venerdì, Dicembre 12, 2025
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Giappone trema ancora, terremoto 6.7 sulla costa: revocato allarme tsunami

(Adnkronos) – Terremoto di magnitudo 6.7 oggi in Giappone, dove le autorità hanno revocato l’allarme tsunami che era scattato dopo che il sisma è stato registrato a largo delle coste settentrionali del Paese. L’agenzia meteorologica del Giappone (Jma) aveva diffuso l’allerta per possibili onde fino ad un metro lungo la costa settentrionale pacifica. La stessa agenzia ha reso noto che si sono registrate finora due onde di 20 centimetri in due diverse località.  

La scossa di oggi si è registrata qualche giorno dopo che un terremoto ancora più potente, di magnitudo 7.5, ha scosso la regione, provocando almeno 50 feriti. L’epicentro del sisma di oggi è stato registrato a 130 chilometri dalla città di Kuji nella prefettura di Iwate sull’isola principale di Honshu. L’Autorità per l’energia nucleare ha reso noto che non ci sono segnali di anomalie negli impianti nucleari della regione.  

 

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The Voice Senior, stasera 12 dicembre: la semifinale

(Adnkronos) –
The Voice Senior torna stasera, venerdì 12 dicembre, su Rai 1. Terminate tutte le sessioni di ‘Blind Auditions’, le tradizionali ‘audizioni al buio’, per i concorrenti rimasti in gara è tempo di affrontare il ‘Knock Out’, la semifinale del programma condotto da Antonella Clerici affiancata dalla giuria di coach composta da Loredana Bertè, Arisa, Nek, Clementino e Rocco Hunt, in onda alle 21.30. 

Nella scorsa puntata, i coach hanno già dovuto tagliare i componenti dei rispettivi team e si presentano all’appuntamento della Semifinale con sei cantanti ciascuno. Durante questa puntata ciascun concorrente avrà l’ultima possibilità di esibirsi e di convincere il proprio giudice a far parte del team di tre cantanti che si esibirà nella ‘Finale’, in onda venerdì 19 dicembre, dove sarà il pubblico da casa, tramite il televoto, a decretare il vincitore della sesta edizione di The Voice Senior. 

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Ucraina-Russia, Trump: “Basta giochi, si rischia terza guerra mondiale”

(Adnkronos) –
“Situazioni del genere sfociano in una terza guerra mondiale”. Donald Trump fa scattare l’allarme: se non si arriva ad un accordo per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia, si rischia un’escalation ulteriore. Il presidente degli Stati Uniti, nello Studio Ovale per firmare un provvedimento relativo all’intelligenza artificiale, risponde alle domande sul conflitto. L’Ucraina ha inviato a Washington la propria versione del piano: come ha spiegato il presidente Volodymyr Zelensky, Kiev non ha intenzione di abbandonare il Donbasse e prospetta l’ipotesi di un referendum per definire la situazione dei territori ambiti dalla Russia. 

“Pensavo fossimo molto vicini ad un accordo con la Russia e pensavo fossimo vicini ad un accordo con l’Ucraina. Al di là del presidente Zelensky, la sua gente apprezza l’idea dell’accordo”, dice Trump rivendicando la validità del documento iniziale elaborato dagli Stati Uniti. Il piano non è stato integralmente condiviso dall’Ucraina e il dialogo per arrivare ad un compromesso si sta rivelando complicato. “Si dividono i territori in un certo modo, non è la cosa più semplice del mondo”, riconosce Trump accendendo i riflettori su uno dei nodi principali. 

“L’accordo fermerebbe l’uccisione di migliaia di persone ogni mese, soprattutto soldati. Lo scorso mese sono morte 25mila persone”, aggiunge. Gli Stati Uniti, dice, al momento non assicurano la propria partecipazione ad un summit in programma nel weekend in Europa tra l’Ucraina e i suoi partner occidentali. “Sabato c’è un meeting in Europa, vediamo se partecipare. Ci andremo se pensiamo ci sia una buona chance” di arrivare ad un’intesa, glissa il numero 1 della Casa Bianca prima di far riferimento all’allarme fatto scattare, probabilmente, nell’ultimo contatto diretto con leader europei: “Situazioni del genere sfociano in una terza guerra mondiale, l’ho detto l’altro giorno: ‘Tutti continuano con questi giochetti, vi ritroverete nella terza guerra mondiale’. Non vogliamo che succeda”. 

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Natale, addobbi sicuri per bimbi e animali? Dalle decorazioni alle luci ecco cosa fare

(Adnkronos) – Come avere una casa addobbata e a prova di bimbi e animali? La risposta arriva dall’Unione nazionale consumatori che fornisce i consigli per evitare rischi: dal rischio incendi alla stabilità di abete, palline, ghirlande e quant’altro. 

Per evitare incidenti domestici fissate bene le decorazioni, facendo particolare attenzione, soprattutto se ci sono dei bambini in casa, agli addobbi in vetro (meglio metterli nei punti più alti) e a quelli che hanno parti piccole che possono esser ingerite; scegliete con cura anche la base dell’albero, che deve essere proporzionata alle dimensioni e, se è il caso, rinforzata per evitare che l’albero si rovesci. 

Particolare attenzione va fatta alle luci, ecco quindi alcuni semplici consigli per non rischiare con le luminarie. 1) Acquistate le lucine solo in negozi di fiducia e da rivenditori qualificati, mai da venditori abusivi non autorizzati, possibilmente da ditte specializzate e note nella vendita di prodotti elettrici. 2) Non acquistare luminarie che non hanno scritte e indicazioni in lingua italiana. Devono esserci anche le istruzioni sulle modalità di utilizzo. 3) Non acquistare prodotti che non hanno le informazioni sulla provenienza. Sulla confezione devono essere indicati, infatti, il Paese di origine, se situato fuori dall’Unione europea, e il nome o la ragione sociale, nonché l’indirizzo della sede legale del fabbricante o dell’importatore responsabile dell’immissione sul mercato. 

4) Acquistate solo luminarie con il marchio CE, con la C attaccata alla E (altrimenti è China Export). Può essere difficile distinguere i due marchi perché l’unica differenza tra i due è che nel marchio China Export la C e la E sono più distanti tra loro. Per prodotti elettrici è consigliato anche il marchio di sicurezza (Imq). 5) Le luminarie non sono giocattoli, quindi non affidatele ai bambini. 6) Attenti agli animali domestici. 7) Ricordate che prezzi molto bassi possono essere indice di scarsa qualità e di possibile pericolo. 8) Controllate che la confezione sia integra. 9) Conservate sempre lo scontrino per poter cambiare la merce difettosa. 10) Buttate l’imballaggio, ma ritagliate l’indirizzo del produttore o distributore: vi potrebbe servire per azioni legali. 

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Influenza, l’identikit del super virus che sta mettendo in ginocchio il Regno Unito

(Adnkronos) – E’ stata battezzata ‘super influenza’ per l’impatto deflagrante che sta avendo in alcune aree del mondo. Come il Regno Unito, alle prese con un’impennata di casi partita anche prima del previsto. Tanto che gli esperti evidenziano come il Servizio sanitario nazionale (Nhs) inglese – su cui incombe pure la minaccia di uno sciopero dei medici – sia precipitato già prima di Natale in quello che era lo “scenario peggiore” ipotizzato. Non è ancora stato raggiunto il picco stagionale, però il numero di ricoveri in Inghilterra per influenza ha già raggiunto un livello record per questo periodo dell’anno, con numeri più che raddoppiati in una settimana, secondo i dati dell’Nhs riportati dall”Independent’ (la scorsa settimana in media 2.660 pazienti con influenza sono finiti in ospedale ogni giorno, in aumento rispetto ai 1.717 dei 7 giorni precedenti). A spingere in alto i dati la circolazione di un super ceppo influenzale: si tratta del virus A/H3N2 J.2.4.1, alias sottoclade K, che – segnala l’Organizzazione mondiale della sanità – risulta in “rapido aumento” dall’agosto 2025, ed è stato rilevato in diversi Paesi sulla base dei dati di sequenza genetica disponibili. 

 

“Questi virus del sottoclade K presentano diverse differenze rispetto ai virus correlati A H3N2”, spiega l’agenzia Onu per la salute in un focus in cui traccia l’identikit della super influenza. L’ondata di casi in Gb è pesante, al punto che alcune scuole hanno dovuto ripristinare le misure adottate per la pandemia di Covid per prevenire la diffusione del virus influenzale. E a Londra si rileva una delle situazioni più difficili. In generale, l’Oms osserva “negli ultimi mesi” un aumento dell’attività influenzale stagionale a livello globale, con una crescita della percentuale di virus influenzali stagionali A H3N2 rilevati. Questo aumento coincide con l’inizio dell’inverno nell’emisfero settentrionale e con un aumento delle infezioni respiratorie acute causate dall’influenza e da altri virus respiratori tipicamente osservati in questo periodo dell’anno. Ma sebbene l’attività globale dei patogeni rimanga “entro i limiti stagionali previsti, in alcune regioni sono stati osservati aumenti precoci e un’attività superiore alla norma”, precisa l’Oms. Una situazione che si rileva da ottobre. Anche nell’emisfero australe, che entra prima nella stagione dell’influenza, alcuni Paesi quest’anno hanno avuto stagioni insolitamente lunghe rispetto agli anni precedenti, con un’attività virale rimasta più alta del solito negli ultimi mesi. 

I virus influenzali stagionali, inclusi i virus A H3N2, evolvono continuamente nel tempo. Cosa implicano queste differenze acquisite? “Gli attuali dati epidemiologici non indicano un aumento della gravità della malattia – analizza l’Oms – sebbene il sottoclade K segni una notevole evoluzione nei virus influenzali A H3N2”. 

 

L’attenzione degli esperti si è concentrata anche sul possibile impatto di questa novità sull’efficacia del vaccino antinfluenzale.  

“Le prime stime – riferisce l’Oms – suggeriscono che il vaccino antinfluenzale continui a fornire protezione contro il ricovero ospedaliero sia nei bambini che negli adulti, sebbene la sua efficacia contro la malattia clinica durante la stagione in corso rimanga incerta”.  

I vaccini, rimarca l’Oms, “rimangono essenziali, soprattutto per le persone ad alto rischio di complicanze influenzali e per chi si prende cura di loro. Anche se esistono alcune differenze genetiche tra i virus influenzali circolanti e i ceppi inclusi nei prodotti scudo, il vaccino antinfluenzale stagionale può comunque fornire protezione contro i virus derivati e gli altri ceppi virali inclusi nel vaccino”. Si prevede, conclude l’agenzia Onu per la salute, “che la vaccinazione protegga ancora dalle malattie gravi e rimanga una delle misure di salute pubblica più efficaci”.  

L’Oms continua a monitorare l’attività influenzale globale e i virus stagionali, e sta supportando i Paesi nella capacità di sorveglianza. Le linee guida saranno eventualmente aggiornate secondo necessità. 

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Sciopero generale, ecco il venerdì nero per l’agitazione Cgil: a rischio treni, trasporti e scuola

(Adnkronos) – Al via lo sciopero generale di 24 ore, oggi venerdì 12 dicembre, proclamato dalla Cgil contro la manovra di bilancio sul tavolo del governo. Dalla scuola ai treni, da bus e metro agli aerei, dalla sanità alla pubblica amministrazione si prospetta una giornata condizionata dalla protesta. Da Milano a Roma, da Napoli a Palermo, coinvolti tutti i settori: tanti i cortei previsti nelle diverse città italiane.  

Con la mobilitazione, la Cgil chiede di aumentare salari e pensioni, fermare l’innalzamento dell’età pensionabile, contrastare la precarietà, introdurre una riforma fiscale equa e progressiva, dire no al riarmo e investire in sanità e istruzione, oltre che attuare vere politiche industriali e del terziario. 

Ecco settore per settore la mappa delle agitazioni. 

Lo stop iniziato alla mezzanotte andrà avanti fino alle 21, anche se sono possibili modifiche al servizio anche prima dell’inizio dell’agitazione e dopo la sua conclusione. 

Sia Trenitalia che Italo e Trenord hanno assicurato la circolazione di alcuni treni ‘garantiti’ in caso di sciopero. Per il trasporto Regionale di Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 18 alle ore 21. Gli elenchi dei servizi garantiti per Trenitalia sono consultabili sull’Orario ufficiale Trenitalia e su www.trenitalia.com, per Trenord sul sito www.trenord.it, per Italo all’indirizzo www.italotreno.com e per Trenitalia Tper sul sito www.trenitaliatper.it. Inoltre, a livello regionale il personale Rfi – manutenzione infrastrutture – dell’unità territoriale sud e nord Doit Verona sciopererà per 8 ore, dalle 9.01 alle 1, per una mobilitazione proclamata da Osr Orsa Ferrovie, Slm-Fast-Confsal. 

 

Sul fronte del trasporto pubblico locale (bus, tram e metropolitane) gli orari dell’agitazione – come spesso avviene – cambiano fra le diverse città e regioni. A Roma è garantito ad esempio il trasporto cittadino visto che Atac e gli altri operatori locali si sono fermati per una agitazione martedì 9 dicembre. Allo sciopero Cgil aderisce invece il personale dell’azienda di trasporti regionale Cotral che assicurerà comunque corse regolari da inizio servizio alle 8:29, quindi saranno possibili ritardi e soppressioni, poi il servizio riprenderà dalle 17 alle 19.59 per interrompersi dalle 20 a fine turno.  

A Milano, invece, l’ATM ha dichiarato che i collegamenti potrebbero non essere garantiti dalle 8.45 alle 15. A Torino la Gtt (Gruppo torinese trasporti) assicura nelle fasce di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15 il servizio urbano-suburbano, la metropolitana, assistenti alla clientela e personale addetto ai centri servizio cliente. Per il servizio extraurbano e il servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè-Ceres) i mezzi saranno regolari da inizio servizio alle 8 e dalle 14.30 alle 17.30. A Venezia Actv garantirà i servizi minimi di navigazione e alcune corse di nave traghetto, mentre per il servizio automobilistico e tranviario verranno garantite tutte le corse in partenza dal capolinea a partire dalle ore 06:00 e fino alle ore 08:59 e a partire dalle ore 16:30 fino alle ore 19:29.  

A Firenze le corse della tramvia saranno garantite dalle ore 6.30 alle 9.30 e dalle 17.00 alle 20.00 mentre per i bus di Autolinee Toscane, le corse verranno assicurate tra le 4.15 e le 8.14 e poi tra le 12.30 e le 14.29 di venerdì 12 dicembre. 

A Napoli, infine l’eventuale interruzione del servizio rispetterà le diverse fasce di garanzia: per tram, bus, filobus dalle ore 5:30 alle ore 8:30 e dalle ore 17:00 alle ore 20:00. Su Amn.it l’elenco dettaglio per linee metro e funicolari. 

 

Questa volta l’astensione non riguarda il trasporto aereo, perché sul settore ‘pende’ uno sciopero precedentemente indetto per il 17 dicembre. Ma se i voli saranno regolari, disagi potrebbero comunque verificarsi per le agitazioni dei settori collaterali, ad esempio, nei collegamenti con gli aeroporti. 

 

Allo sciopero potranno poi aderire lavoratori di quasi tutti i settori, sia nel pubblico che nel privato, anche se visti gli obblighi previsti dalla Legge 146/1990, saranno comunque assicurate le funzioni considerate imprescindibili, in base alle specifiche normative di settore. Stop per 4 ore dei Vigili del Fuoco senza penalizzazioni economiche mentre i lavoratori turnisti si fermeranno dalle 9 alle 13. Disagi anche nella scuola per l’agitazione del personale scolastico (docenti e ATA) ma la variazione dei servizi dipenderà dall’adesione allo sciopero: in molti casi gli istituti potrebbero essere aperti ma senza svolgimento regolare delle attività didattiche. Sono esentati dall’adesione allo sciopero generale nazionale – oltre alle realtà che hanno già altri scioperi indetti oppure ne hanno appena svolto uno – i settori dell’igiene ambientale e il personale del Ministero della Giustizia. 

Il segretario generale, Maurizio Landini, parteciperà oggi al corteo di Firenze il cui concentramento è alle ore 9 in piazza Santa Maria Novella, per poi giungere in piazza del Carmine, dove prenderà la parola per il comizio conclusivo. 

Tra le numerose manifestazioni in programma, la segreteria confederale nazionale della Cgil sarà impegnata come segue. Giuseppe Gesmundo sarà a Genova: concentramento presso la Stazione Marittima alle ore 9.00, a seguire corteo cittadino e comizio conclusivo davanti alla Prefettura, in Largo Lanfranco. Lara Ghiglione sarà a Ferrara: appuntamento in piazzale Medaglie d’Oro (Prospettiva) alle ore 9.30. Luigi Giove sarà a Napoli: concentramento in piazza del Gesù alle ore 9.00 e comizio conclusivo in piazza Municipio. Daniela Barbaresi sarà a Cagliari: manifestazione in Piazza del Carmine alle ore 10.00. Christian Ferrari sarà a Bari: concentramento in Piazza Massari alle ore 9.30, seguito dal comizio conclusivo in Piazza Libertà. Maria Grazia Gabrielli sarà ad Ancona: concentramento in Piazza del Crocifisso alle ore 10.00, quindi corteo e comizio conclusivo in Piazza del Papa. Francesca Re David sarà a Brescia: concentramento presso la fermata metro San Faustino alle ore 9.00, poi corteo e comizio conclusivo in Piazza Paolo VI. A Roma la manifestazione partirà alle ore 9.00 da Piazza Vittorio Emanuele II per terminare in via dei Fori Imperiali. 

 

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SuperEnalotto, numeri e combinazione vincente 11 dicembre 2025

(Adnkronos) – Nessun ‘6’ né ‘5+1’ al concorso di oggi del SuperEnalotto. Centrati invece sei ‘5’ che vincono 28.516,31 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 90,3 milioni di euro. 

 

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell’eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L’opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. 

La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. 

 

Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L’entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: 

– con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; 

– con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; 

– con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; 

– con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; 

– con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. 

 

E’ possibile verificare eventuali vincite attraverso l’App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. 

 

Estratta la combinazione vincente del concorso di oggi del SuperEnalotto: 14, 44, 72, 81, 85, 86. Jolly: 80. SuperStar: 47. 

 

 

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Ucraina-Russia, i no di Mosca e il nuovo obiettivo di Putin: lo scenario

(Adnkronos) –
Tre no e un nuovo obiettivo. La fine della guerra in Ucraina non è una priorità per la Russia di Vladimir Putin. Kiev dialoga con gli Stati Uniti per trovare un punto di incontro sul piano di pace elaborato da Donald Trump, ma nel complesso mosaico diplomatico rischia di mancare un pezzo determinante: Mosca intende davvero sedersi al tavolo e trattare? Sono almeno 3 gli indizi che autorizzano a dubitare sulla disponibilità della Russia, come evidenzia l’Institute for the study of war (Isw), think tank americano che monitora quotidianamente il conflitto. 

 

I segnali, secondo l’Isw, si accumulano con puntualità. Putin ribadisce che Mosca raggiungerà i suoi obiettivi e, se necessario, lo farà sul campo. La priorità del Cremlino è il Donbass, che le truppe russe controllano solo in parte. Già le ambizioni territoriali costituiscono un potenziale ostacolo alla rapida soluzione positiva dei negoziati. 

Negli ultimi giorni, si sono aggiunti nuovi elementi. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky da sempre ribadisce l’importanza delle garanzie di sicurezza per Kiev. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha affermato che, sebbene la Russia non intenda entrare in guerra con l’Europa, il Cremlino risponderà a “qualsiasi passo ostile”: la definizione riguarda lo schieramento di contingenti militari europei in Ucraina e il sequestro di beni russi congelati. Il primo vicepresidente della Commissione Affari Internazionali della Duma, Alexei Chepa, nelle stesse ore ha sentenziato che che la Russia prenderà deliberatamente di mira qualsiasi contingente militare europeo schierato in Ucraina.  

Sul tavolo, la Russia pone anche il tema della legittimità del governo ucraino. Da tempo Mosca considera Zelensky ‘un usurpatore’, visto il mandato scaduto. Negli ultimi giorni, anche Trump ha evidenziato l’importanza di tenere elezioni a Kiev. Nella migliore delle ipotesi, un pressing ‘a tenaglia’ sul presidente ucraino, che tra l’altro ha ribadito la assoluta disponibilità a organizzare elezioni nei prossimi 60-90 giorni in condizioni di sicurezza garantite da Usa e Europa. 

Per Mosca, questa non è la soluzione giusta: Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri, ha accusato Zelensky di “cinismo” e ha definito la sua richiesta di intervento americano e europeo una rinuncia alla sovranità. Tali parole, nota l’Isw, sono in linea con le 27 dichiarazioni di Putin, che punterebbe alla firma di un accordo di pace con un governo pro-russo a Kiev. 

A completare il quadro più recente di paletti posti da Mosca, l’ennesimo no alla proposta ucraina di uno stop agli attacchi alle infrastrutture. Zelensky ha fatto riferimento a una “tregua energetica”, che prevederebbe il semaforo rosso agli attacchi ucraini nei confronti di raffinerie e impianti petroliferi. La proposta è stata respinta, come ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: “Lavoriamo per la pace, non per una tregua”. 

Il dialogo procede tra una serie di ostacoli, intanto sul campo si continua a combattere. Il fulcro della guerra, in questo periodo, rimane il Donetsk: la Russia, afferma l’Isw, non ha acquisito il controllo di Pokrovsk nonostante gli annunci di Putin.  

 

Secondo il think tank, però, non esclude l’apertura di ulteriori fronti in una guerra che la Russia non ha interesse a chiudere in tempi brevi. Mosca “potrebbe stabilire le condizioni per minacciare l’oblast di Odessa dalla Transnistria occupata dalla Russia, nel tentativo di stabilizzare le forze ucraine nell’Ucraina sudoccidentale”. L’Isw fa riferimento a informazioni fornite dall’intelligence militare ucraina (Gur), secondo cui il Cremlino sta tentando di rafforzare la propria presenza in Transnistria richiamando riservisti, ritirando le armi dai depositi e avviando centri di produzione e addestramento per droni. 

Tali misure aumenteranno il rischio di infiltrazioni di gruppi di sabotaggio e ricognizione russi nell’oblast di Odessa dalla Transnistria: la capitale Tiraspol si trova a circa 80 chilometri dalla città di Odessa, potenziale obiettivo di attacchi di droni russi a medio raggio. Le forze di Mosca hanno già condotto con successo attacchi nelle retrovie ucraine a una profondità operativa (circa 25-100 chilometri) utilizzando unità di droni specializzate e probabilmente potrebbero trasferire alcune di queste capacità alle unità in Transnistria. 

Una simile strategia potrebbe consentire alla Russia di distogliere le risorse ucraine dalla prima linea e dalle retrovie, costringendo le forze di Kiev a difendersi in un nuovo teatro. Per l’Isw, è improbabile che gli invasori possano conquistare gli oblast di Odessa e Mykolaiv nel breve termine: le operazioni si svilupperebbero con blitz limitati e attacchi dei droni. 

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Meloni riceve il premio Thatcher: “Io un soldato al servizio di un’idea”

(Adnkronos) – Margaret Thatcher è stata “una donna che ha lasciato il segno nel XX secolo ed è entrata nella storia per le sue idee coraggiose”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ricevendo il premio Margaret Thatcher Awards in occasione dell’evento organizzato dalla fondazione New Direction nel centenario della nascita della Lady di Ferro. “Ancor più, per la libertà con cui ha espresso quelle idee senza paura di andare controcorrente, quando semplicemente era importante farlo per la gente e per il proprio Paese. Dunque non penso di meritare questo premio. A essere onesti, c’è molto lavoro da fare e molto ancora da dimostrare per essere a quel livello. Stiamo semplicemente cercando di fare del nostro meglio. Io mi considero principalmente un soldato e mi considero un soldato di un’idea”.  

 

“Voglio ringraziarvi per far parte di questa famiglia, per combattere da un lato nel quale sappiamo che non è facile combattere. Non facciamo ciò che facciamo perché è facile o difficile. Facciamo ciò che facciamo perché è giusto. E sappiamo di essere dalla parte giusta della storia”. “La parola rispetto viene dal latino ‘respicere’, che significa ‘guardare in profondità’. Non puoi rispettare gli altri se non cerchi di capirli. Ma non puoi chiedere rispetto se non difendi chi sei e non cerchi di mostrarlo. E questo è il lavoro che cerchiamo di fare ogni giorno. Non perché vogliamo guardare indietro, alle nostre spalle. Ma perché vogliamo andare avanti, perché semplicemente quando impari le lezioni del passato, allora puoi saltare nel futuro. E questo è il lavoro che ogni conservatore fa”. 

 

“Essere conservatori significa difendere ciò che ami, difendere ciò che ti ha reso ciò che sei. Tuttavia, in questi giorni, in quest’epoca, farlo è diventato qualcosa di rivoluzionario. Perché il mondo in cui viviamo ci spinge nella direzione opposta. Sembra che vogliano che siamo un vuoto da riempire con qualunque cosa. Un perfetto consumatore pronto a comprare qualsiasi cosa semplicemente perché non amiamo più nulla”. “Il conservatorismo è l’antidoto a una civiltà che non crede più in se stessa. Una civiltà che demolisce le cose belle e pure che ha creato nella sua storia. Ma la verità è che, come sempre, se distruggi ciò che sei, se distruggi da dove vieni, non sarai niente di meglio. Sarai semplicemente più debole”, conclude Meloni. 

 

 

politica

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Manovra, affitti brevi: aliquota al 21% sul primo appartamento, al 26% sul secondo

(Adnkronos) – Tassazione al 21% per solo per il primo appartamento in locazione breve e obbligo di partita Iva a partire dal terzo immobile. Lo prevedono le riformulazioni del pacchetto di emendamenti alla manovra del governo. Per la seconda casa l’aliquota sarà al 26%. Inoltre con la modifica al ddl si riduce da 5 a 3 il numero minimo di appartamenti che, se destinati ad affitti brevi, producono l’effetto di qualificare il locatore, per presunzione legale, come imprenditore ai sensi dell’articolo 2028 del codice civile. 

 

Integrare di 60 milioni di euro per il 2026 la dotazione del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo. Lo prevede uno degli emendamenti nel pacchetto dei riformulati del governo alla manovra che ritocca il taglio inizialmente previsto nella finanziaria. Lo stanziamento previsto per il fondo passa quindi da 550 milioni a 610 milioni: la sforbiciata prevista per il prossimo anno, con le risorse che passavano da 700 milioni a 550 milioni, si riduce così a 90 milioni. Resta invece il taglio da 200 milioni previsto per il 2027. 

 

Arriva un piano di reclutamento straordinario per i ricercatori di Università statali e non statali ed enti di ricerca, rivolto per il 50% a progetti nell’ambito Pnrr. Lo prevede uno degli emendamenti contenuto nel pacchetto dei riformulati del governo alla manovra, prevedendo un finanziamento complessivo di circa 50 milioni di euro per il Fondo ordinario di ricerca (Foe) e il Fondo per finanziamento ordinario delle università. 

Per quanto riguarda le Università statali, il piano opera attraverso l’attivazione di contratti di ricercatore tenure track, sostenuta parzialmente da un cofinanziamento statale fino al 50% del costo annuo. La copertura prevede uno stanziamento pari a 11,3 milioni di euro per il 2026 e a 38,7 milioni di euro annui per il 2027. Nel complesso, la misura può consentire l’avvio di procedure concorsuali per 1618 ricercatori RTDA. Per le università non statali legalmente riconosciute si applica lo stesso meccanismo, con un contributo dello Stato fino alla metà delle risorse necessarie, e si calcola uno stanziamento pari a 300 mila euro per il 2026 e a 1,7 milioni nel 2027. Contestualmente, la norma permette agli enti di ricerca di assumere a tempo indeterminato personale ricercatore e tecnologo (di cui sempre la metà in ambito di progetti Pnrr), prevedendo uno stanziamento di 7,27 milioni nel 2026 e di 1,45 milioni nel 2027. 

 

Raddoppia l’aliquota dell’imposta sulle transazioni finanziarie: secondo una riformulazione degli emendamenti alla manovra del pacchetto del governo l’aliquota sulla Tobin Tax passa dallo 0,2% allo 0,4%. 

 

Contributo di 2 euro per i pacchi postali di valore dichiarato entro i 150 euro in arrivo da paesi extra-Ue. Lo prevede una riformulazione di emendamenti del governo. Gli effetti finanziari sono stimati pari a 201 milioni di euro. 

 

Cala la percentuale di deducibilità sulle perdite pregresse delle banche. In base ad una riformulazione degli emendamenti del governo la soglia passa dal 43% al 35% nel 2026 e dal 54% al 42% nel 2027. La stima sugli effetti è di 305 milioni nel 2026 e 300 milioni nel 2027. 

L’Irap resta al 2%, come già previsto dalla manovra ma esclude i soggetti con minore base imponibile e introduce una franchigia di 90mila euro applicabile sulla maggiore imposta dovuta (+2%) solo per i periodi d’imposta 2027 e 2028. 

 

 

 

 

 

 

economia

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