Tax Freedom Day: Il 3 giugno si festeggia “il giorno di liberazione dal fisco”

L’ufficio studi della Cgia di Mestre,ha calcolato che occorrono 154 giorni poco più di 5 mesi per liberare gli italiano dal giogo del Fisco. Si chiama “Tax Freedom Day” ed è il giorno di liberazione dal fisco che verrà celebrato il prossimo 3 giugno, con tre giorni di anticipo rispetto all’anno scorso.Nel 1996, bastavano 149 giorni di lavoro per liberarsi dal “giogo” delle tasse.Rispetto al 2015 il gettito complessivo del Fisco è destinato a scendere di oltre 5 miliardi di euro,quest’anno, infatti, le famiglie ad eccezione di quelle proprietarie di ville, castelli e palazzi di pregio storico, non pagano la Tasi sulla prima casa, risparmiando circa 3,5 miliardi di euro. Le imprese, non sono tenute al versamento dell’Imu sugli impianti imbullonati, da cui deriva una riduzione di gettito di 530 milioni di euro, mentre l’esenzione dell’Imu per i terreni agricoli vale 405 milioni. Le novità in materia di Irap prevedono l’abolizione dell’imposta per le imprese agricole e le cooperative di piccola pesca, con un risparmio di 167 milioni di euro. Il super ammortamento delle spese per investimenti al 140% e i nuovi crediti di imposta per le attività ubicate nelle aree svantaggiate del Paese garantiscono un minor gettito pari a 787 milioni di euro”.La pressione fiscale quest’anno (pari al 42,2%) risulta in leggero calo rispetto a quella dell’anno scorso (pari al 42,9%),per i contribuenti italiani, in questi ultimi anni, le tasse si sono significativamente complicate. Nel 1996 il “Tax Freedom Day” è caduto il 29 maggio (dopo 149 giorni di lavoro) e nel 2000 il 26 maggio, in corrispondenza con il 146° giorno lavorativo dell’anno. Un “anticipo” da collegare al valore della pressione fiscale che allora non andava oltre il 40,1%. Le cose sono andate peggiorando negli anni successivi: nel 2006, la liberazione dal fisco si è festeggiata il 28 maggio (dopo 147 giorni di lavoro), nel 2010 si è dovuto attendere il 2 giugno (allo scoccare del 152° giorno di lavoro), mentre nel 2015 i lavoratori italiani hanno celebrato la “liberazione” dalle tasse il 7 giugno, dopo aver “sgobbato” per ben 157 giorni. “Lavorare sino al 3 giugno per lo Stato dà l’idea di quanto eccessivo sia il fisco, sui contribuenti onesti grava una pressione fiscale ‘reale’ che quest’anno tocca il 48,4%; 6,2 punti in più rispetto a quella ‘ufficiale”.
Alfredo Magnifico

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