zoccolo duro più ampio che ben si conosce, che è già integrato ed è consapevole delle metodologie di lavoro e degli ideali alla base di questo progetto. Hanno lavorato bene insieme tra loro e con lo staff tecnico e questo, senz’altro, a livello di amalgama avrà il suo peso, al pari del carattere determinato delle nostre new entry Carolina Sanchez, Camille Giardina e Parthena Chrysanthidou».
OCCHIO AL VIVAIO Nel pieno spirito Magnolia, tra l’altro, la stagione 2019/20 sarà caratterizzata da un’ulteriore forte spinta al settore giovanile, pronto a catalizzare non solo le migliori espressioni della pallacanestro rosa regionale, ma anche i prospetti più interessanti dei territori circostanti con, in previsione, anche qualche innesto sudamericano.
«Abbiamo fatto delle scelte – discetta Palmieri – per potenziare il vivaio ed abbiamo lavorato con maggior determinazione per aumentare competenze ed esperienze. Del resto, il vivaio rappresenta uno dei pilastri nell’universo Magnolia. Il Molise non ha un territorio amplissimo e quindi il numero delle potenziali cestiste non è elevatissimo e, pertanto, il far emergere un talento diventa un compito che necessita di maggiore impegno. Dote che non ci difetta e che, in questa stagione, con la politica attuata ci vuol portare a rendere ancora più competitive le nostre formazioni under così da ottenere delle soddisfazioni e dei risultati che portino a mettere ancora più in luce sia gli elementi della nostra cantera che le professionalità che con costanza, dedizione, competenza e forte spirito di abnegazione vi operano all’interno».
MARATONETI INSIDE Proprio la costanza, intesa come attenzione marcata al lungo periodo, sarà una delle parole d’ordine per la stagione che verrà sul fronte della prima.
«L’esperienza dell’ultima stagione – riconosce il presidente rossoblù – ci ha insegnato che questo è un torneo lungo in cui i conti, in considerazione della formula, si fanno solo alla fine. Pertanto occorrerà crescere con gradualità durante tutto l’arco della stagione. Del resto, la nostra è una società giovane pronta ad accettare ed inseguire sfide ambiziose, rimanendo ancorati alla convinzione che i singoli traguardi arrivano sempre a tempo debito e per ottenerli è fondamentale partire da solide basi. L’obiettivo resta quello di regalare alla nostra città, ma più in generale ad un’intera regione che ci è molto vicina, la possibilità di continuare a vivere un sogno ad occhi aperti».

ONE HEART Una comunanza d’intenti, tra l’altro, evidenziata anche dall’entusiasmo e dalla voglia testimoniati dai fedelissimi alla causa dei #fioridacciaio già proiettati sul via al precampionato.
«È un aspetto che mi rende molto felice – aggiunge prontamente – perché la passione dei nostri tifosi è una spinta non da poco. Come società, abbiamo lavorato tanto quest’estate per fare in modo che anche la prossima stagione si possa vivere assieme un’avventura cestistica esaltante».
ONORI ED ONERI Un vero e proprio fil rouge con l’ultimo torneo, dettaglio che porta a considerare nuovamente la questione impiantistica.
«Un nodo – chiosa il presidente rossoblù – che andrà affrontato prontamente e su cui sarà necessario l’effettivo supporto istituzionale. Nell’ultima annata ci ha lasciato dentro tanto rammarico il dover, in molte gare, tener fuori i tifosi, rispettando appieno, com’è nostro costume, le prescrizioni ricevute. Diventava difficile gestire un entusiasmo così contagioso ed un impianto più capiente ci darebbe l’opportunità di trovare la soluzione più confacente alle esigenze figlie dei numeri generati dalla passione dei nostri supporter».

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