lunedì, Dicembre 1, 2025
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Salvatore sollecita iscrizione della PdL bipartisan su suicidio assistito

“E’ passato troppo tempo da quando abbiamo presentato la nostra Proposta di Legge sul suicidio medicalmente assistito senza che la stessa sia stata discussa in Commissione e licenziata per il passaggio in Consiglio regionale del Molise. La sofferenza di chi vorrebbe potersene avvalere impone che quel provvedimento venga portato all’attenzione del Consiglio e, speriamo, adottato. Ce lo ha chiesto espressamente anche la Cellula molisana dell’associazione Luca Coscioni. Per questa ragione ho formalmente chiesto al Presidente del Consiglio regionale di iscrivere la PdL 66/2025 – così come previsto dall’articolo 42 del nostro Statuto regionale – all’ordine del giorno della prima seduta utile successiva a questa mia istanza”.

E’ l’annuncio che la consigliera regionale Alessandra Salvatore (Partito Democratico) ha voluto fare nel pomeriggio di oggi intervenendo nel corso del convegno Riflessioni sul fine vita – Aspetti etici e giuridici  organizzato da Cellula Coscioni Molise con il patrocinio del Comune di Campobasso e dell’Ordine degli Psicologi del Molise.

Salvatore, in qualità di prima firmataria della legge sul fine vita, ha ricordato che il 18 aprile scorso era stato assegnato il termine di 60 giorni per la conclusione del procedimento di esame e per una eventuale approvazione: “Termine ad oggi ampiamente spirato” come ha fatto notare l’esponente dem nel suo intervento che si è svolto alla presenza di Viviana Mastrobuoni (coordinatrice Cellula Molise), del dottor Mariano Flocco (Hospice Larino e cure palliative Asrem), di Alessandra Ruberto (presidente Ordine Psicologi Molise) e di Stefano Massoli (membro Giunta dell’associazione Luca Coscioni nonché marito di Laura Santi, Consigliera Generale e giornalista, prima persona in Umbria ad accedere alla morte medicalmente assistita).

Nel corso del convegno la consigliera Salvatore ha brevemente illustrato la Proposta legislativa “che mira a dare attuazione alle sentenze della Corte costituzionale n. 242/2019 e n. 135/2024, che hanno individuato una specifica area in cui l’aiuto al suicidio non è punibile. La Corte – ha ricordato – ha stabilito che l’aiuto è lecito quando riguarda una persona: capace di decidere in modo libero e consapevole; affetta da patologia irreversibile e fonte di sofferenze fisiche o psicologiche intollerabili; tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale, intesi – dopo la sentenza 135/2024 – anche come assistenza vitale fornita da terzi.

La Corte – ha detto ancora – ha ritenuto ingiustificato e lesivo di diritti fondamentali il diverso trattamento riservato a situazioni analoghe: chi rifiuta i trattamenti vitali può già ottenere sedazione profonda (legge 219/2017), mentre chi ha diritto di accedere al suicidio medicalmente assistito non dispone di un percorso definito e di tempi certi e deve spesso ricorrere all’autorità giudiziaria per avere risposte”.

Tra il 2021 e il 2022 il Ministero della Salute e il Governo hanno sollecitato le Regioni a individuare Comitati etici idonei e a definire percorsi applicativi.

“La proposta di legge – ha detto ancora la consigliera regionale del Pd – si muove nell’ambito delle competenze regionali in materia di tutela della salute (art. 117 Cost.). Le Regioni hanno uno spazio normativo legittimo e necessario per assicurare tempi, procedure e modalità che rendano effettivo il diritto riconosciuto dalla Corte, evitando contenziosi e disuguaglianze territoriali. La legge regionale non modifica la scriminante penale, ma organizza l’attuazione sanitaria”.

Salvatore ha poi citato due esempi recenti, quelli delle regioni Toscana e Sardegna e contestato il Disegno di Legge governativo in discussione in Parlamento, poiché “modifica in senso restrittivo i principi fissati dalla Corte Costituzionale, consentendo l’accesso ai soli pazienti collegati a macchinari, introducendo il preventivo intervento dell’autorità giudiziaria, la centralizzazione delle decisioni in un Comitato etico nazionale di nomina governativa, rendendo di fatto obbligatorie le cure palliative (diventano condizione di accesso). Tali scelte contrasterebbero con la giurisprudenza costituzionale e renderebbero di fatto inaccessibile la procedura”.

Tutto ciò stride con quello che accade in altri Paesi europei (Belgio, Olanda, Lussemburgo, Spagna) sono già andati verso la legalizzazione dell’eutanasia.
“In Francia il percorso è stato preceduto da un ampio dibattito pubblico; in Italia, invece, il Governo ha presentato un DDL senza consultazione”.

In questo senso la legge regionale molisana proposta risponde alla necessità di uniformare e garantire tempi certi e percorsi chiari per il suicidio medicalmente assistito, in attuazione delle sentenze della Corte costituzionale, colmando il vuoto operativo lasciato dalla mancata legislazione nazionale e riducendo le disuguaglianze tra territori.

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Cremonini (Assocarni): “In 10 anni spariti 19mila allevamenti, preoccupa calo produzione bovina”

(Adnkronos) – E’ allarme per gli allevamenti di carne bovina in Italia, “negli ultimi 10 anni hanno chiuso 19.000 stalle, un calo che corrisponde a – 23%, e addirittura quelli da latte misti sono calati del 30%”. E’ quanto denuncia Serafino Cremonini, presidente di Assocarni, intervistato dall’Adnkronos, sulla dinamiche del settore zootecnico. “Tuttavia i capi in stalla sono diminuiti molto meno per effetto di una concentrazione di allevamenti più grandi. Quindi in 10 anni i capi da carne sono calati del 2,9%, mentre quelli del latte del 4,9%. Quindi abbiamo perso purtroppo gli allevatori di piccole dimensioni” spiega l’imprenditore.  

Del resto i produttori italiani di carne bovina sono preoccupati dal calo della produzione bovina in quanto siamo ancora tropo dipendenti dall’estero anche a livello europeo. “Negli ultimi dieci anni Paesi emergenti come la Cina – spiega – hanno aumentato i consumi di carne bovina in modo sensibile e hanno scombussolato quelli che sono gli equilibri mondiali, diventando concorrenti della stessa Europa. I nostri principali fornitori dall’estero, soprattutto il Sudamerica, oggi trovano alternative allì’export di carne bovina ed più che mai importante tutelare la nostra filiera bovina”.  

Uno scenario preoccupante in quanto “la carne prodotta dagli allevatori italiani soddisfa il 37% del consumo di carne del popolo italiano mentre l’altro 63% lo importiamo dall’Europa e dai paesi extra Ue” sostiene Cremonini che sottolinea: “dobbiamo implementare il tasso di autosufficienza”. Inoltre, rimarca l’imprenditore “dobbiamo fare una battaglia in Europa affinché le risorse per l’agricoltura europea, e quindi anche per gli allevatori siano difese, a fronte della prevista riduzione dei contributi Pac del 22% dal 2028 al 2034. Non preoccupa invece, Cremonini la riduzione dei consumi di carne che negli ultimi 30 anni è arrivata a -3/4% e ora si sta stabilizzando. “Abbiamo più problemi a produrre che a consumare”, basti pensare che in Italia, 30 anni fa, “c’erano 8 milioni e 200 mila bovini adesso ce ne sono meno di 6 milioni” conclude Cremonini. 

economia

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Dalle Ande agli Appennini

Alfredo Magnifico

Volendo parafrasare Edmondo de Amicis ,con la sua storia strappalacrime dagli Appennini alle Ande, mi piace raccontare la storia di una ragazza che partendo da dall’ Argentina è ritornata a Sant’ Agapito alla ricerca delle sue origini.

Io ho avuto il piacere di accoglierla a Roma, di accompagnarla a Sant’ Agapito e presentarla ai familiari.

Il suo bisnonno Michele con la moglie e la figlia di sei anni parti’ alla ricerca di fortuna verso lidi lontani, fermandosi in Buenos Aires dove, rimboccandosi le maniche, diede un futuro,forse migliore,alla sua famiglia.

La sua pronipote,con un cognome tutto italiano, Milagros Maddonni, attraverso mia cugina con la quale ho sempre intrattenuto rapporti telefonici,ha esternato il desiderio di diventare Cittadina italiana e ritornare a Sant’ Agapito.

Il Paese l’ ha accolta a braccia aperte,si è inserita magnificamente nel contesto paesano, parla un ottimo italiano, ed oggi quel sogno del bisnonno Michele Magnifico di poter ritornare al suolo natio si realizza attraverso la nipotina che oggi dalle mani del sindaco Mattioli ha ricevuto la cittadinanza italiana con residenza in Sant’ Agapito.

Alfredo Magnifico 

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Maduro riappare in pubblico dopo giorni: “Venezuela è indistruttibile”

(Adnkronos) – Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro ha fatto la sua prima apparizione in pubblico dopo giorni a Caracas, mettendo fine alle speculazioni secondo le quali sarebbe fuggito dal Paese in seguito alle tensioni con gli Stati Uniti. Lo riporta la Cnn, affermando che Maduro ha partecipato alla cerimonia annuale di premiazione dei migliori caffè che si è svolta ieri nella zona orientale della capitale. Maduro, che solitamente è presente sulla tv venezuelana più volte durante la settimana, non appariva in pubblico da mercoledì, quando ha condiviso su Telegram un video in cui il presidente guidava per le strade di Caracas. 

Nelle immagini trasmesse online, durante la sua apparizione di ieri il presidente venezuelano era seduto davanti a una folla e consegnava medaglie ai produttori di caffè che presentavano i loro prodotti migliori. Maduro ha poi sorseggiato diversi caffè e pronunciato brevi discorsi, nessuno dei quali ha affrontato apertamente l’attuale crisi con gli Stati Uniti. Al termine dell’evento, il presidente ha gridato che il Venezuela è “indistruttibile, intoccabile, imbattibile”, parlando dell’economia del Paese. L’apparizione in pubblico di Maduro segue la conferma, da parte del presidente americano Donald Trump, di un colloquio telefonico tra i due. 

internazionale/esteri

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Freddo intenso è già finito (per ora), inizio dicembre con qualche pioggia e rialzo temperature

(Adnkronos) – Qualche pioggia e rialzo delle temperature in questo inizio mese. L’attesa per un freddo dicembre, carico di neve e con atmosfere tipicamente invernali, sembra destinata a scontrarsi con la realtà meteorologica in buona parte del Continente Europeo. Dopo una fase fredda e localmente nevosa nei giorni scorsi che aveva acceso le speranze degli amanti dell’inverno, l’assetto atmosferico sta subendo una rapida, e per alcuni deludente, conversione. 

Federico Brescia, meteorologo de iLMeteo.it, conferma che dicembre inizierà sotto la spinta di correnti più miti di origine atlantica su buona parte d’Europa e sull’Italia. Già in queste ore si sta sperimentando questo cambio di circolazione con un graduale rialzo termico ovunque. 

Nella settimana inaugurale di dicembre, il tempo sarà spesso grigio e monotono, con la nebbia e la nuvolosità bassa che torneranno a essere protagoniste indiscusse sul nostro Paese. 

Tra lunedì e martedì avremo anche la presenza di un fronte perturbato che porterà delle piogge localmente moderate sulle regioni centrali tirreniche, in Liguria e localmente sulla Val Padana. Ancora incertezza invece riguardo al ponte dell’Immacolata sebbene alcuni modelli mostrino una tendenza al ritorno di correnti più “fredde” che potrebbero riportare nevicate abbondanti sulle Alpi. Niente a che vedere comunque con quanto accaduto intorno al 20-22 novembre. 

L’aspetto più evidente di questo cambio di regime è l’andamento termico. Le temperature non saranno più così rigide come quelle registrate nei giorni passati. L’aria fredda ha già lasciato spazio a masse d’aria più miti. 

Se l’Europa si prepara a un inizio dicembre “anziano” e poco emozionante, il quadro è radicalmente diverso dall’altra parte dell’Oceano Atlantico. Tra gli Stati Uniti e il Canada, l’inverno sembra voler mostrare subito i muscoli con una prepotenza eccezionale. 

Le temperature raggiungeranno valori polari, soprattutto verso il prossimo weekend. Città come Montréal, Ottawa e Chicago potrebbero vedere le colonnine di mercurio precipitare fino a sfiorare i -20°C. 

Lunedì 1. Al Nord: perturbazione con piogge, specie al mattino. Al Centro: rovesci su Toscana e Lazio, variabile altrove. Al Sud: nubi sparse e schiarite. 

Martedì 2. Al Nord: molto nuvoloso. Al Centro: piogge su Lazio, Abruzzo e Molise. Al Sud: piogge sparse in Campania e in Puglia. 

Mercoledì 3. Al Nord: peggiora con piogge su Piemonte e Liguria. Al Centro: generalmente nuvoloso. Al Sud: piovaschi su Salento e Calabria ionica, schiarite altrove. 

Tendenza: giovedì con intenso maltempo su Basilicata e Puglia, migliora nel weekend. 

cronaca

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Roma, confiscato patrimonio da 3 milioni a usuraio 83enne vicino a boss mafia e Banda della Magliana

(Adnkronos) – Unità immobiliari e disponibilità finanziarie per oltre 3 milioni di euro sono state confiscate a un romano di 83 anni, accusato di attività usurarie e di riciclaggio di capitali illeciti fin dagli anni ’70 per conto di diverse organizzazioni mafiose e in particolare nell’interesse della Banda della Magliana. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Roma, è stato eseguito dal personale della Divisione Anticrimine della questura di Roma dopo la pronuncia della Cassazione. L’uomo svolgeva attività di usura anche per conto di ‘ndrangheta, camorra e di Cosa Nostra.  

L’attività costituisce il parziale epilogo dell’operazione ‘Ragnatela’ del 2021, nel cui ambito gli specialisti della Divisione Anticrimine avviarono le indagini, ricostruendo la carriera criminale e analizzando la posizione economico-patrimoniale di due persone, il romano di 83 anni e un calabrese della zona dei Castelli Romani, inserito in pericolosissimi contesti di criminalità organizzata di matrice ‘ndranghetista, operante nel mandamento tirrenico, che fece capo alla cosca Piromalli di Gioia Tauro, e quella dei loro nuclei familiari. 

Il romano durante un interrogatorio si era definito ‘uomo liquido’, cioè a disposizione di diverse organizzazioni criminali, con il compito di riciclarne gli enormi proventi illeciti. Nella sua attività di usura era solito vantarsi con le vittime dei suoi intimi rapporti con i vertici della Banda della Magliana e della mafia siciliana. 

Tra i beni irrevocabilmente confiscati, entrati a far parte del patrimonio dello Stato, ci sono un complesso immobiliare nel Comune di Rocca di Papa, adibito ad albergo-ristorante, assegnato alla Protezione Civile, una unità immobiliare nel Comune di Roma, nella zona urbanistica della Magliana, disponibilità finanziarie giacenti su diversi rapporti creditizi per un valore complessivo di oltre 300.000 euro. L’uomo, colpito da confisca, non risulta colpito da provvedimenti limitativi della libertà personale e vive nella Capitale. 

cronaca

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Palermo, in valigia una testa di coccodrillo: bloccato passeggero in aeroporto

(Adnkronos) – La testa di un coccodrillo in via di estinzione è stata sequestrata all’aeroporto di Palermo dai finanzieri del Comando provinciale di Palermo e i funzionari Adm. Nell’ambito dell’attività di vigilanza e contrasto sul commercio di specie protette e tutelate, le Fiamme gialle della Compagnia di Palermo-Punta Raisi e i funzionari doganali hanno sottoposto a controllo un passeggero palermitano proveniente da Bangkok via Roma Fiumicino. L’ispezione della valigia ha permesso di rinvenire all’interno la testa di un coccodrillo, appartenente alla specie ‘crocodylia spp’, in via di estinzione. La testa del rettile, originario delle regioni tropicali e subtropicali dell’Asia, era essiccata e con i denti in vista. Era avvolta in una busta di plastica, aggirando i controlli in Thailandia fino a giungere nello scalo palermitano. 

Il reperto è stato sequestrato e al passeggero, denunciato a piede libero, è stata contestata la condotta punita dalla legge con l’ammenda da ventimila a duecentomila euro o con l’arresto da tre mesi a un anno. “Il sequestro di queste specie protette testimonia l’impegno della Guardia di finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nella difesa dell’ambiente e della biodiversità – spiegano dal Comando provinciale della Guardia di finanza di Palermo -, perseguendo i crimini legati al commercio illegale di flora e fauna protetta, un fenomeno che mette a rischio l’ecosistema globale come in questi giorni ribadito nella conferenza globale Cites COP20 che riunisce delegati di oltre 180 Paesi in corso di svolgimento a Samarcanda (Uzbekistan)”. 

cronaca

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Ucraina, Putin e la vittoria vicina per la Russia: il bluff di Mosca

(Adnkronos) –
“L’Ucraina sta crollando”. Vladimir Putin lo dice e lo ripete. La Russia, dice il presidente, sta sfondando e il fronte rischia di crollare in un momento cruciale della guerra. Le parole del leader del Cremlino vengono amplificate dai media che inviano il messaggio da Mosca. E’ proprio così? No, per niente, secondo l’Institute for the study of war (Isw), il think tank americano che monitora il conflitto sin dall’inizio.  

L’ultimo aggiornamento ‘firmato’ da Putin risale al 27 novembre: “La dinamica positiva si mantiene in tutte le direzioni dell’operazione militare speciale e il ritmo dell’avanzata aumenta”, le parole del presidente che ha fatto riferimento al “possibile il crollo del fronte ucraino nella direzione di Zaporizhzhia. Krasnoarmiysk e Dimitrov sono completamente circondate, Volchansk è quasi completamente nelle mani delle Forze Armate della Federazione Russa”. Insomma, un quadro totalmente definito a sentire il Cremlino. 

 

I media statali russi hanno amplificato le parole del presidente in un momento chiave del processo negoziale, con l’obiettivo di aumentare la pressione su Kiev e avvicinare la Russia a risultati diplomatici che non potrebbero essere raggiunti sul campo. Anche con video generati con l’intelligenza artificiale, che mostrano in particolare la resa di soldati ucraini, Mosca cerca di alimentare la percezione secondo cui le forze russe inevitabilmente faranno crollare settori della prima linea in Ucraina, distruggeranno le unità d’élite nemiche e demoliranno le capacità dell’esercito di Kiev: il presidente Volodymyr Zelensky e i partner occidentali dovrebbero immediatamente alle richieste della Russia prima che la situazione peggiori ulteriormente. 

A ‘smentire’ Putin, osserva l’Isw, ha provveduto un milblogger affiliato al Cremlino. Nel panorama dell’informazione russa sulla guerra, il ruolo dei blogger militari è sempre stato di primo piano dall’inizio del conflitto. 

 

Secondo il milblogger citato dal think tank, la linea del fronte non sta crollando e la Russia è lontana dalla vittoria. Le forze di Mosca, come enfatizzato da Putin, mantengono l’iniziativa ma lo fanno con notevoli perdite di uomini e mezzi in una guerra di posizione. L’Ucraina, inoltre, non si limita a difendere le proprie posizioni ma contrattacca: per l’Isw, questo quadro è coerente con tutti i dati open source disponibili dal campo di battaglia. 

Nel dettaglio, i reparti di Kiev sono attivi nell’oblast di Kharkiv, con tentativi di contrattacco a nordest della città, e reggono agli assalti russi in direzione di Kupyansk e Borova. Non è vero, in sostanza, che i soldati russi abbiano completato la presa di Kupyansk e conquistato la maggior parte di Vovchansk. 

Le unità ucraine ricorrono anche a ritirate tattiche, ma questo non equivale all’abbandono della battaglia: la strategia mira a rinforzare altri settori della prima linea o a evitare l’accerchiamento. Le stesse tattiche, d’altra parte, vengono adottate dai reparti russi quando necessario. 

L’Isw “continua a ritenere che, sebbene la situazione in alcuni settori specifici della prima linea sia grave, in particolare nelle direzioni di Pokrovsk e Hulyaipole, le affermazioni di Putin e dei media statali russi siano esagerate e non corrispandono alla realtà del campo di battaglia che pretendono di rappresentare”. “È degno di nota che la rappresentazione distorta della situazione sul campo da parte del Cremlino fosse così lontana dalla realtà che un importante blogger russo pro-guerra si è sentito in dovere di rilasciare una propria dichiarazione correttiva”, la chiosa dell’Institute for the study of war. 

 

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Maltempo, allerta meteo gialla per temporali oggi 1 dicembre: le regioni a rischio

(Adnkronos) – Nuova perturbazione di origine atlantica in arrivo sul nostro Paese. Oggi, lunedì 1 dicembre, sono attesi temporali intensi, che si estenderanno a gran parte del Centro-Nord, interessando in particolare i settori tirrenici centro-settentrionali. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata dalla Protezione Civile per la giornata odierna, lunedì 1 dicembre, un’allerta gialla su parte di Emilia-Romagna, Toscana e Lazio. Particolare attenzione in particolare sui rispettivi settori dell’Appennino settentrionale e sui settori costieri tirrenici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.  

 

Le previsioni del tempo per oggi indicano l’arrivo di una vasta area di bassa pressione, presente a nord del Vecchio Continente, si estenderà verso sud, dall’Islanda fino al Mediterraneo, formando un vero e proprio ‘canale perturbato’, diretto verso l’Italia. Lungo questo flusso si muoveranno continui fronti, perturbazioni e impulsi di aria polare, che viaggeranno rapidamente lungo lo stesso percorso. Il risultato sarà una sequenza di passaggi di maltempo già da ogg’, soprattutto sulle regioni del Centro-Sud, che caratterizzeranno buona parte della prima decade di dicembre, fino al Ponte dell’Immacolata. 

 

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Bollo auto a Roma e nel Lazio, arriva lo sconto del 10%

(Adnkronos) – Arriva lo sconto sul bollo auto a Roma e nel Lazio. Da oggi, lunedì 1 dicembre, parte il servizio online per la domiciliazione bancaria del bollo auto: la Regione Lazio annuncia che in questo modo sarà possibile usufruire della riduzione del dieci per cento sull’importo dovuto per ciascun periodo d’imposta.  

 

Aderire alla domiciliazione bancaria è semplice: basta accedere con Spid, Cie, Cns nella compilazione online della piattaforma dedicata. La domiciliazione deve risultare attiva entro la fine del mese precedente a quello di pagamento. Per promuovere l’iniziativa, la Regione Lazio ha lanciato la campagna ‘Dal 2026 il bollo auto pesa meno, scegli il pagamento automatico e risparmia il 10%. Tutte le informazioni su regione.lazio.it/bolloauto. 

“Con questa misura perseguiamo un duplice obiettivo: da un lato rendiamo più semplice la vita ai contribuenti, evitando disguidi, dimenticanze e ritardi nei versamenti; dall’altro favoriamo un rapporto più moderno, trasparente ed efficiente tra cittadini e Amministrazione regionale, incoraggiando l’uso di strumenti di pagamento automatici e tracciabili”, dice l’assessore al Bilancio, Giancarlo Righini. 

“La domiciliazione rappresenta un’opportunità concreta di risparmio per famiglie e imprese del Lazio, in un momento economico ancora delicato, in cui ogni intervento capace di alleggerire il carico fiscale assume un valore significativo. Il beneficio del 10% è un riconoscimento a quei contribuenti che scelgono di adempiere in modo puntuale e costante ai propri obblighi tributari, contribuendo allo stesso tempo a ridurre i costi amministrativi e a contrastare l’evasione”, aggiunge. 

“Come Assessorato al Bilancio riteniamo fondamentale coniugare il rigore nella gestione dei conti pubblici con un’attenzione concreta alle esigenze dei cittadini. Questa iniziativa va esattamente in questa direzione e segna un ulteriore passo nel percorso di modernizzazione del sistema tributario regionale che stiamo portando avanti”, conclude. 

 

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Campobasso

Isernia

Termoli