martedì, Dicembre 16, 2025
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Roma-Como, vantaggio giallorosso con uomo a terra. Cos’è successo

(Adnkronos) – Il gol dell’1-0 in Roma-Como fa discutere. Al minuto 61 della partita che chiude la quindicesima giornata di Serie A, i giallorossi hanno trovato il vantaggio con un gran destro rasoterra di Wesley, riuscito a capitalizzare in maniera perfetta l’assist di Soulé. Ma sulla fascia sinistra l’azione inizia con un episodio dubbio, quando Rensch vince un contrasto con Addai prima di crossare in area. Dopo lo scontro di gioco, l’attaccante del Como resta a terra, mentre sugli sviluppi dell’azione la Roma trova il gol. I giocatori del Como non protestano: per l’arbitro, tutto regolare e gol convalidato.  

Pochi minuti dopo, al 66′, Addai è costretto a uscire dal campo per un problema muscolare. Dentro, al suo posto, Jesus Rodriguez. 

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Lotito: “Lazio suonerà la campanella a New York, unica con il Psg”

(Adnkronos) – “Domani un rappresentante della Lazio suonerà la campanella a Wall Street, unica squadra con il Psg”. E’ quanto ha dichiarato a margine del Christmas Party della società biancoceleste il presidente della Lazio Claudio Lotito.  

“Il nostro Club non è in vendita e non è scalabile”, ha puntualizzato Lotito, chiarendo “che tutte le voci che descrivono una società in difficoltà economiche sono false, tendenziose e fatte circolare ad arte da chi non capisce nulla di bilanci e non vuole il bene della nostra squadra”. “E la migliore risposta a tutte queste falsità – aggiunge – è ciò che accadrà domani a New York”. 

 

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Roma-Como, lombardi in maglia… ‘giallorossa’. I tifosi: “Ma indossano la nostra divisa?”

(Adnkronos) –
Roma-Como fa discutere i social. Questione di… colori. Nel monday night della 15esima giornata di Serie A di oggi lunedì 15 dicembre all’Olimpico, l’incrocio cromatico non è passato inosservato agli occhi di tifosi e addetti ai lavori. La squadra di Gasperini indossa una maglia giallorossa, come da abitudine per le partite giocate in casa, ma a far notizia è la divisa scelta dai lombardi, molto simile a una delle divise della Roma (nera, con strisce e colletto arancioni). “Sembra una nostra magliada trasferta” scrive un utente su X. Qualcun altro è anche più preciso con la battuta: “Sembra che si stia giocando Roma 2015 vs Roma 2017”.  

I commenti sui social si rincorrono, tra critiche e sfottò: “Sembra che il Como stia giocando oggi con la nostra terza maglia” scrive un tifoso giallorosso in un altro tweet. Insomma, la divisa scelta dai lombardi questa sera non ha riscosso molto successo.  

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‘Spara a Giorgia’, scritta contro Meloni siglata Br su sede Lega di Busto Arsizio

(Adnkronos) – “Spara a Giorgia”, con a fianco la stella a cinque punte e la firma Br (Brigate rosse). E’ la scritta comparsa nel pomeriggio sulla facciata della Lega a Busto Arsizio, nel Varesotto. A scoprirla Vincenzo Marra, consigliere comunale della Lega a Busto Arsizio che sottolinea come “già in passato c’erano stati atti vandalici verso la sede”. Oggi, spiega all’AdnKronos, “verso le 18.30 mi sono recato in sezione perché avevamo una riunione e ho trovato la scritta: il segretario ha contattato la polizia per poi fare la denuncia”, sottolinea. A quanto si apprende, s
ul fatto stanno indagando la digos di Varese e il commissariato di Busto Arsizio. 

“Condanno questo gesto perché fa pensare a un clima d’odio che c’è da parte di persone che vedono negativamente la Premier e il governo di centrodestra e cerca, anziché parlare e dialogare con le forze politiche, di esprimersi con odio: atti del genere comunque portano a un clima di violenza”, spiega ancora Marra, che continua: “In passato era comparsa una scritta ‘fasci appesi’ sulla facciata del palazzo del Comune”.  

Il consigliere comunale denuncia inoltre che non è la prima volta che la sede viene fatta oggetto di atti vandalici: “Tempo fa è stata imbrattata – dice – con vernice rossa buttata lì sulla porta e su parte del muro”, conclude. 

Si tratta del secondo episodio analogo in pochi giorni. Solo il 7 dicembre scorso, una scritta “Spara a Giorgia” era apparsa a Marina di Pietrasanta. Anche qui, accanto alla scritta con vernice rossa sul muro di un hotel di viale Roma, una stella a cinque punte e la sigla Br. 

“Una nuova scritta minacciosa rivolta alla Presidente Meloni; un altro gesto grave e inaccettabile, che contribuisce ad alimentare un clima sempre più teso e pericoloso. Da tempo assistiamo ad una deriva preoccupante, con un linguaggio che varca i confini del confronto democratico e scivola nell’odio ideologico. Nessuna critica politica, per quanto aspra, può mai giustificare minacce o istigazioni alla violenza. La storia del nostro Paese ci insegna quanto sia rischioso abbassare la guardia di fronte a segnali di questo tipo. Come Istituzioni e come cittadini abbiamo il dovere di condannare con decisione ogni forma di violenza politica. Esprimo la mia piena solidarietà al Presidente Meloni: intimidazioni e gesti vili non fermeranno chi serve l’Italia con responsabilità”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto in una nota. 

 

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Sinner, relax e golf con Vagnozzi e Cahill a Dubai – Il video

(Adnkronos) –
Jannik Sinner è al lavoro a Dubai per preparare la stagione 2026. Non solo allenamenti tennistici per il 24enne altoatesino, che si è anche rilassato giocando a golf insieme ai suoi allenatori Simone Vagnozzi e Darren Cahill. Il coach australiano ha condiviso sui social un video in cui si vede il campione di Wimbledon, numero 2 del ranking Atp, che dopo un buon ‘drive’ sorride e mette un dito sulla tempia, come a dire: “E’ tutta una questione di testa…”. 

 

Cahill ha pubblicato anche altri video, dove i protagonisti sono lui e Vagnozzi. Fotografia dell’armonia che si respira nel team di Jannik, al lavoro per preparare al meglio la stagione 2026.  

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“Preparavano attacchi in California a Capodanno”, estremisti arrestati dall’Fbi

(Adnkronos) – Il dipartimento di Giustizia ha annunciato oggi, lunedì 15 dicembre, l’arresto di quattro presunti membri di un gruppo estremista sospettati di preparare attacchi coordinati nel sud della California nella notte di Capodanno. Secondo l’incriminaizone depositata sabato scorso, i sospetti sono stati arrestati la scorsa settimana a Lucerne Valley, località nel deserto ad est di Los Angeles, dove stavano preparando degli ordigni rudimentali da usare negli attacchi pianificati.  

Gli arrestati “si autodefiniscono membri del Turtle Island Liberation Front, gruppo estremista di sinistra motivato da un’ideologia pro Palestina, anti-forze dell’ordine e anti-governativa”, ha scritto il direttore dell’Fbi, Kash Patel su X, aggiungendo che il gruppo avrebbe “pianificato attacchi con Ied nella notte di Capodanno, prendendo di mira cinque diverse località a Los Angeles”.  

La ministra della Giustizia, Pam Bondi, ha detto che l’Fbi e il dipartimento hanno “sventato quello che sarebbe stato un massiccio e orribile complotto terroristico in California”. Il Turtle Island Liberation Front su Facebook si descrive come un’organizzazione politica che punta “alla liberazione dell’isola della Tartaruga e la liberazione di tutti i popoli colonizzati del mondo”. L’isola della Tartaruga è il nome con cui alcuni popoli nativi americani indicano il Nord America.  

internazionale/esteri

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Russo (Magis): “Piano industriale prevede crescita fino a 1,2 mln clienti”

(Adnkronos) – “Abbiamo presentato un piano che prevede una crescita fino a un milione e duecentomila clienti. Vogliamo offrire sempre migliori servizi di qualità nel nostro territorio, dove giochiamo in casa, nella città di Verone e di Vicenza, ma vogliamo crescere in tutta la dimensione del nord-est e anche avere l’orgoglio di raccontare una storia che è una storia nazionale”. Lo ha detto Alessandro Russo, consigliere delegato di Magis, ex Agsm Aim, oggi a Verona, alla presentazione ufficiale del nuovo brand. Agsm Aim cambia, infatti, nome e diventa Magis, una parola che in latino significa “di più”, ma anche “oltre”, “verso il meglio”, e parla di progresso, ambizione e trasformazione. L’evento è coinciso con la festa di Natale del Gruppo, che ha riunito oltre settecento collaboratrici e collaboratori. 

Un progetto ambizioso: “Abbiamo un tasso di crescita che ci porterà ad arrivare a 250 milioni di euro di Ebitda a fine piano – spiega Russo – Quest’anno ce l’abbiamo fatta a rispettare gli obiettivi del piano, quindi siamo particolarmente contenti e adesso inizia un percorso nuovo sul quale dovremo metterci tutti la testa perché sarà molto importante il 2026 per centrare tutti gli obiettivi”. 

Magis vuole rivolgersi ai cittadini: “Ai cittadini di Verona e di Vicenza dico che la nostra azienda non è soltanto un fornitore di energia, ma è un’azienda che sostiene una comunità perché dà lavoro a diverse famiglie, a diverse imprese. Aiuta attraverso le sponsorizzazioni e attraverso le erogazioni liberali la comunità a crescere non lasciando indietro nessuno e soprattutto dico che noi siamo un’azienda, forse l’unica in Italia per dimensioni, ad essere al 100% pubblica quindi tutta la ricchezza che generiamo la riversiamo poi sui comuni che la usano per fare attività sociale”. L’attività, però, non si limita ai territori di Verona e Vicenza: “A tutti gli altri cittadini dico che questo modello lo vogliamo esportare. Vogliamo costruire un modello in cui la vendita di energia sia una forza di comunità, una forza di stare insieme”, conclude Russo. 

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Scrittore pubblicitario Iabichino: “Nuovo brand Magis porta con sé 100 anni di storia”

(Adnkronos) – “Il nuovo brand Magis è stato scritto e disegnato per portarsi dietro oltre 100 anni di storia.  

Mettere mani su Agsm e Aim è stato come mettere le mani su un monumento, quindi ho rispettato molto il passato di questa azienda portandola verso un futuro ancora più importante per tutte le persone che ci lavorano dentro, per i territori e soprattutto per dare al paese una nuova azienda per l’energia”. Sono le parole di Paolo Iabichino, scrittore pubblicitario, direttore creativo e fondatore dell’Osservatorio Civic Brands con Ipsos, intervenuto a Verona durante la presentazione del nuovo brand Magis. Iabichino ha trasformato l’eredità dei due acronimi Agsm e Aim in un sistema narrativo e visivo coerente con i valori del Gruppo. 

“Magis è un nuovo brand che si porta dietro tutto il carattere identitario di Agsm Aim. Quindi non solo i valori e i tratti di personalità, ma anche stilisticamente si porta dietro con un nuovo pittogramma, una nuova brand identity sicuramente stilistica”, ha aggiunto. 

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Sindaco Vicenza: “Magis vuole diventare sempre di più un player nazionale”

(Adnkronos) – “La nascita del brand Magis è un grandissimo segnale. Significa che Agsm Aim, ora Magis, dopo aver consolidato una grande forza a Verona e a Vicenza, oggi guarda fuori dai confini della sua storia cercando di diventare sempre di più un player nazionale. Per avere risalto, forza fuori dai nostri confini serviva un nome spendibile e questa per le città penso sia veramente una buona notizia”. Così il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, intervenendo a Verona durante la presentazione del nuovo nuovo brand Magis nato da Agsm Aim. Il nome del nuovo marchio nasce dalla ricombinazione delle lettere del vecchio nome. Il nuovo brand porta a compimento una riflessione sull’identità dell’azienda che ha ridefinito mission, vision e purpose. 

“La sfida è stata chiarita bene dal piano industriale che ha presentato l’azienda – prosegue Possamai – L’obiettivo è quello di essere sempre più forti su tanti fronti, su tutti la produzione di energia, penso all’acquisto di impianti fotovoltaici importanti avvenuti negli ultimi mesi. Parliamo di un’azienda che in questo momento è in salute, sta bene, in cui i soci vanno d’accordo, lavorano bene insieme, quindi ci sono tutti gli ingredienti per farla crescere”.  

Infine Possamai spiega che “un’azienda come questa che funziona si traduce in investimenti sul territorio vicentino-veronese, in utili dati ai comuni e nel dare servizio ai cittadini. Tutto questo significa non soltanto avere una bolletta con cui l’energia arriva a casa, ma fare in modo che queste risorse restino sul territorio”. 

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Campobasso: la Giornata del Santo Patrono San Giorgio Martire inserita nello Statuto

Ci sono voti che non servono a decidere.
Servono a ricordare chi siamo. Con l’approvazione unanime e qualificata del Consiglio comunale, Campobasso ha compiuto un gesto che va oltre la norma e oltre il tempo: ha scritto nello Statuto della Città la Giornata del Santo Patrono San Giorgio Martire, riconoscendo ufficialmente ciò che da secoli vive nel passo dei suoi cittadini, nelle sue piazze, nella sua memoria condivisa.

Non è un atto amministrativo. È un atto di riconoscimento. Nel luogo più alto delle regole civiche, Campobasso ha scelto di custodire la propria identità, affermando che una Città non è soltanto un insieme di funzioni, ma una storia che continua a parlare, una comunità che sa da dove viene per sapere dove andare.

La proposta, presentata dal consigliere Domenico Esposito, è stata esaminata, costruita e licenziata con parere unanime dalla VIII Commissione consiliare “Statuto e Regolamenti”, e approvata dall’intero Consiglio comunale senza distinzioni politiche, senza appartenenze contrapposte, senza calcoli. È qui che la politica ritrova il suo senso più alto: quando smette di dividersi e si fa custodia.

Con l’inserimento dell’articolo 2-bis nello Statuto comunale, il 23 aprile diventa giorno civico solenne, tempo condiviso in cui le istituzioni si
raccolgono, camminano insieme alla comunità, riconoscono chi ha servito la Città e consegnano al futuro il Premio Città di Campobasso come segno di gratitudine e di esempio.

Un ringraziamento sincero e profondo va al consigliere Domenico Esposito, che ha avuto la responsabilità di trasformare un sentimento diffuso in parola istituzionale; al presidente e ai componenti della VIII Commissione Statuto e Regolamenti, per il lavoro svolto con rigore, misura e senso delle istituzioni, nonché al presidente e ai componenti della IV Commissione consiliare Cultura, per il contributo offerto, in un dialogo costante e costruttivo, alla valorizzazione della figura del Santo Patrono quale elemento identitario della comunità cittadina; a tutti i consiglieri comunali, che con un voto unanime hanno dimostrato che l’unità non è debolezza, ma forza quando nasce da valori condivisi. Con questo voto, Campobasso afferma una scelta chiara: non lasciare la propria identità al silenzio, ma consegnarla alla legge, alla memoria, al futuro.

A chiudere questo passaggio, le parole del consigliere Domenico Esposito, proponente dell’iniziativa: «Non abbiamo aggiunto una riga allo Statuto: abbiamo dato voce a una storia. San Giorgio è parte della nostra identità prima ancora che della nostra fede. Oggi Campobasso ha scelto di riconoscersi, insieme, senza divisioni. È questo il senso più alto della politica.»

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