martedì, Novembre 4, 2025
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L’occhio che uccide/ Il Molise combatte il covid in modo naturale

Si tratta di una vera e propria strategia, non di un fenomeno episodico. Il Molise si sta distinguendo per un approccio innovativo alla pandemia, tutto basato sulla flora e sulla fauna locale. Superata l’idea che il virus si combatta solo con politiche sanitarie ( in un ospedale ci si sta se si è ammalati, se non si è ammalati è logico che lo si debba diventare) la nostra regione si è avviata su un sentiero solitario ma promettente.

La testimonianza di tutto questo sono le ordinanze del presidente della Regione, Donato Toma che hanno costellato il periodo pandemico. Si è partiti con il taglio della legna e con i lavori nei campi, si è passati alla raccolta del tartufo per poi arrivare alla caccia al cinghiale e, ultimo e prezioso tassello del progetto, il divieto di ammazzare il maiale. La mossa a sorpresa ha creato un grande scompiglio nel mondo animale.

In particolare i cinghiali lamentano una grave violazione costituzionale con una evidente disparità di trattamento. Loro, abituati ad essere predatori diventano carne da cannone mentre i loro cugini, anziché trasformarsi in cotechini, salsicce e soppressate vengono salvati e amnistiati La motivazione ufficiale, secondo i cinghiali, non regge. Se è vero che l’uccisione del maiale di solito si accompagna a feste e assembramenti bastava vietare le feste e gli assembramenti. Quindi, concludono i cinghiali, c’è una evidente volontà politica di cambiare le gerarchie secolari nel mondo dei suini.

Ma non sono solo i cinghiali a protestare. Vitelli, agnelli e capretti stanno pensando ad una grande manifestazione davanti la sede della Giunta regionale. Anche noi ci immoliamo per feste, pranzi e barbecue ma nessuno ci ha mai graziato. In particolare agnelli e capretti chiedono, con l’avvicinarsi della Pasqua e della Pasquetta al presidente Toma di risparmiare la solita, tragica ecatombe. Il Presidente, però, tira dritto per la sua strada. Anzi è intenzionato a rilanciare.

Sono allo studio nuove e più incisive ordinanze. Dal divieto di preparare, cucinare e consumare il brodo di pollo (un tentativo forse di ingraziarsi il mondo dei volatili) alla raccolta in sicurezza dei mughetti e della margherite da campo. In agenda anche una ordinanza per vietare la produzione, distribuzione e vendita di prodotti alimentari che ingenerano confusione con i rappresentanti delle istituzioni locali (toma e tomini principalmente ma potrebbe essere interessato anche il Presidente della Provincia di Isernia Ricci).Il tutto da far confluire in un unico grande quadro riepilogativo.

Il Presidente, infatti, pensa di mettere in musica, con la sua preziosa chitarra, questa mole originale di produzione giuridica e realizzare così un Cd da regalare al popolo molisano. Un Cd da utilizzare in sicurezza, per rilassarsi quando si è da soli e sconfiggere così, con la natura, il pericolo pandemico. Cioè quando si va in bagno.

Aigor

Potete ascoltare la rubrica del nostro Aigor anche nel corso del telegiornale di Trsp, ogni martedì sui canali 15 per il Molise e 17 per l’Abruzzo

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Filcams CGIL Molise, Fisascat CISL Abruzzo Molise, UILTuCS Molise: Sciopero Nazionale di tutto il personale dipendente da Farmacie Private

FOTO DI REPERTORIO

.Il prossimo 6 novembre i farmacisti collaboratori e tutti i dipendenti delle farmacie
convenzionate incroceranno le braccia per 24 ore, in uno sciopero nazionale proclamato
da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.
La protesta nasce per chiedere il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro
(CCNL), scaduto il 31 agosto 2024, e per sollecitare Federfarma, l’associazione che
rappresenta le farmacie private, a riprendere le trattative interrotte.
Sono circa 60.000 i lavoratori coinvolti, distribuiti nelle oltre 18.000 farmacie private
convenzionate aderenti a Federfarma su tutto il territorio nazionale. Lo sciopero interesserà
l’intero turno di lavoro.
Le Organizzazioni Sindacali «Chiedono alla parte datoriale di tornare al tavolo di trattativa e di
riconoscere il valore reale della professione». Ad Oggi Federfarma è immobile e non dà risposte
adeguate a una categoria che ha svolto un ruolo cruciale durante gli anni più duri della
pandemia, ma che oggi denuncia salari fermi, carichi di lavoro crescenti e scarse tutele.
La proclamazione dello sciopero del 6 novembre arriva dopo mesi di stallo nelle trattative.
Ribadiamo che i farmacisti dipendenti delle farmacie private sono l’anello dimenticato del
sistema sanitario: professionisti con competenze scientifiche elevate, che garantiscono un
servizio di prossimità essenziale ai cittadini, ma che non vedono riconosciuto né
economicamente né normativamente il proprio ruolo.
Durante la pandemia, i farmacisti hanno rappresentato un presidio di salute sul territorio,
assicurando servizi di screening, tamponi, vaccinazioni e supporto informativo ai pazienti.
Oggi, a distanza di anni, la loro situazione contrattuale resta immutata, questo è
inaccettabile, che dopo aver garantito la tenuta del sistema sanitario, ci si ritrovi con stipendi fermi da anni e
senza un contratto che tuteli la dignità del lavoro».
È bene ricordare che il CCNL per i dipendenti da farmacie private regola non solo la
retribuzione ma anche le tutele in materia di orario, ferie, formazione professionale e

sicurezza. L’assenza di un rinnovo, «sta creando disuguaglianze crescenti tra lavoratori del pubblico e
del privato, e tra professionisti sanitari con pari responsabilità».
L’insoddisfazione cresce anche per la mancata valorizzazione della figura del farmacista
collaboratore, spesso costretto a svolgere funzioni di gestione e consulenza al pari dei
titolari, ma con retribuzioni ben inferiori. È pensiero condiviso che il blocco delle
trattative da parte di Federfarma rappresenta «un atto di chiusura grave e irresponsabile» che
rischia di compromettere la qualità del servizio e il clima all’interno delle farmacie.
L’obiettivo dello sciopero è spingere alla riapertura immediata del tavolo negoziale, sospeso
ormai da mesi.
Il giorno 6 novembre, alle ore 10:00, ci sarà un presidio davanti la sede di Federfarma
Molise a Campobasso in via Duca degli Abruzzi. “Chiediamo a TUTTI i dipendenti delle
Farmacie Private di partecipare numerosi per far sentire forte la voce dell’indignazione e ribadire il ruolo
delle farmacie come presidi di sanità territoriale.”


Lo sciopero del 6 novembre è di fondamentale importanza per comprendere anche la
disponibilità di Federfarma a riaprire il dialogo. Se nulla cambierà, saremo pronti a nuove
mobilitazioni.


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“Termoli per lo sport”: riconoscimenti a società, sportivi e cittadini che si distinguono nelle varie discipline sportive

Valorizzare le eccellenze sportive pientine e sensibilizzare i giovani sull’importanza della sana pratica sportiva.
Queste le finalità del neonato premio “Termoli per lo Sport”, un riconoscimento che sarà attribuito a
società, sportivi e cittadini che più si contraddistinguono nelle varie discipline. Una iniziativa che ha trovato
il parere favorevole ed unanime dell’ultimo consiglio comunale che si è tenuto il 29 ottobre scorso e che ha
votato anche la bozza di regolamento per l’assegnazione dei premi.


“Questo nuovo premio – ha commentato il vicesindaco e assessore Michele Barile promotore
dell’iniziativa – è un modo per ringraziare a chi fa dello sport uno strumento di crescita, inclusione e
orgoglio per la nostra Termoli”.
Il riconoscimento “Termoli per lo Sport” si divide nei seguenti tre premi:

  • Sportivo dell’anno destinato:
    a) All’atleta residente nel Comune di Termoli o tesserato per società sportive termolesi che abbia
    ottenuto risultati sportivi a livello regionale, nazionale o internazionale;
    b) Alla squadra appartenente ad associaizoni e società con sede a Termoli che abbia conseguito
    risultati sportivi a livello regionale, nazionale e internazionale;
  • Una vita per lo sport: riconsocimento attribuito a cittadini, tecnici o dirigenti che abbiano dato un
    contributo significativo alla promozione/pratica dell’attività sportiva termolese;
  • Sport e Solidarietà: Riconoscimento attribuito a chi si è particolarmente distinto, sia in ambito
    pubblico che privato, come singolo, associazione/organizzazione o impresa, per favorire lo
    svolgimento della pratica sportiva, con finalità educative e di aggregazione sociale;

La prima edizione della manifestazione si terrà nel 2026 con data da definire.

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Medico fa causa all’ASREM: la battaglia legale sui buoni pasto per i turnisti

foto MDL 2019

Un dirigente medico dell’Ospedale di Termoli, rappresentato e difeso dall’avv. Luca Damiano del Foro di
Vasto, ha avviato un’azione legale contro l’Azienda Sanitaria Regionale del Molise (ASREM), chiedendo il
riconoscimento del diritto al servizio mensa o, in alternativa, all’erogazione dei buoni pasto per ogni turno di
lavoro superiore alle sei ore. Il ricorrente sostiene di essere stato ingiustamente escluso dal beneficio dei
buoni pasto nonostante svolga turni di lavoro continuativi che spesso superano le sei ore giornaliere
evidenziando una disparità di trattamento rispetto a chi presta servizio presso l’Ospedale Cardarelli di
Campobasso, anch’esso gestito dall’ASREM, dove è attivo un servizio mensa per tutti i dipendenti, a
differenza del Presidio Ospedaliero di Termoli, dove egli presta servizio ed ove il servizio è stato attivato
solo da poco.
Il ricorso contesta inoltre la legittimità del Regolamento Aziendale approvato con Delibera n. 1432 del 17
ottobre 2024, che limita l’accesso ai buoni pasto ai soli dipendenti che effettuano un rientro pomeridiano,
escludendo di fatto i lavoratori turnisti. Secondo il ricorrente, tale regolamento si porrebbe in contrasto con il
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) della Dirigenza Medica, che riconosce il diritto alla mensa
“in relazione alla particolare articolazione dell’orario di lavoro”. A sostegno della sua tesi, viene citata una
recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 25622/2023), che ha ritenuto illegittimo un regolamento
analogo di un’altra azienda sanitaria, stabilendo che il diritto sorge per il solo fatto di superare le sei ore di
lavoro giornaliero, a prescindere dalla collocazione della pausa. L’ASREM si è costituita in giudizio,
sostenendo la piena legittimità del proprio operato, affermando di essersi conformata al CCNL, il quale,
secondo la sua interpretazione, le conferisce autonomia gestionale nell’organizzazione dei servizi.
L’esclusione dei turnisti senza rientro pomeridiano sarebbe quindi una scelta organizzativa legittima.
La prima udienza si è tenuta il 28 ottobre 2025. Il Giudice ha quindi rinviato la causa all’udienza del 25
novembre 2025 per verificare l’esito di un tentativo di conciliazione, lasciando aperta la porta a una possibile
risoluzione bonaria della controversia. Riusciranno a trovare un accordo?

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In manovra nessuna risposta sulla precarietà

Alfredo Magnifico

Contratti che durano pochissimi giorni, lavoretti pagati con i voucher, part time involontari, e ancora: rapporti irregolari, finti autonomi, a termine, il mondo della precarietà in Italia è variegato e radicato in tutti i settori, pubblico e privato, compresi gli ambiti che avrebbero bisogno di maggiori investimenti: scuola, università, pubblica amministrazione, centri per l’impiego, sanità.

Anche in questa legge di bilancio non è previsto niente per combattere la piaga della precarietà lavorativa: agevolazioni a favore delle imprese per le nuove assunzioni, incentivi per trasformazione contratti per genitori con almeno tre figli, detassazioni per i turni notturni e festivi.

Qualche briciola elargita sotto forma di bonus a favore delle aziende, che sulla carta mirano a stimolare un’occupazione stabile e giovanile e a potenziare gli ammortizzatori sociali, ma che non sono in grado di spostare di una virgola la situazione attuale.

·        Gli ultimi dati sulla povertà dicono che in questi anni la condizione delle persone è peggiorata; calo della produzione industriale, i cui tassi di crescita sono pari allo zero virgola, e le stime future fanno intravvedere che la situazione attuale è difficile e che in prospettiva i lavoratori incontreranno e si dovranno misurare con ulteriori problemi

Vero che si registra una crescita dell’occupazione, ma è altrettanto vero che questa crescita riguarda gli over 55, mentre i numeri dei disoccupati, dei neet e di chi ha difficoltà a entrare nel mondo del lavoro, lavoro stabile, sicuro, dignitoso e qualificato, non sono stati scalfiti da questa crescita, perché gli elementi negativi che ne impediscono l’ingresso sono ancora tutti lì.

I dati Istat parlano chiaro 2,6 milioni dipendenti a termine: questo tipo di rapporti va limitato alle esigenze realmente temporanee delle aziende e legato a specifiche causali di utilizzo, i part time involontari, arrivano a quota 3,2 milioni di dipendenti, per la maggior parte donne.

Andrebbero definite misure per consolidare gli orari di lavoro e

introdurre specifici sostegni al reddito per i part time ciclici.

Il lavoro occasionale: tra PrestO- prestazione Occasionale- e Libretto famiglia nel 2024 sono state lavorate oltre 6,5 milioni di ore andrebbero eliminate tutte le forme di voucher che alimentano e giustificano la logica del lavoretto e del lavoro al minor costo.

Nell’ambito del lavoro domestico si contano oltre 800 mila occupati, con un tasso di irregolarità pari al 47 per cento e quello nell’agricoltura, nel turismo, nel commercio, quando sono sommersi rappresentano un elemento di grande diseconomia sociale per il Paese: sottraggono fiscalità, contribuzione, stabilità. Vanno rafforzati diritti e tutele e introdotte misure di contrasto e di emersione.

L’economia sommersa in Italia vale 185,3 miliardi di euro e interessa più di 3 milioni di lavoratori nel 2023 (dati Istat): lavoro irregolare, appalti non genuini, intermediazioni illecite, finte cooperative, sfruttamento. “Servono più ispezioni, va vietato il subappalto a cascata, rafforzate le sanzioni, generalizzati gli indici di congruità e introdotti indicatori sintetici di affidabilità contributiva efficaci.

Ci sono i lavoratori autonomi, 5,2 milioni di occupati indipendenti di cui 3,3 milioni di autonomi puri, cioè senza dipendenti: per loro va definita una vera norma per garantire l’equo compenso a tutti, basato sui contratti collettivi e non sulle tariffe al ribasso.

Va esteso e rafforzato l’Iscro, l’unico strumento di sostegno al reddito nei periodi di calo o assenza di attività, vanno ampliate le tutele sociali come maternità, malattia e infortunio, va garantito l’accesso alle politiche attive e alla formazione.

L’Italia spende pochissimo, lo 0,22% del Pil, in politiche attive (fonte Inapp): per garantire il diritto all’orientamento, alla formazione e alla riqualificazione e per rimuovere gli ostacoli che tengono ai margini del mercato del lavoro donne, giovani, migranti, occorrono più risorse e investimenti in politiche settoriali per le transizioni ambientali, digitali, demografiche e conseguenti all’introduzione dell’intelligenza artificiale.

Nelle transizioni e nelle crisi andrebbe introdotto uno specifico ammortizzatore sociale strutturale che superi l’attuale frammentazione, il carattere emergenziale degli interventi e che tuteli tutti i lavoratori indipendentemente dalla tipologia di contratto.

Tutto questo nella legge di bilancio non c’è.

Alfredo Magnifico

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Prestigioso riconoscimento per l’Unità Operativa di Fisica Medica del Responsible di Campobasso

Al 13° Congresso Nazionale AIFM di Verona premiato come miglior contributo scientifico il lavoro del team diretto dal dott. Savino Cilla. Il Responsible Research Hospital primo partner europeo per la validazione di un innovativo sistema di radioterapia adattativa basato su intelligenza artificiale.

Si è appena concluso a Verona il 13° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Fisica Medica (AIFM), uno degli appuntamenti più significativi per la comunità scientifica e professionale della fisica applicata alla sanità. Dalla fisica nucleare alle più recenti tecnologie quantistiche, il congresso — ospitato nel prestigioso Palazzo della Gran Guardia — ha riunito circa mille esperti per discutere le più avanzate applicazioni della fisica moderna in radioterapia, imaging, medicina nucleare e radioprotezione.

La fisica medica rappresenta oggi un potente motore di innovazione per il mondo sanitario. Ne è testimonianza la lunga serie di premi Nobel per la Medicina assegnati a fisici, come per l’invenzione della TAC o della risonanza magnetica, tecnologie che hanno rivoluzionato la diagnostica per immagini. Il congresso ha messo in evidenza la complessità e il valore del lavoro quotidiano dei fisici medici, professionisti altamente qualificati — laureati in fisica e con diploma triennale di specializzazione — impegnati a garantire sicurezza e qualità nell’impiego delle radiazioni in radiologia, radioterapia e medicina nucleare, con importanti ricadute sul risk management e sull’Health Technology Assessment.

Negli ultimi anni, i fisici medici stanno contribuendo in modo decisivo all’introduzione dell’intelligenza artificiale in medicina, con potenzialità rivoluzionarie nella diagnosi, nel trattamento e nel monitoraggio delle malattie. In questo ambito, la UOSD di Fisica Medica del Responsible Research Hospital di Campobasso, diretta dal dott. Savino Cilla, ha portato a Verona diversi contributi di rilievo sull’impiego di tecniche di IA nella moderna radioterapia, sviluppate e implementate presso l’ospedale molisano.

Tra i progetti presentati, la dott.ssa Carmela Romano ha illustrato l’applicazione di un algoritmo predittivo della qualità dei piani dosimetrici per tecniche avanzate di radioterapia oncologica, implementato in collaborazione con la UOC di Radioterapia, diretta dal prof. Francesco Deodato. Questo filone di ricerca nasce da una stretta sinergia tra fisici medici e radio-oncologi, fondata su un dialogo quotidiano tra competenze scientifiche e cliniche. L’obiettivo è migliorare la qualità dei trattamenti radioterapici, rendendoli sempre più precisi, personalizzati e sicuri, per garantire risultati clinici di maggiore efficacia e maggiori prospettive di successo per i pazienti.

Un’attenzione particolare è stata riservata all’introduzione, per la prima volta in Italia, della radioterapia adattativa online su acceleratori convenzionali, resa possibile da un innovativo sistema di pianificazione basato su intelligenza artificiale, denominato Mozi. Questa tecnologia consente di modificare il piano di trattamento seduta per seduta, adattandolo alle variazioni anatomiche del paziente grazie alle immagini acquisite prima di ogni sessione. Ne risulta un piano di cura “su misura” giornaliero, con una precisione elevatissima che aumenta la probabilità terapeutica e riduce l’impatto sugli organi sani.

Il sistema Mozi, sviluppato dall’azienda americana Manteia, è stato proposto al Responsible Research Hospital, scelto come primo partner europeo per la validazione e l’implementazione clinica della tecnologia.

Tra i contributi premiati dal congresso, anche uno studio innovativo sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la predizione della sopravvivenza globale nei pazienti oncologici con tumori in fase avanzata. Il modello, sviluppato dal gruppo del dott. Cilla su dati di uno studio multicentrico internazionale condotto con la collaborazione dei centri di Bologna, Meldola, Oslo e Trondheim, è in grado di stimare con elevata accuratezza la prognosi dei pazienti sulla base di variabili cliniche pre-trattamento, offrendo un supporto concreto alle decisioni terapeutiche.

Per la sua rilevanza scientifica e il potenziale impatto clinico, questo lavoro è stato premiato come miglior contributo scientifico nazionale del congresso, riconoscendo al team di Fisica Medica del Responsible Research Hospital di Campobasso un ruolo di eccellenza nel panorama della ricerca italiana ed europea.

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Colella in rappresentanza del Molise al Congresso dei Destination Manager d’Italia

Si è tenuto a Monopoli il secondo Congresso Nazionale di Assidema – Associazione Nazionale Destination Manager. La prima giornata, più istituzionale ha visto ospiti il Ministero degli Esteri con il Turismo delle Radici (Marina Gabrieli), la Regione Puglia con l’Assessore Gianfranco Lopane, l’Apt Basilicata con il Direttore Margherita Sarli, Anci Italia con il vicepresidente Vito Parisi, Confindustria Turismo con la presidente Marina Lalli, le Università di Bari e Lecce e tanti altri ospiti. La seconda giornata è stata più tecnica con i destination manager giunti da tutta Italia e i partner di Assidema, l’associazione il cui obiettivo è proprio definire, promuovere e valorizzare la figura professionale del destination manager, figura chiave nella pianificazione strategica e nella gestione sostenibile delle destinazioni turistiche.

In rappresentanza del Molise, Roberto Colella, professionista del settore è intervenuto sul rapporto tra turismo e biodiversità partendo dall’esempio della nostra regione. La figura del manager di destinazione è stata introdotta in Italia con la Legge 27 dicembre 2023, n. 206 e il Decreto “Made in Italy” per promuovere lo sviluppo turistico delle aree locali. Questo ruolo, definito anche come “professione non organizzata in ordini o collegi” ai sensi della Legge 4/2013, è essenziale per la pianificazione strategica e la valorizzazione delle destinazioni turistiche, migliorando la loro competitività e sostenibilità. 

Il Destination Manager (DM) o manager di destinazione è un manager responsabile della destinazione turistica che esplica la sua attività attraverso la pianificazione, organizzazione, direzione e controllo di tutte le attività legate alla gestione strategica della destinazione turistica stessa. Questa figura opera come facilitatore e coordinatore dei diversi stakeholders all’interno della destinazione turistica, con l’obiettivo di garantirne lo sviluppo sostenibile, valorizzarne le risorse locali e promuoverne la competitività partendo dall’analisi del mercato. In Molise tutto questo è fondamentale per facilitare lo sviluppo del nostro territorio, in ottica moderna, al passo con i tempi e quanto previsto dalla legge nazionale.

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Fefè De Giorgi, CT dell’Italvolley Campione del Mondo all’UniMol

Ferdinando (per tutti nell’ambiente sportivo Fefè) De Giorgi – Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Maschile di Pallavolo e protagonista dei recenti trionfi azzurri: il Mondiale 2025 a Manila, nella Filippine, in finale contro la Bulgaria – all’Università degli Studi del Molise per un nuovo incontro con il mondo accademico, sportivo e territoriale.
L’appuntamento è fissato per martedì 4 novembre 2025, alle ore 11.00, nell’Aula Magna di Ateneo – Campus universitario Vazzieri – via Francesco De Sanctis, Campobasso.
Ad accogliere De Giorgi, accompagnato dal Presidente della Federazione Italiana Pallavolo (FIPAV), Giuseppe Manfredi, sarà il Rettore dell’Università degli Studi del Molise, prof. Giuseppe Peter Vanoli, insieme al prof. Germano Guerra, delegato per le attività sportive, e al prof. Giuseppe Calcagno, presidente della filiera didattica di Scienze motorie e sportive
L’iniziativa, che vede il fattivo contributo del Comitato regionale FIPAV  Molise e dell’Ufficio UniSport di UniMol, si inserisce nel programma di valorizzazione delle attività promosse e sostenute dall’Ateneo nel campo delle scienze del benessere, dello sport e della formazione, e rappresenta una significativa occasione di dialogo e crescita per studentesse e studenti, docenti, rappresentanti istituzionali, sportivi e cittadini. Formazione e Sport sono gangli insostituibili nella crescita integrale della persona. Così come il binomio mondo accademico e sportivo. Lo sport è infatti anche educazione, crescita e inclusione.
La presenza di Fefè De Giorgi all’UniMol rappresenta un importante e significativo segnale di attenzione e motivo di particolare orgoglio per il nostro Ateneo – sottolinea il Rettore Vanoli. Il suo esempio e la sua testimonianza incarnano i valori che desideriamo trasmettere ai giovani: impegno, sacrificio, spirito di squadra e lealtà. E proprio queste portano con sé la cultura del rispetto, della passione e della resilienza che ben si riflettono nei valori più autentici dello sport e della vita”.
Ancora una volta, l’Università del Molise si conferma luogo di incontro tra formazione, sport e territorio, capace di accogliere protagonisti di livello internazionale e di offrire alla propria comunità accademica esperienze autentiche di educazione ai valori dello sport e della vita.

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Roma: il “Premio Jean Piaget 2025” al dirigente scolastico molisano Giuseppe Natilli

Importante riconoscimento nazionale per l’innovazione educativa e la leadership umanistica. La cerimonia si è tenuta oggi presso l’Auditorium della Biblioteca “Vittorio Emanuele II”, premiati anche studenti dell’istituto Petrone di Campobasso 

Nella suggestiva cornice dell’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale “Vittorio Emanuele II” di Roma, si è svolta la cerimonia di premiazione del 53° Concorso Nazionale EIP Italia – Scuola strumento di pace, uno degli appuntamenti più significativi nel panorama educativo italiano.

Presenti, tra gli altri, la Presidente nazionale di EIP Italia Anna Paola Tantucci, il Direttore generale del ministero dell’Istruzione e del Merito Davide D’Amico, il consigliere del ministro Giuseppe Valditara Vincenzo Mannino e il poeta e scrittore Elio Pecora, oltre ovviamente ai dirigenti scolastici, docenti e studenti provenienti da tutta Italia. 

Al  professor Giuseppe Natilli, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Igino Petrone” di Campobasso, è andato il prestigioso premio “Jean Piaget 2025 per la Dirigenza Scolastica”.

Il riconoscimento è stato assegnato al dirigente molisano per l’eccellenza professionale dimostrata nella guida della comunità educante, per la capacità di innovare la scuola e per il costante impegno nel diffondere una visione educativa fondata sui principi della “Dirigenza umanistica” e dell’educazione alla pace.

“Il Comitato direttivo – si legge nella motivazione ufficiale – ha unanimemente riconosciuto l’operato del dirigente Giuseppe Natilli, che ha esercitato la sua leadership educativa in armonia con i Principi universali di educazione civica, promuovendo un ambiente scolastico innovativo e collaborativo. Le sue qualità umane e professionali hanno avuto un impatto profondo sul clima della comunità educante, rendendo la scuola un vero hub territoriale di cultura e cittadinanza attiva.”

Sotto la sua guida, l’Istituto Comprensivo “Igino Petrone” si è distinto per molteplici progetti, tra cui l’innovativo modello “Didattica da… Fuoriclasse – da Scuola a Paesaggio Didattico” (www.didatticadafuoriclasse.it), adottato come esempio di sperimentazione metodologica e presentato a Fiera Didacta Italia 2024.

Durante la cerimonia, sono stati premiati anche studenti della scuola “Petrone”, autori del componimento poetico “Costruire sicuro, costruire futuro”, risultato vincitore del Premio nazionale “EIP Sicurezza a scuola”, coordinato dalla docente Desiderata Donzelli.
Un doppio riconoscimento che sottolinea la qualità del lavoro didattico e formativo portato avanti dalla scuola campobassana. 

L’EIP Italia – Ecole Instrument de Paix, fondata nel 1968 a Ginevra dal grande psicologo Jean Piaget e presente in 40 Paesi, promuove da oltre mezzo secolo i principi dell’educazione alla pace, dei diritti umani e della cittadinanza democratica.
Nel suo intervento conclusivo, la professoressa Anna Paola Tantucci ha definito Natilli “una delle voci più autentiche e innovative della scuola italiana, capace di far dialogare pedagogia e umanità, innovazione e tradizione”.

«Questo premio – ha dichiarato invece Natilli– appartiene alla mia scuola, ai docenti, agli studenti, alle famiglie che ogni giorno scelgono di credere in un’idea di scuola viva, che educa alla libertà, al pensiero e alla bellezza, che non si limita a trasmettere saperi na che sappia generare passioni e fare sognare.  Innovare non significa usare tecnologie, ma cambiare sguardo, trovare nuove strade per arrivare al cuore dei ragazzi. È lì che nasce il futuro.»

Attualmente il dirigente molisano è impegnato in un nuovo progetto editoriale internazionale, in collaborazione con Sanoma Education e con docenti della Queen Mary University di Londra, volto a diffondere un nuovo paradigma formativo fondato sull’alleanza tra didattica, neuroscienze e creatività.

Il campobassano Giuseppe Natilli è anche presidente interprovinciale dell’ANP Molise e referente regionale EIP Italia. 

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Comune di Termoli: attivata la misura “Carta Dedicata a Te”

l’assessore alle Politiche Sociali Mariella Vaino comunica
che, con Decreto Interministeriale pubblicato sulla< Gazzetta Ufficiale n.186 del 12
agosto 2025, è stata attivata la misura “Carta Dedicata a Te” 2025, finanziaria dal
Fondo Alimentare (art. 1, comma 103, Legge 30 dicembre 2024, n. 207).
Per il Comune di Termoli sono state assegnate n. 676 carte elettroniche di
pagamento, del valore di 500 euro ciascuna, destinate ai nuclei familiari individuati
dall’Inps, senza necessità di presentare domanda.
La carta potrà essere utilizzata solamente per l’acquisto di beni alimentari di
prima necessità, presso gli esercizi convenzionati, entro il 28 febbraio 2026. Il
primo pagamento dovrà avvenire entro il 16 dicembre 2025, pena la decadenza del
beneficio.
L’elenco dei beneficiari e la lista delle carte sono consultabili dal 30.10.2025 sul sito
del Comune di Termoli nella sezione “Avvisi”. (
https://www.comune.termoli.cb.it/novita/lista-beneficiari-anno-2025-per-la-carta-
dedicata-a-te/ ).
Si precisa che le Carte emesse negli anni precedenti resteranno valide negli anni
successivi, a condizione che il beneficiario sia confermato nella nuova lista. In
tali casi, la ricarica del contributo avverrà automaticamente, senza necessità di
sostituire la carta e recarsi presso gli Uffici Postali.
I nuovi beneficiari riceveranno apposita comunicazione da parte del Comune di
Termoli contenente il numero della carta (Cod. Identificativo Carta) e le modalità di
ritiro presso gli Uffici abilitati al servizio.

Per ulteriori informazionie/o chiarimenti è possibile contattare i Servizi Sociali
ai seguenti numeri telefonici:

Dott.ssa Emma Greco 0875.712512

Dott.ssa Manuela Menadeo 0875.712238
Urp Servizi Sociali 0875.712308

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Centri antiviolenza/L’unica verità dei fatti è il “NO” della sindaca Forte

Leggo la nebulosa difesa della sindaca di Campobasso e non posso non replicare con precisazioni
tecniche che sono state omesse
Innanzitutto, l’avviso pubblico – e sottolineo pubblico – precisa che parte dei fondi sono destinati al
CAV di Campobasso e per CAV si intende un luogo in possesso di requisiti strutturali e organizzativi
che permettono di autorizzarlo al funzionamento e l’inserimento nel Registro regionale che viene
poi inviato al Ministero delle Pari Opportunità ed entra nel sistema di finanziamento annuale. Era
chiaro che Liberaluna ha partecipato al bando nella consapevolezza di gestire quel CAV, che
comprendeva anche i locali.
Il 15 ottobre, la stessa Sindaca si è dichiarata disponibile a individuare una soluzione alternativa circa
i locali dove ospitare le attività ma due giorni dopo quella disponibilità è venuta meno, con la
comunicazione ufficiale di destinare ad altro utilizzo i locali di viale del Castello, in possesso di
requisiti specifici e autorizzati al funzionamento secondo le normative vigenti.
Il Servizio Programmazione Politiche Sociali ha quindi interessato l’Asrem per individuare una sede.
Nonostante la massima disponibilità, non è stato possibile arrivare ad una soluzione visto che i locali
sarebbero disponibili solo per 3 giorni alla settimana, al contrario di quanto sancito dalla Conferenza
Stato-Regioni e non autorizzabili al funzionamento. Nelle stesse ore l’APS Liberaluna – che ha messo
a disposizione i locali del proprio CAV (già autorizzato e in possesso dei requisiti) – ha chiesto, alla
delegata alle Pari Opportunità del Comune di Campobasso, un appuntamento con la Sindaca, per
trovare una soluzione. Purtroppo non sembra ci sia stato riscontro.
È evidente che la Regione Molise e l’ente aggiudicatario del servizio ritengono fondamentale il
rispetto delle norme vigenti in materia, quelle che invece sembrano sconosciute alla Sindaca di
Campobasso che inoltre, forse inconsapevolmente, con la sua difesa d’ufficio, ha demolito le
ambizioni di un’intera comunità (e anche quelle che a parole dice di perseguire) ovvero di fare rete
per prevenire e contrastare la violenza sulle donne in modo sinergico, offrendo tutte le opportunità
per “salvarsi”.
Fortunatamente gli altri Sindaci non hanno agito in questo modo: i primi cittadini di Isernia, Termoli
e Campomarino, con i coordinatori degli ATS, hanno garantito il servizio.
I rischi derivanti da questa decisione del Comune di Campobasso sono adesso oggetto anche di una
diffida e messa in mora presentata dall’APS Liberaluna.
Le donne vittime di violenza, che hanno bisogno di ascolto, aiuti concreti e accompagnamento alla
rinascita, saranno accolte come sempre. La Regione Molise, con il Servizio Programmazione
Politiche Sociali, e l’APS Liberaluna troveranno la soluzione migliore. Ma è importante ribadirlo: la

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