mercoledì, Dicembre 3, 2025
Home Blog Pagina 3

Belve, stasera l’ultima puntata: Fagnani intervista tre ospiti e Maria De Filippi

(Adnkronos) – È arrivato il momento dell’ultimo appuntamento con ‘Belve’, il programma cult di Francesca Fagnani che stasera 2 dicembre arriva alla quinta e ultima puntata di questa stagione. Tornano gli iconici faccia a faccia di Francesca Fagnani in cui la giornalista si confronta, senza sconti, con personaggi del mondo dello spettacolo, del costume e della cronaca. Ospiti disposti a mettersi in gioco e a rispondere alle domande chiare, dirette e spesso irriverenti della conduttrice.  

Gli ospiti di questa sera sono Stefania Sandrelli, Fabio Fognini e Sabrina Salerno. Ma per questa quinta puntata anche Maria De Filippi, ospite d’eccezione di tutta la stagione, si siederà allo sgabello degli ospiti e risponderà a qualche domanda della conduttrice. Non mancherà poi come di consueto la sigla di chiusura con tutti i fuori onda degli ospiti, diventato ormai negli anni uno dei momenti più attesi dal pubblico di “Belve”. 

 

L’appuntamento con ‘Belve’ è per stasera alle 21.20, martedì 2 dicembre, in prima serata su Rai2 e on demand su RaiPlay. 

spettacoli

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

Meloni in Bahrein per vertice Consiglio cooperazione Golfo, prima volta per l’Italia

(Adnkronos) – Un invito che suggella un asse ormai strategico e apre la strada a una cooperazione ancora più solida con i principali attori della regione. Oggi martedì 2 dicembre la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sarà a Manama, in Bahrein, per partecipare al 46esimo Vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg), l’organizzazione che riunisce Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar che si terrà domani 3 dicembre.  

L’invito, rivolto personalmente dal re Hamad bin Isa Al Khalifa, assume un particolare peso diplomatico: la presenza di un leader esterno ai sei membri del Ccg costituisce infatti un’eccezione rispetto al protocollo consolidato del vertice annuale. 

La lista dei precedenti ospiti è breve e altamente selettiva: negli ultimi anni figurano il presidente turco Recep Erdogan (2023), il presidente cinese Xi Jinping (2022), la premier britannica Theresa May (2016), il presidente francese François Hollande (2015) e il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad (2007). Il Ccg prevede inoltre fori di consultazione a livello di leader che si riuniscono (separatamente dal vertice) con gli Usa (da ultimo il maggio scorso a Riad con il presidente Donald Trump) e con l’Ue (ottobre 2024 a Bruxelles a cui partecipò anche Meloni). Per l’Italia, la presenza al summit rappresenta il punto culminante di un anno segnato da un’intensa attività diplomatica con il Bahrein, orientata al rafforzamento del partenariato strategico bilaterale.  

La prima visita di della presidente del Consiglio italiano nel Regno si è svolta il 27 gennaio, quando Meloni ha incontrato il re Hamad bin Isa Al Khalifa e il principe ereditario Salman bin Hamad Al Khalifa. In quell’occasione si è discusso dei principali dossier regionali – con il Bahrein alla presidenza di turno della Lega Araba – del dialogo interreligioso e delle risposte comuni alla sfida migratoria attraverso il Processo di Roma. Il dialogo è proseguito il 15 luglio a Palazzo Chigi, dove Meloni ha ricevuto il sovrano bahreinita per fare il punto sulla crisi di Gaza e sugli sforzi diplomatici per il cessate il fuoco, oltre che per congratularsi per l’elezione del Regno a membro non permanente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu per il biennio 2026-2028.  

Un ulteriore passo avanti nel consolidamento dell’asse Roma-Manama è arrivato il 29 settembre, con la visita nella capitale italiana del principe ereditario e primo ministro Salman bin Hamad Al Khalifa. L’incontro si è concluso con la firma di una Dichiarazione Congiunta che prevede investimenti bilaterali per oltre 1 miliardo di euro. Sul piano della difesa, è stata confermata la collaborazione militare e sulla sicurezza marittima. L’accordo punta inoltre a intensificare il commercio bilaterale e a promuovere progetti in settori strategici come costruzioni, trasporti, turismo, pianificazione urbana e infrastrutture, aprendo nuove opportunità per le imprese italiane nel Paese del Golfo. Un’area nella quale l’Italia intende rafforzare la propria presenza e capacità di influenza. (dall’inviato Antonio Atte) 

politica

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

Witkoff a Mosca da Putin. Chiamata tra leader Ue, Meloni: “Importante convergenza con Usa”

(Adnkronos) – Steve Witkoff oggi è a Mosca per nuovi colloqui tesi a mettere fine alla guerra in Ucraina. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che Vladimir Putin incontrerà l’inviato speciale di Donald Trump nel pomeriggio, secondo quanto riporta la Tass. La visita a Mosca avviene dopo l’incontro di domenica in Florida tra le delegazioni negoziali americana e ucraina, incontro che è stato descritto come produttivo, anche se è stato sottolineato che c’è ancora molto lavoro da fare. Intanto dall’Europa arriva il fermo sostegno a Volodymyr Zelensky, ieri a Parigi, per un bilaterale con Emmanuel Macron. 

Macron e Zelensky, durante la visita del presidente ucraino all’Eliseo, hanno partecipato a una conferenza telefonica con una dozzina di altri capi di Stato europei tra cui la premier Giorgia Meloni. “La guerra deve finire il prima possibile. Molto ora dipende dal coinvolgimento di ogni leader”, ha scritto su X Zelensky chiedendo che “la pace deve diventare veramente duratura” e avvertendo che, nel negoziato sul piano americano per mettere fine alla guerra, non deve emergere alcun elemento che Mosca possa interpretare come una ricompensa per l’invasione del 2022. “Per garantire una sicurezza reale, dobbiamo assicurarci che la Russia non percepisca nulla che possa interpretare come una ricompensa per questa guerra”, ha dichiarato.  

Secondo Macron la Russia “non ha dato alcun segnale di voler fermare la guerra”. Poi l’accusa: “Continua a distruggere e uccidere nel momento in cui si parla di pace. Aggrava ogni giorno la portata della sua aggressione”, ha sottolineato ricordando come “gli ultimi raid che hanno martirizzato la città di Kiev e poi colpito Dnipro”. 

Dopo l’incontro con Zelensky, Macron ha avuto un colloquio telefonico con Trump per discutere della situazione in Ucraina, riferisce la presidenza francese citata da Bfmtv. Macron ha illustrato a Trump i contenuti dei colloqui tenuti a Parigi, spiegando le posizioni emerse nel corso della visita di Zelensky. I due leader, precisa l’Eliseo, “hanno discusso delle condizioni necessarie per una pace robusta e duratura in Ucraina” e delle “prossime tappe nel processo di mediazione avviato dagli Stati Uniti”. 

La Casa Bianca è “molto ottimista” riguardo al raggiungimento di un accordo sull’Ucraina, ha detto la portavoce Karoline Leavitt durante il briefing con la stampa, sottolineando come il team negoziale e il presidente Usa abbiano “lavorato molto duramente su questo fronte”. Dopo gli “ottimi colloqui” degli ultimi giorni, “siamo molto fiduciosi che questa guerra possa finalmente giungere al termine”, ha concluso. 

Intanto la presidente del Consiglio Meloni, ha partecipato nel pomeriggio di ieri a una conversazione telefonica con Zelensky e altri leader europei, per fare il punto dopo gli incontri di domenica in Florida tra le delegazioni statunitense e ucraina sul percorso di pace in Ucraina. Come riferito da Palazzo Chigi “ha commentato con gli altri leader i risultati di questa nuova fase del negoziato, sottolineando l’approccio costruttivo sempre dimostrato dal Presidente Zelensky. Ha inoltre ribadito l’importanza della convergenza di vedute tra partner europei e Stati Uniti quale fondamento per il raggiungimento di una pace giusta e duratura”. Alla vigilia degli incontri tra l’Inviato speciale del presidente Trump e le autorità russe, Meloni ha infine auspicato che Mosca offra a sua volta un fattivo contributo al processo negoziale. 

internazionale/esteri

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

Montagna, aumenti del 4% per gli skipass: la mappa dei prezzi 2025-2026 sulle piste

(Adnkronos) – Sciare costa sempre di più con la stagione 2025-2026 vede un aumento dei prezzi degli skipass. Secondo un’indagine di Altroconsumo su 44 località sciistiche e dell’arco alpino il biglietto giornaliero registra un incremento medio del 4%, mentre l’abbonamento di cinque giorni cresce del 4,4%.  

Per una famiglia di tre adulti, la spesa quotidiana può arrivare fino a 260 euro in Italia e a 370 euro in località estere come Zermatt. Il report segnala rincari significativi in diverse aree: in Trentino-Alto Adige e nelle Dolomiti le tariffe giornaliere raggiungono i livelli più elevati, fino a 86 euro. L’indagine si concentra sulle tariffe dei periodi di alta stagione: Natale, Capodanno, Carnevale e giorni festivi. 

Tra gli aumenti più marcati si segnalano Alagna Valsesia (+13,1%) e Livigno (+10,1%). Al contrario, Champorcher mantiene lo skipass più economico, mentre il Friuli-Venezia Giulia è l’unica regione a non modificare i listini.  

Nell’Appennino la situazione risulta più eterogenea, con alcune località ferme ai prezzi precedenti e altre con rialzi significativi. Oltreconfine, gli aumenti più consistenti riguardano la Svizzera, dove il collegamento Zermatt-Cervinia raggiunge i 125 euro al giorno, risultando lo skipass più caro dell’indagine. 

Il biglietto giornaliero resta il titolo più acquistato da chi frequenta la montagna in giornata o durante brevi soggiorni. Per questo rappresenta l’indicatore più immediato dell’andamento dei prezzi. Le tariffe presentano una variabilità particolarmente elevata. Nei trentasette comprensori sciistici italiani presi in esame, lo skipass giornaliero ha un prezzo minimo di 36 euro (Champorcher) e massimo di 86 (Dolomiti Superski). 

Anche quest’anno il Trentino-Alto Adige si conferma tra le aree più costose in assoluto. La gran parte dei comprensori principali, tra cui Val Gardena, Plan de Corones, Alta Badia e Tre Cime, vede un aumento da 77 a 80 euro. Sebbene in termini percentuali l’incremento non risulti eccessivo, acquisisce peso per l’alto livello delle tariffe già raggiunto in precedenza. Più consistente l’aumento di Madonna di Campiglio, che sale da 79 a ben 85 euro (+7,6%), restando così tra le più costose d’Italia. 

Anche il Veneto segue dinamiche analoghe. Cortina d’Ampezzo, protagonista delle prossime Olimpiadi invernali, partendo da tariffe già molto gravose preferisce non calcare più di tanto la mano, almeno per quanto riguarda lo skipass (+3,9%), rimanendo in linea con la media nazionale di aumenti: il ticket però arriva comunque a costare 80 euro. Alto, certo, ma non il più caro della zona, visto che Dolomiti Superski sale da 83 a 86 euro (+3,6%). I comprensori sciistici delle Dolomiti, nel loro complesso, sono quelli più dispendiosi. 

In Piemonte alcune stazioni, come Limone e Bardonecchia, mantengono immutati i prezzi rispettivamente a 48 e 49 euro, mentre altre, come la Vialattea, crescono da 54 a 57 euro. L’aumento più significativo si registra ad Alagna Valsesia, che passa da 54 a 61 euro, con una crescita del 13,1%. Un incremento tra i più elevati non solo della regione ma dell’intera indagine. Analoga la situazione in Lombardia, dove mediamente i rialzi registrati sono del 5%, ma con forti oscillazioni. Se l’aumento di 4 Valli–Bormio (+1,7%) resta contenuto, quelli di Madesimo-Valchiavenna, Chiesa Valmalenco e Adamello cominciano a salire, per esplodere a Livigno, in cui si registra uno dei rincari più elevati della nostra indagine – da 65 a 71 euro, pari a un +10,1% – fatto che la colloca tra le località più care dell’arco alpino nazionale. 

In Valle d’Aosta, quest’anno Champorcher ha ceduto alla necessità di adeguare i listini, dopo averli mantenuti inalterati per quattro anni: lo skipass giornaliero passa da 35 a 36 euro, senza però perdere il suo primato; resta infatti la località più economica. Nel complesso, la Valle d’Aosta non solo mostra incrementi sotto la media nazionale, ma anche un ventaglio di prezzi molto ampio, la quota più esosa è il collegamento internazionale Cervinia-Zermatt: 87 euro. Quest’ultimo è il prezzo dello skipass giornaliero se lo si acquista in Italia (Cervinia). Infatti, lo stesso skipass comprato in Svizzera (Zermatt) costa molto di più, vale a dire il corrispondente in franchi di circa 125 euro.  

Le località sciistiche valdostane di fascia media sono Pila e La Thuile, entrambe allineate su 58 euro. Più alti i prezzi dello skipass giornaliero per accedere a Monterosa Ski (61 euro) e a Cervinia-Valtournenche (63 euro). La soglia d’accesso al segmento più alto della regione è rappresentata da Courmayeur, che con 69 euro (+3%) si colloca fra le località valdostane più costose. 

Tra tutte le regioni italiane coinvolte nell’indagine, il Friuli-Venezia Giulia è l’unica in cui tutte le località dell’inchiesta presentano tariffe identiche, immutate rispetto alla scorsa stagione invernale. Lo skipass giornaliero a Piancavallo, Sella Nevea, Zoncolan e Tarvisio rimane saldamente ancorate ai 44 euro. 

Nel quadro nazionale, l’Appennino rappresenta un caso interessante. Pur registrando un aumento medio del 3,8%, alcune località hanno deciso di non toccare il prezzo del giornaliero, altre invece prendono il largo. Campo Felice, per esempio, conferma la tariffa di 43 euro, così come Roccaraso mantiene quella di 58 euro, invariata rispetto allo scorso inverno. Questo approccio prudente contrasta con l’aumento applicato da Ovindoli, che passa da 42 a 46 euro, segnando un incremento netto del 10%, tra i più marcati dell’intera dorsale appenninica. Il comprensorio sciistico del Cimone (Sestola), nell’area modenese, registra un aumento meno vistoso, ma più alto della media nazionale: il ticket giornaliero passa da 52 a 55 euro (+5,8%). 

Per chi può permettersi di fare la settimana bianca, l’abbonamento di cinque giorni alle piste di risalita fa risparmiare in media solo il 12%, in totale poco più di 40 euro a persona. In questo tipo di ticket, infatti, i giorni si intendono consecutivi, e se per qualsiasi motivo non si riuscisse (per uno o più giorni) ad andare sulle piste, non si ha alcuna chance di ottenere un rimborso. Indipendentemente dalla località scelta, pianificando con anticipo l’acquisto dello skipass e adottando alcuni accorgimenti si possono ottenere risparmi, anche consistenti, sull’acquisto dello skipass. 

I comprensori più cari si trovano soprattutto nelle Alpi e in Svizzera: Livigno sfiora i 315 euro, mentre in Italia i livelli più elevati vengono raggiunti da Dolomiti Superski (380 euro), Madonna di Campiglio (373 euro) e soprattutto dal Superskirama Dolomiti Adamello-Brenta, che con i suoi 386 euro rappresenta l’offerta italiana più esosa. Al di sopra di tutti spiccano però le località svizzere: Sankt Moritz tocca i 463 euro e il collegamento internazionale Zermatt-Cervinia arriva a 469 euro, risultando il pacchetto da cinque giorni più costoso dell’intero campione. 

economia

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

Caro Natale, tra pranzi e addobbi: ecco quanto spenderemo per le feste

(Adnkronos) – Manca meno di un mese a Natale e le famiglie hanno già iniziato a fare i conti. Quanto spenderanno quest’anno gli italiani, tra pranzi, regali, bollette, addobbi, hotel, treni, aerei e tanto altro? Quali i prezzi in aumento e quali, invece, quelli in calo? In questo rapporto congiunto Facile.it – Consumerismo No Profit il punto su alcune delle voci di spesa delle famiglie italiane.  

Manca meno di un mese a Natale e le famiglie italiane già fanno i conti con il budget delle festività 2025. Tra pranzi, regali, addobbi, bollette e viaggi, quanto peserà il Natale sulle tasche degli italiani? Secondo il rapporto congiunto Facile.it – Consumerismo No Profit, i numeri raccontano un mix di rincari e rinunce. 

 

Secondo l’indagine che Facile.it ha commissionato all’istituto di ricerca EMG Different, quest’anno gli italiani spenderanno circa 8,7 miliardi di euro per i regali, con una media di 204 euro a persona. Rispetto al 2024, il budget complessivo cala di quasi il 20%, con 3 milioni di italiani che ammettono di spendere meno a causa dell’aumento di altre spese familiari. Molti regali saranno pagati a rate. 

 

Per il pranzo o la cena di Natale, la spesa media scende a 64 euro a persona, per un totale di 2,7 miliardi di euro (erano 3,5 miliardi nel 2024). L’aumento dei prezzi alimentari pesa sui piatti tradizionali: secondo i dati Istat tra il 2021 e il 2025 i prezzi degli alimenti sono cresciuti del 25% circa, con punte superiori per prodotti vegetali (+30%) e latticini (+28%). Questo trend incide in modo diretto anche sui piatti simbolo delle feste come lasagne, timballi, secondi di carne e dolci lievitati. Per il pranzo di Natale e le altre tavole delle feste, questo significa un conto più alto anche a parità di menù.  

 

Nel 2024 Consumerismo No Profit aveva stimato in circa 270 euro la spesa media per decorare un albero tradizionale, valore in aumento di circa il 16% rispetto all’anno precedente. Per il 2025 non ci sono ancora dati definitivi, ma la pressione sui prodotti importati, spesso provenienti dall’Asia, resta alta, pertanto è difficile immaginare che la situazione sul fronte dei prezzi possa migliorare. 

 

A pesare sui budget familiari ci sarà anche la bolletta del gas; quest’anno, secondo l’analisi di Facile.it, per riscaldare casa spenderemo, in media, 1.013 euro. C’è però una buona notizia: le tariffe nell’ultimo anno sono calate e, a parità di consumi, la spesa sarà il 15% inferiore rispetto a dodici mesi fa, quando la bolletta media è arrivata a 1.190 euro.  

 

Se gli italiani quest’anno faranno rinunce su regali e cenoni, l’unica voce di spesa destinata a salire è quella legata ai viaggi; secondo l’indagine a partire per le festività natalizie o per Capodanno, trascorrendo almeno una notte fuori casa, saranno 10 milioni di italiani, con un budget medio pari a 440 euro, ben il 31% in più rispetto al 2024. La spesa complessiva dovrebbe quindi superare i 5 miliardi di euro, a fronte dei 3,9 dello scorso anno.  

Vacanze sulla neve quest’anno più care che mai: gli aumenti medi per la stagione in corso sono stimati intorno al +4,1% per gli skipass e al +4,9% per le scuole di sci. Se a skipass e noleggio attrezzatura si aggiungono vitto e alloggio, per una famiglia di quattro persone si arriva ad aumenti prossimi al 30% 

Carburante: chi viaggia in auto spenderà tra 60 e 74 euro, in base al tipo di carburante e ai km percorsi. 

Aerei: biglietti in rialzo tra 8% e 14% sulle tratte interne. 

Treni: rincari fino al 300% in periodo natalizio rispetto alla tariffa media annuale. 

Traghetti: prezzi stabili sui livelli del 2024 (+10-20% rispetto all’anno precedente). 

 

Per aiutare i consumatori a risparmiare su questi costi, Facile.it e Consumerismo No Profit hanno elaborato un breve vademecum. Ecco 10 consigli: 

Regali di Natale: pianificare gli acquisti con anticipo, sfruttare l’online per trovare opportunità di risparmio. Il riuso e i regali fatti a mano possono essere la soluzione per ridurre i costi e, al contempo, fare pensieri unici. 

Albero di Natale: comprare prodotti di qualità e riutilizzarli per più anni consente di ammortizzare la spesa e risparmiare. Meglio pianificare un tema cromatico ricorrente e non cambiare stile ogni anno e quando si tratta di illuminazione, puntate su luci a basso consumo e timer per spegnerle nelle ore notturne. 

Pranzi e cenoni: la riduzione degli sprechi è la chiave principale. Confrontare i prezzi a scaffale, scegliere prodotti di stagione e locali quando possibile, sono tutte strategie che possono ridurre anche del 20% il costo complessivo. Recuperare gli avanzi, trasformarli in piatti del giorno dopo, è ormai un must. 

Bollette del gas: anche in questo caso è importante evitare gli sprechi, non servono 28 gradi in casa, soprattutto se si hanno ospiti. Attenzione, inoltre, al fornitore; confrontare le offerte di più venditori è fondamentale per identificare quella più adatta. Se scegliamo male, le bollette si gonfieranno inutilmente.  

Carburante: prima di partire, meglio fare il pieno in un distributore in città, preferibilmente ad una pompa “bianca” e in modalità self-service. Evitate se possibile il rifornimento in autostrada. Al volante, invece, uno stile di guida fluido e costante non solo è più sicuro, ma consuma anche meno.  

Treni: anticipare il più possibile l’acquisto e approfittare delle fasce promozionali che spesso si esauriscono velocemente. Il secondo elemento che fa risparmiare è la flessibilità; partire un giorno prima o dopo i picchi, o in orari meno richiesti, come la tarda mattina o tarda sera, può far scendere il prezzo di un bel po’. 

Aerei: anche in questo caso la flessibilità su orari e date è importante e può ridurre la spesa. Attenzione, inoltre, ai servizi accessori: bagaglio, scelta del posto, imbarco prioritario possono far lievitare il prezzo. 

Traghetti: prenotare con largo anticipo, sfruttare eventuali convenzioni con associazioni o compagnie di navigazione, confrontare le tariffe tra diversi porti di partenza e arrivo, aiuta a ridurre il peso di questa voce. Se viaggiate per periodi brevi in città ben collegate con mezzi pubblici, valutate con attenzione l’imbarco dell’auto; rinunciare al proprio veicolo consente di ridurre notevolmente le tariffe. 

Vacanze sulla neve: per contenere le spese è utile monitorare le tariffe sui siti ufficiali dei comprensori, acquistare in prevendita, valutare pacchetti combinati e privilegiare località meno affollate o periodi fuori picco, che possono ridurre il budget finale anche del 30%.  

Hotel: attenzione a farsi convincere dal “tutto incluso” senza verificare cosa sia davvero compreso. Nelle proposte che includono cenone, intrattenimento e servizi benessere, è utile distinguere fra ciò che ha un reale valore per la propria famiglia e ciò che è solo un plus di marketing. Chiedere sempre il dettaglio scritto di ciò che è compreso, confrontare almeno tre offerte simili, verificare le politiche di cancellazione e assicurarsi che eventuali supplementi, per esempio bevande fuori pasto o parcheggio, siano chiari prima della prenotazione, sono accorgimenti che evitano brutte sorprese al momento del conto. 

economia

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

Ucraina-Russia, Putin alza il tiro: “Presa Pokrovsk, obiettivo è zona cuscinetto”

(Adnkronos) –
“Avanziamo ovunque, abbiamo conquistato Pokrovsk”. Vladimir Putin indossa la mimetica e raggiunge una ‘postazione di comando’ per snocciolare i successi della Russia nella guerra in Ucraina. Il presidente russo, con un tempismo non casuale, elenca obiettivi centrati o quasi raggiunti. Ucraina e Stati Uniti dialogano per trovare l’intesa sul piano di pace elaborato da Donald Trump, mentre a Mosca si attende l’arrivo di Steve Witkoff, l’inviato speciale del presidente americano. 

Putin, che incontrerà oggi l’emissario della Casa Bianca, alza la posta e introduce un nuovo obiettivo da centrare, per via militare o diplomatica nel percorso negoziale. La Russia punta “a creare una zona di sicurezza lungo il confine con l’Ucraina nell’area di responsabilità del raggruppamento Nord”: in sostanza, un cuscinetto nell’oblast di Kharkiv, che ad est confina con il Luhansk e il Donetsk, territori che Putin considera sostanzialmente blindati. 

 

“L’iniziativa è completamente nelle mani delle Forze Armate della Federazione Russa su tutta la linea di contatto nell’operazione militare speciale”, dice Putin, che ascolta gli aggiornamenti forniti dal generale Valeri Gerasimov, comandante delle forze armate. Spicca in particolare una novità: Mosca rivendica la liberazione e il controllo di Krasnoarmeysk – Pokrovsk per l’Ucraina – e Vovchansk evidenziando l’importanza strategica del traguardo raggiunto. Pokrovsk, città del Donetsk fulcro della guerra da mesi, è stata a lungo determinante per il controllo di trasporti e rifornimenti. Rappresenta potenzialmente una base di partenza per nuove offensive verso ovest. 

“Il successo nella direzione di Krasnoarmeysk garantirà la risoluzione progressiva degli obiettivi principali posti all’inizio dell’operazione speciale”, dice Putin, che festeggia successi ovunque: “Il nemico non è in grado di reagire al ritmo dell’avanzata delle truppe russe nella direzione di Zaporizhzhia”, dice guardando a Sud. In generale, dice il leader del Cremlino, “la situazione sul campo di battaglia è una tragedia per il popolo ucraino” a causa della “politica criminale della giunta ladra di Kiev”. 

 

Non è possibile al momento certificare in maniera indipendente tutti i progressi rivendicati da Mosca. Secondo l’Institute for the Study of War (Isw), think tank con sede negli Stati Uniti, le forze russe hanno realizzato a novembre il loro più grande avanzamento sul terreno in Ucraina nell’ultimo anno, conquistando circa 700 chilometri quadrati. Si tratta, per la Russia, del secondo maggiore progresso territoriale dall’inizio della guerra, dopo quello di novembre 2024, escludendo i primi mesi dell’invasione, quando la linea del fronte era molto mobile. Alla fine di novembre, secondo l’Isw, l’esercito russo controllava circa il 19% del territorio ucraino. 

internazionale/esteri

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

Venezuela, ultimatum di Trump. Maduro: “Vogliamo la pace, ma non da schiavi”

(Adnkronos) – Donald Trump ha imposto a Nicolas Maduro un ultimatum, intimandogli di lasciare subito il potere e il Venezuela, assicurandogli un salvacondotto per lui e i suoi familiari. Ma il leader venezuelano ha rifiutato, chiedendo “un’amnistia globale” per se stesso e i suoi alleati politici. E’ quanto rivela il Miami Herald dopo che lo stesso presidente ieri ha confermato di aver avuto un colloquio telefonico con il leader venezuelano, rifiutandosi però di “direi che sia andata bene o male, è stata una telefonata”.  

Né Washington, né Caracas hanno fornito altri dettagli sul colloquio che sarebbe avvenuto il 21 novembre scorso, dopo mesi di pressione militare di Trump con un dispiegamento di forze navali senza precedenti di fronte alle coste venezuelane. 

Il Venezuela non vuole una “pace da schiavi”, ha detto Maduro a migliaia di sostenitori, parlando di un dispiegamento militare statunitense che, a suo dire, sta “mettendo alla prova” il suo Paese da 22 settimane. 

Trump ha aumentato la pressione su Maduro con un massiccio rafforzamento navale nei Caraibi, bombardamenti di imbarcazioni sospettate di trasportare droga e minacciosi avvertimenti di evitare lo spazio aereo venezuelano. “Vogliamo la pace, ma una pace con sovranità, uguaglianza e libertà! Non vogliamo una pace da schiavi, né la pace delle colonie!” Maduro, che accusa Washington di volerlo rovesciare, lo ha dichiarato durante un comizio a Caracas, mentre Trump avrebbe dovuto incontrare i suoi massimi funzionari della sicurezza nazionale per discutere della situazione in Venezuela. 

Secondo il Miami Herald, Trump ha inviato “un messaggio secco” a Maduro: “Puoi salvare te stesso e quelli vicini a te, ma devi lasciare il Paese subito”, avrebbe detto offrendo un salvacondotto per il leader venezuelano, sua moglie e suo figlio “solo se accetta di dimettersi immediatamente”.  

Condizione che Maduro avrebbe rifiutato, presentato una serie di contro richieste, compresa un’immunità globale e la possibilità di cedere il potere politico ma non il controllo delle Forze Armate. Secondo il giornale, non vi sono stati altri contatti, anche se Maduro avrebbe richiesto un altro colloquio nel weekend, dopo che Trump ha dichiarato la chiusura dell’intero spazio aereo sul Venezuela, mossa che costituisce un’ulteriore indicazione della possibile imminenza di un intervento armato Usa. 

“Il governo Maduro non ha ricevuto risposta”, scrive ancora il giornale, precisando che nei primi contatti si è ipotizzato un esilio in Brasile, Qatar o Turchia. Intanto, domenica Maduro ha fatto la sua prima apparizione pubblica dopo diversi giorni di assenza, che aveva alimentato le voci di una sua possibile fuga dal Paese. Alla cerimonia di premiazione dei produttori di caffè, trasmessa in streaming, il presidente è apparso stringere le mani a diverse persone ed ha pronunciato un breve discorso, senza alcun riferimento alla crisi in corso. Solo alla fine ha lodato un Venezuela “indistruttibile, intoccabile, invincibile”. 

Inoltre Maduro ha inviato un messaggio alla conferenza ministeriale dell’Opec in cui ha accusato gli Stati Uniti di volersi “appropriare delle riserve petrolifere del Venezuela, le più vaste del pianeta, con l’uso letale della forza militare”. Trump ieri ha convocato il suo team di sicurezza nazionale per una riunione nello Studio Ovale sul Venezuela. 

internazionale/esteri

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

Francesco Pio Maimone ucciso a Mergellina per scarpa sporcata, confermato in appello ergastolo per Valda

(Adnkronos) – Confermata anche in appello la condanna all’ergastolo per Francesco Pio Valda, il 21enne, considerato vicino al clan Aprea di Barra, accusato dell’omicidio di Francesco Pio Maimone.  

Maimone, pizzaiolo 18enne, rimase ucciso da un colpo di pistola la notte del 20 marzo 2023 mentre era con alcuni amici sul lungomare di Napoli, agli chalet di Mergellina: il killer sparò all’impazzata tra la folla degli chalet “incurante della presenza di famiglie con passeggini e bambini” dopo una lite con altre persone per un drink versato su una scarpa Louis Vuitton.  

La sentenza, pronunciata dalla Corte di Assise di Appello di Napoli, è stata accolta con lacrime di sollievo dai familiari di Maimone, presenti in aula.  

cronaca

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

7 minuti per aiutare il cuore, basta una sedia per l’esercizio

(Adnkronos) –
Un allenamento di 7 minuti da svolgere a casa, senza attrezzi, per migliorare la salute, cuore compreso, e la condizione fisica. Il programma, creato dall”exercise physiologist’ Chris Jordan oltre 10 anni fa, è stato rimodulato e adattato alle esigenze di chi non è in forma accettabile o ha un’età che non consente particolari sforzi: 30 secondi per ogni ‘stazione’, con pochi secondi di pausa tra una tappa e l’altra. In totale, 12 esercizi nel programma. 

Il ‘7-Minute Gentle Workout’, che richiede comunque una consultazione con un medico per soggetti di età avanzata, alterna esercizi per la parte superiore del corpo con quelli per la parte inferiore, consentendo di arrivare ad un potenziamento equilibrato senza routine particolarmente ostiche. Non ci sono salti o altri movimenti ad alto impatto e per eseguire molti degli esercizi è sufficiente una sedia.
 

Il programma è a basso impatto ma questo non vuol dire che non richieda impegno e energia. L’obiettivo è eseguire il maggior numero di ripetizioni di ogni esercizio in sicurezza in 30 secondi per far lavorare i muscoli e aumentare la frequenza cardiaca e la respirazione. 

Il Washington Post ricorda che in uno studio del 2023 un gruppo di uomini e donne sedentari hanno provato l’allenamento per la prima volta, seguito a giorni alterni da 30 minuti di cyclette moderata o 7 minuti a intervalli sempre su una cyclette. Tutti gli allenamenti hanno aumentato la frequenza cardiaca dei partecipanti al punto da migliorare la loro forma fisica nel tempo, ha affermato Eric Tsz-Chun Poon, ricercatore presso la Chinese University di Hong Kong, che ha guidato lo studio. La maggior parte dei soggetti coinvolti, però, ha apprezzato l’allenamento di 7 minuti più delle altre routine, ha aggiunto Poon, perché “meno noioso”. 

 

1. Marciare sul posto; 

2. Squat sulla sedia: ci si posiziona davanti ad una sedia, ci si siede e ci si alza, ruotando poi il busto da un lato; 

3. Push up con le ginocchia che toccano terra: la parte superiore del corpo lavora per 30 secondi; 

4. Crunch sulla sedia: ci si siede, con le mani dietro la testa, e si solleva prima un ginocchio e poi l’altro verso il busto; 

5. Step jack: in piedi, si sollevano le braccia sopra la testa e, contemporaneamente, si allarga una gamba lateralmente; 

6. Wall sit: si usa un muro come schienale, si appoggia la schiena e ci si ‘siede’ mantenendo la posizione il più a lungo possibile. L’ideale è arrivare a 30 secondi; 

7. Tricipiti: ci si siede sul bordo di una sedia appoggiando le mani accanto ai fianchi e afferrando il bordo della sedia. Si spostano i glutei in avanti, fuori dalla sedia, tenendo i piedi ben appoggiati a terra. Piegando lentamente i gomiti, si abbassa abbassa il corpo finché i gomiti formano un angolo di quasi 90 gradi. Con la spinta delle braccia, si risale. 

8. A terra di nuovo: ci si sistema a ‘4 zampe’, si allunga un braccio e nello stesso tempo si estende la gamba opposta (braccio destro, gamba sinistra); 

9. Squat e boxe: si eseguono degli squat e contemporaneamente si ‘eseguono’ colpi di boxe con le braccia; 

10. Affondi laterali: si sposta il peso da una gamba all’altra e si effettuano ‘squat laterali’ senza scendere troppo; 

11. Via al plank: con le ginocchia a terra, si poggiano le mani a terra in corrispondenza delle spalle. Si solleva una mano per toccare la spalla opposta; 

12. Ultimo step: sdraiati a terra, con le gambe piegate, si solleva il bacino contraendo glutei e bicipiti femorali. 

cronaca

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

Caso Garlasco, spuntano foto inedite di Sempio davanti casa Poggi il giorno dell’omicidio

(Adnkronos) – Per due volte Andrea Sempio si trova davanti a casa Poggi dopo l’omicidio di Chiara Poggi. Inedite per diciott’anni, sono state pubblicate sul canale Bugalalla Crime della youtuber Francesca Bugamelli, come riporta Repubblica, le foto che documentano il momento in cui Sempio, attuale indagato per l’omicidio della 26enne, si presenta per due volte sulla scena dove i Carabinieri della compagna di Vigevano, il pm e i parenti della vittima stavano convergendo per rendersi conto di quanto accaduto.  

La prima istantanea, scattata alle 15.53, lo ritrae al volante dell’auto di famiglia, una Daewoo Lanos bianca con il finestrino abbassato. Pochi secondi dopo – sono sempre le 15.53 del 13 agosto 2007 – gli occhi del ragazzo allora 19enne, i lunghi capelli a incorniciare il viso con un filo di barba, puntano la sua interlocutrice: il profilo corrisponde a quello di una cronista della Provincia Pavese al lavoro con il suo taccuino.  

L’ultimo scatto risale alle 16.13: in primo piano, di schiena, c’è Maria Rita Poggi che cammina mentre in fondo, ancora all’incrocio tra via Pascoli e via Pavia pressoché deserto, ecco un mezzo della Polizia locale e due vigili che tendono il nastro bianco e rosso. A pochi passi da loro Andrea Sempio (in completo nero) e suo padre Giuseppe (in canotta chiara e braccia conserte) conversano con un altro cronista della Provincia Pavese. I Carabinieri del Nucleo investigativo di Milano e la Procura di Pavia hanno deciso di acquisire le immagini in originale, convocando la fotografa dilettante che all’epoca, transitando per Garlasco, colse quegli istanti. 

“Queste foto, valutando anche i metadati – sottolinea l’avvocato Angela Taccia – confermano quello che Andrea Sempio ha sempre sostenuto e ribadito. È un elemento in più che va a favore della veridicità del suo racconto”. Aggiunge il suo collega Liborio Cataliotti: “Abbiamo la speranza che possa essere riesumato da qualche cellulare o sistema di registrazione video qualche immagine del nostro cliente che arriva sulla piazza della quale ha conservato il vero, verissimo scontrino del parcheggio”. E cioè piazza Sant’Ambrogio a Vigevano, dove Andrea Sempio disse di aver preso il tagliando alle 10.18 del 13 agosto 2007. “Facciamo un appello a che saltino fuori altri video”, conclude Cataliotti.  

cronaca

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook

Campobasso

Isernia

Termoli