sabato, Dicembre 20, 2025
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Napoli-Milan, nervosismo in panchina: niente stretta di mano tra Conte e Allegri

(Adnkronos) – Alta tensione in semifinale di Supercoppa. Al termine della sfida tra Napoli e Milan di oggi, giovedì 18 dicembre, non c’è stata la consueta stretta di mano tra i due allenatori. Antonio Conte e Massimiliano Allegri infatti non si sono incrociati al triplice fischio, con il tecnico del Napoli che è andato in campo a salutare i suoi giocatori, mentre quello del Milan è corso negli spogliatoi. Durante il giro di campo Conte ha incrociato invece Landucci, storico secondo di Allegri, stringendogli la mano. 

Le scintille tra le due panchine sono durate per tutti i novanta minuti e sono esplose, evidentemente, al termine del match. La panchina del Napoli ha protestato a più riprese per decisioni dell’arbitro Zufferli giudicate non adeguate, come in occasione della manata di Maignan a Politano, per cui Conte chiedeva il rosso mentre il direttore di gara, dopo un rapido check del Var, ha lasciato giocare. 

In quell’occasione, al 55′, è nato un acceso battibecco tra le due panchine con protagonisti Allegri e il dirigente del Napoli Lele Oriali, che si è rivolto anche al quarto uomo ‘raccomandandosi’ di segnare a referto le parole, piuttosto colorite, dell’ex allenatore della Juventus. Sul finale di gara è stato proprio Conte a rivolgersi ad Allegri con un eloquente “Ma basta”, dopo l’ennesima protesta del tecnico livornese. 

 

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Manata di Maignan a Politano, niente espulsione: polemiche in Napoli-Milan

(Adnkronos) –
Polemiche e nervosismo in Napoli-Milan, semifinale di Supercoppa, con gli azzurri che protestano per una mancata espulsione di Mike Maignan. Succede tutto a inizio ripresa, quando al 55′ il portiere francese para in due tempi il tiro da fuori di Rrahmani. Al momento di bloccare il pallone però, Maignan è sbilanciato da Politano, che ha provato ad avventarsi sulla ribattuta, ‘cadendo’ nel più classico dei falli di reazione. 

Maignan ha infatti rifilato una leggera manata all’esterno del Napoli, che si è poi toccato il volto dolorante. Immediate le proteste degli azzurri, con l’arbitro Zufferli che ha interrotto il gioco per permettere il check alla sala Var. Dopo qualche secondo però il gioco è ripreso, con l’intervento del portiere rossonero che non è stato quindi sanzionato. 

Da qui è nato un acceso battibecco tra le due panchine con protagonisti il tecnico del Milan Massimiliano Allegri e il dirigente del Napoli Lele Oriali, che si è rivolto anche al quarto uomo ‘raccomandandosi’ di segnare a referto le parole, piuttosto colorite, dell’ex allenatore della Juventus. 

 

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Serie A, Milan-Como si giocherà a Perth con arbitri asiatici

(Adnkronos) –
Ora è ufficiale: Milan-Como si giocherà in Australia, a Perth, il prossimo 8 febbraio. A confermarlo, ai microfoni di Sportmediaset, il presidente della Lega Calcio Ezio Maria Simonelli in occasione della Supercoppa Italiana a Riad. “Si giocherà lì come da programma, con Infantino ci siamo incontrati in modo cordiale e avevamo dei dubbi soprattutto sugli arbitri perché ce li avevano imposti stranieri. Collina mi ha dato garanzie sugli arbitri asiatici, ha dei fischietti di qualità da segnalare per la partita. Noi accetteremo questa condizione, poi metteremo a punto il resto”. 

Simonelli ha poi parlato della Supercoppa Italiana in Arabia Saudita: “Napoli-Milan tutto esaurito? Siamo contenti per il successo di pubblico per questa competizione, siamo soddisfatti di questa internazionalizzazione che sta portando i suoi frutti. Il pubblico qua si sta appassionando”. 

L’annuncio di Milan-Como a Perth è stato commentato così dall’allenatore del Milan Massimiliano Allegri a Sportmediaset: “Spero che sia apripista per il calcio italiano e non un caso isolato. Altrimenti sarebbe un problema”.  

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Campobasso/Ultimati i lavori al parco Giochi di Villa Musenga, sarà la prima area della città “No Smoking”

Sono giunti al termine, dopo poco più di due mesi di lavoro, le opere di rifacimento del parco giochi di Villa Musenga che riaprirà al pubblico nei prossimi giorni.
Come annunciato, sono stati rimossi i vecchi giochi, oramai non più agibili, sostituita completamente la vecchia pavimentazione in brecciolino ed ampliata e riorganizzata l’intera area.
Il nuovo parco si presenta oggi più ampio, moderno, sicuro e inclusivo: offrirà attrazioni rinnovate, spazi più grandi e strutture realizzate con materiali più resistenti e duraturi. È stata inoltre installata una nuova pavimentazione antitrauma, estesa all’intera area giochi, più gradevole dal punto di vista cromatico e più funzionale per i bambini e le famiglie che frequenteranno il parco.

Attenzione anche agli spazi che ospitano le alberature preesistenti, che sono state preservate e riqualificate sotto il profilo estetico e funzionale. Il progetto di riqualificazione rientra nel programma PINQUA (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare), promosso dalla Regione Molise in collaborazione con il Comune di Campobasso.

“Per una maggiore tutela del parco e dei bambini che lo frequenteranno, all’interno dell’area sarà vietato introdurre animali e, soprattutto, fumare – spiega l’assessore Simone Cretella -. Il parco diventerà così, di fatto, la prima area ‘no smoking’ della città, rappresentando un primo passo verso un cambiamento delle abitudini collettive e una maggiore attenzione alla salute delle categorie più vulnerabili, come i bambini.

Un ringraziamento va alle maestranze tutte ed al personale tecnico che ha lavorato con efficienza e celerità al progetto, permettendo di limitare al minimo il disagio per gli utenti e restituire in tempi rapidi alla cittadinanza un fondamentale presidio sociale.”

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I costumi Molisani della collezione Scasserra in bella mostra alla Camera dei Deputati

Martedì 16 dicembre, nella Sala della Regina presso la Camera dei Deputati, il Molise ha fatto bella mostra delle sue eccellenze riscuotendo un enorme successo di critica e di pubblico.

Antonio Scasserra, direttore del Muves di Campobasso, invitato a presenziare all’evento in qualità di “patrimonio culturale vivente” ha incantato ministri, senatori e accademici con la presentazione di tre costumi molisani, esattamente di Campobasso, San Polo Matese e Roccamandolfi.

L’etnoantropologo Scasserra è il custode di un patrimonio non solo materiale, in quanto proprietario della straordinaria collezione etnografica esposta al Muves, ma è anche il depositario di un bagaglio culturale immateriale, trasmesso dalle generazioni passate. Entrambi gli aspetti sono ora riconosciuti dallo Stato tramite un progetto dell’istituto Centrale per i Beni Immateriali che salvaguarda e tutela i patrimoni viventi a rischio di estinzione.

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Targa del Premio ‘Custode delle Terre Alte’ 2025 consegnata alla Cooperativa JustMo’ di Campobasso

Si è svolta nella giornata di domenica 14 dicembre, l’ormai tradizionale festa di chiusura dell’anno sociale delle Sezioni (Campobasso e Isernia) e Sottosezioni (Bojano e Montaquila) molisane, organizzata quest’anno dalla Sezione di Campobasso.
La giornata è stata anche l’occasione per consegnare ai rappresentanti della Cooperativa JustMo’ di Campobasso la Targa del Premio ‘Custode delle Terre Alte’ 2025.
Si tratta del premio che ogni anno il Comitato Scientifico Centrale del Club Alpino Italiano, tramite il Gruppo di Lavoro Terre Alte, nell’intento di mettere in evidenza il valore della presenza umana in montagna quale fattore di cura, manutenzione, valorizzazione dell’eredità storica, culturale e ambientale delle Terre Alte abitate, assegna a persone, ma anche altre realtà sociali (Associazioni, Enti, Istituzioni, ecc.) che assumono la meritoria missione di preservazione culturale, diventano quindi veri e propri custodi della cultura delle Terre Alte.
La Cooperativa, che è stata candidata dalla Sezione CAI di Campobasso, è nata nel 2018 ed è composta da professionisti di varie discipline quali l’archeologia, la storia del territorio, le produzioni digitali, l’allestimento di mostre ed eventi, la consulenza di impresa, che hanno scommesso di giocare il loro futuro nella loro terra, il Molise, nella convinzione di potere contribuire alla costruzione di un territorio veloce, internazionale e giovane pronto a cogliere opportunità di crescita nel rispetto della propria essenza.
Una composizione variopinta di esperienze e professionalità caratterizza il gruppo di lavoro che si propone ad enti, privati e comunità per creare in Molise opportunità culturali, occasioni lavorative e possibilità di sviluppo. Punti di forza sono le competenze specifiche nella valorizzazione delle risorse culturali locali, materiali e immateriali, e la conoscenza scientifica dei patrimoni regionali, a questi aspetti si lega un’importante rete di collaborazioni, regionali e nazionali, costruita con aziende, enti, associazioni, persone che integrano gli ambiti di impiego e di lavoro, accrescendo il valore specialistico della cooperativa.
La Cooperativa JustMo’ ha già collaborato in diverse occasioni con il Club Alpino Italiano, proprio per la contiguità di motivazioni e modus operandi, ed è volontà condivisa di continuare e sviluppare questa collaborazione in particolare in progetti di studio, valorizzazione e promozione del territorio e delle montagne del Molise, la loro storia ed eredità culturale.
A testimonianza di questa condivisione, riteniamo significativo riportare le parole della Presidente della Cooperativa, Nella Rescigno:‘Questo premio valorizza l’impegno nella tutela, nella cura e nella rigenerazione delle Terre Alte, riconoscendo il lavoro portato avanti per promuovere modelli di sviluppo sostenibili, inclusivi e radicati nei territori, capaci di tenere insieme ambiente, cultura, economia e relazioni.
Essere definiti Custodi significa assumersi una responsabilità: quella di ascoltare i luoghi, rispettarne le fragilità e accompagnarne le trasformazioni senza snaturarne l’identità. È una responsabilità che JustMO’ prova a onorare quotidianamente attraverso progetti, reti e pratiche condivise.
Grazie a chi ha creduto in noi, a chi collabora con JustMO’, alle Comunità locali, ai partner e a tutte le persone che rendono possibile questo percorso.’

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No al depotenziamento degli ospedali di Termoli e Isernia: la Regione non arretra

Ribadisco un NO fermo, netto e inequivocabile a qualsiasi ipotesi di depotenziamento degli ospedali pubblici di Termoli e Isernia. La sanità molisana non può continuare a essere terreno di tagli e penalizzazioni che colpiscono direttamente i cittadini e i territori.

È stato dimostrato più volte, numeri alla mano: sia il punto nascita sia il servizio di emodinamica dei due nosocomi possiedono tutti i requisiti per continuare a operare.

È una verità che, come Regione, abbiamo rivendicato con forza anche il 26 novembre scorso, nel corso dell’incontro al Ministero della Salute, chiedendo io stesso, anche a nome del Presidente Francesco Roberti, rispetto per i dati e per le esigenze reali del Molise.

È inaccettabile che si continuino ad assumere decisioni nel settore sanitario che mettono in discussione un diritto fondamentale come quello alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione. Il diritto alla salute è un diritto universale, inviolabile e non negoziabile, che impone alla Repubblica l’obbligo di garantire servizi sanitari pubblici efficaci, omogenei e accessibili su tutto il territorio nazionale.

Il Molise non può e non deve essere trattato come una sanità di serie B. Dal nuovo Piano Operativo ci si aspetta quindi un cambio di passo chiaro: servono risorse umane per rafforzare i presidi ospedalieri del San Timoteo e del Veneziale, consentendo loro di continuare a svolgere pienamente la loro funzione al servizio delle comunità. In assenza di risposte concrete, la Regione è pronta ad attivare ogni strumento istituzionale e a rivolgersi a tutte le sedi competenti per difendere il diritto alla salute dei cittadini molisani. Su questo tema non faremo passi indietro.

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Campobasso/Gli alunni del Convitto Mario Pagano scrivono a Babbo Natale dall’Ufficio postale di via Pietrunto

Poste Italiane, impegnata quotidianamente nello sviluppo degli strumenti digitali, ha rinnovato anche quest’anno il fascino e il mistero della tradizione natalizia nelle lettere dei bambini e così tutta la rete logistica diventa strumento per la loro diffusione. Anche con una lettera è dunque ancora possibile trasmettere le proprie emozioni e far viaggiare i sogni dei cittadini del futuro.

A Campobasso, ieri mattina, l’ufficio postale di via Pietrunto ha accolto gli alunni della III A del Convitto Nazionale “Mario Pagano” di Campobasso. Accompagnati dalle insegnanti Giusy Di Buono e Giovanna Lanza, gli scolari hanno imbucato le loro letterine a Babbo Natale in una speciale cassetta allestita per l’occasione. Oltre alle lettere, la classe ha portato una cartolina gigante indirizzata all’ufficio postale di Napapiiri. Su questa, un disegno del loro convitto, la frase “Caro Babbo Natale, i bambini della scuola primaria del Convitto Nazionale “M. Pagano” ti augurano Merry Christmas” e le firme di tutti i trecento alunni dell’istituto. Grande stupore quando in sala ha fatto il suo ingresso un portalettere vestito da Babbo Natale, che si è fermato con i piccoli rispondendo alle loro curiosità e spiegando “il viaggio” delle letterine fino al Polo Nord.

Con l’evento di oggi  hanno commentato le maestre – abbiamo celebrato, unitamente a Poste italiane, la tradizione natalizia. I bambini hanno affidato alla carta desideri e pensieri da dedicare a Babbo Natale. L’iniziativa ha coniugato didattica e valorizzazione del territorio, offrendo agli alunni un’esperienza educativa significativa all’insegna della magia del Natale e della condivisione”.

Le richieste a Babbo Natale. Prima di imbucare le missive, gli alunni hanno letto i loro desideri. Oltre alle immancabili richieste di regali, anche pensieri più profondi. C’è chi chiede “la pace nel mondo, che i bambini in Africa non debbano fare di tutto per un po’ di cibo e un po’ di acqua, che tutti vivessero una vita felice e che le armi non esistessero più” e chi scrive “Le cose più belle sono: gioia, amore, comprensione, rispetto perché ognuno deve essere gentile con tutti. È l’amore a vincere sul mondo”.

Quest’anno vorrei una chitarra elettrica a freccia, un polsino metal, una maglia di Bob Marley e una maglia degli Iron Maiden. Porta la pace in tutto il mondo, e che i poveri non soffrano più, fai che le armi non esistano più e che il mondo stia in salute senza guerre. Porta cure ai malati così non soffrono più. Senza guerre senza violenza, il mondo è perfetto!”, è il contenuto di un’altra lettera.

Oppure: “Caro Babbo Natale, quest’anno forse ti chiedo cose difficili, mi piacerebbe che tu facessi tornare a casa nonno. Il Natale per alcune persone è un giorno in cui si portano i regali… invece è un momento per stare in famiglia e pensare a quei bambini che sono in ospedale o che non hanno niente. Grazie di tutto caro Babbo Natale… e mi raccomando: non bruciarti!”.

Quest’anno desidero che tu possa rendere il Natale di ogni bambino/a speciale, anzi che anche il Natale degli elfi e delle renne lo sia. Desidero che tu possa esaudire i desideri di tutto l’universo: so che questo non è il tuo campo ma, per favore, prova a esaudire il mio desiderio. Confido in te Babbo Natale. E che sia splendido anche il tuo Natale!”, scrive un altro bambino.

Sempre ieri, una classe della scuola primaria di Pesche (Isernia) è stata ospite dell’ufficio postale per spedire le letterine a Babbo Natale. Sulle buste è stato apposto un francobollo, che è stato “annullato” dall’ufficio postale con il bollo speciale lineare “Buone Feste” abbinato al bollo con la data di ieri.

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Isernia: Falsi attestati per ottenere il permesso di soggiorno

La Polizia di Stato, nell’ambito delle attività di controllo finalizzate al rilascio e al rinnovo dei permessi di soggiorno, ha deferito all’Autorità Giudiziaria, un cittadino del Mali per la presentazione di documentazione falsa.

In particolare, l’uomo nel corso dell’istruttoria avviata dall’Ufficio Immigrazione della Questura per il rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ha prodotto due attestati di conoscenza della lingua italiana risultati successivamente falsi.

I certificati, che lo straniero ha dichiarato essere stati rilasciati dai Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) di Roma e di Ragusa, sono stati sottoposti ad accurati accertamenti da parte del personale della Polizia di Stato.

Le verifiche hanno consentito di accertarne la totale falsità. Alla luce degli elementi emersi, l’uomo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art. 5, comma 8-bis, del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286. L’attività rientra nel più ampio impegno della Polizia di Stato volto a garantire la regolarità delle procedure amministrative in materia di immigrazione e a contrastare l’utilizzo di documentazione contraffatta, a tutela della legalità e della corretta gestione dei flussi migratori.

#esserci sempre#

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Riclassificazione Comuni Montani, in Conferenza Stato Regioni il Molise faccia valere la sua voce

Micaela Fanelli

Esprimo la più ferma condanna per l’iniziativa del Governo volta a ridefinire i criteri di classificazione dei Comuni montani individuati dal Governo, che segue la “Legge Montagna” del 19 settembre, sulla quale, insieme alla collega Alessandra Salvatore, ho depositato in Consiglio una mozione urgente.

L’impianto di questa proposta è inaccettabile e riflette una visione distorta del nostro territorio nazionale. È evidente che l’idea di fondo del Governo, esplicitata anche dalla scelta di annunciare la norma a Cortina da parte del Ministro Calderoli, sia che le Alpi siano le montagne ‘vere’, meritevoli del grosso dei fondi, mentre l’Appennino – la dorsale del Paese – venga declassato a una semplice ‘collina’ o ‘area interna’ da aiutare con meno risorse.

Su questo tema oggi, Calderoli rispondendo all’interrogazione del parlamentare PD Marco Sarracino ha sostanzialmente offeso 1100 Comuni italiani che “hanno impropriamente fruito” di benefici per “73 anni”: benefici che gli spettavano non per capriccio ma per legge dello Stato! Sono affermazioni veramente gravi e offensive: dove vive il Ministro? Dalle sue parole sembra che questi comuni abbiano beneficiato di una miniera d’oro in questi 70 anni: basta chiedere agli amministratori e ai cittadini della montagna per capire se così è stato. Si è fatta almeno chiarezza: il Governo punta a dividere la montagna italiana in serie A e serie B, innescando una dinamica di conflitto tra Comuni che hanno condizioni oggettive di fragilità.

La nuova classificazione, infatti, penalizza pesantemente le quote più basse e i criteri altimetrici, tagliando fuori quasi il 30% dei Comuni attualmente considerati montani, la maggior parte dei quali sono proprio in Appennino. L’assessore dell’Emilia-Romagna Davide Baruffi ha già parlato di criteri irricevibili e di una controriforma pensata per le Alpi e contro gli Appennini. Questa non è una razionalizzazione, ma una spartizione che crea montagne di serie A e di serie B, mettendo a rischio la sopravvivenza di comunità fragili.

Il rischio, come sottolinea la sindaca di Marzabotto, è che senza i finanziamenti cruciali (circa 200 milioni di euro l’anno per le valli svantaggiate) per le infrastrutture, la transizione energetica e contro lo spopolamento, queste aree vengano “letteralmente” tagliate fuori, con conseguenze drammatiche per la gestione del territorio e la prevenzione di alluvioni e frane, che si ripercuoterebbero anche sulle città. La montagna è una risorsa strategica nazionale da tutelare, non un’eccezione da ridimensionare.

Il decreto con i nuovi criteri deve essere approvato entro il 19 dicembre e andrà in Conferenza Stato-Regioni in queste ore. Per questo motivo, chiedo con forza al Governo Regionale del Molise di prendere immediatamente posizione a livello nazionale, in sede di Conferenza Stato-Regioni, esprimendo un parere nettamente contrario al Decreto Legge del Governo. Dobbiamo unirci alla battaglia portata avanti dalle Regioni e dai Comuni dell’Appennino per difendere il nostro Molise montano.

Sul punto, annuncio una mozione urgente in Consiglio Regionale per impegnare formalmente la Giunta a contrastare questa iniqua riforma che penalizza l’Appennino e rischia di spopolare ulteriormente i nostri piccoli centri montani. Non accetteremo che si ragioni solo con il metro… delle convenienze politiche territoriali!

Micaela Fanelli

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