Cassa integrazione, scandalo e inefficienze INPS

Ridisceso in campo con un’organizzazione sindacale, diversa dalla precedente, ho dovuto guadagnare sul campo fiducia e spazio, poiché a differenza di quello che è sempre stato il mio pensiero di coinvolgere tutte le sigle sindacali confederali e autonome per limitare il dissenso che si sarebbe potuto creare tra i lavoratori, ho respirato un’aria che avrebbe voluto vedere emarginate ad un ruolo di serie b alcune organizzazioni sindacali e datoriali, intelligenza e lungimiranza dell’assessore della Regione Lazio hanno portato ad unificare il tavolo e prevedere riunioni unificate e settimanali di verifica sulla gestione degli ammortizzatori, alle prime schermaglie di contestazione ha allargato il tavolo a INPS,Poste e ABI.

“Onore al Merito” penso che Stachanov sarebbe risultato un fannullone in confronto agli addetti alle pratiche ammortizzatori sociali della regione Lazio; a fine maggio risultavano lavorate e pagate tutte le pratiche di cassa avviate.

Ogni Venerdì, assessore, Inps, Poste e Abi ad aggiornare e sciorinare dati.

Lo stesso non è successo con le aziende plurilocalizzate che hanno fatto accordi in sede ministeriale e che non hanno anticipato la cassa, i lavoratori sono ancora in attesa di vedersi liquidate le spettanze, a tal proposito ieri ho scritto ai al Presidente del consiglio e ai Ministri Catalfo e Gualtieri per sollecitare l’INPS, perché mentre moltissimi sono ancora in attesa di vedersi pagata la cassa integrazione, già sarebbe possibile fare domanda per la proroga con i nuovi termini stabiliti dall’ultimo decreto del 16 giugno ed è possibile fare domanda di cassa integrazione anche per la proroga e per avere l’anticipo diretto da INPS del 40% entro il 3 luglio.

Gli ultimi dati resi noti confermano che le ore di cassa integrazione autorizzate per l’emergenza COVID-19,  sono a maggio 849,2 milioni e ad aprile 832,4 milioni, quindi tra aprile e maggio, comunicate da INPS, sono state superate le 1,68 miliardi di ore.

Personalmente ho avuto diverse richieste, lamentele, incazzature da parte di lavoratori/ci dipendenti di aziende plurilocalizzate  che aspettavano di vedere liquidate le loro spettanze di cigs, poi apri un quotidiano di tiratura nazionale e viene fuori la “Notiziona” scandalo, con al centro un documento interno INPS trapelato e che andrebbe a contraddire i dati ufficiali sui pagamenti dell’Istituto guidato da Pasquale Tridico,(già puzzava la notizia di Hakeraggio).

Esiste una differenza abissale tra i numeri di cassa integrazione, prestazioni e beneficiari già pagati diffusi dall’Istituto e un documento reso noto da un noto senatore senatore di Forza Italia che va a contraddire quanto dichiarato da INPS e dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo: il 96% delle liquidazioni già avvenute e solo 123.542 beneficiari potenziali ancora da pagare.

Il documento interno INPS farebbe luce su un’altra realtà in merito alla cassa integrazione, per Catalfo e INPS di Tridico sono il 96% i trattamenti di cassa integrazione liquidati e solo 123.542 le persone ancora da pagare, mentre, per il documento interno INPS sono 1 milione e 200mila i trattamenti ancora sospesi e che attendono una risoluzione.

In questo milione e più di persone ancora in attesa di cassa integrazione il documento INPS considera anche tutti coloro che ne avevano fatto richiesta con la differenza tra quelli che poi l’hanno ottenuta, senza contare che molte domande presentate potrebbero essere anche state rifiutate e molti potrebbero anche non aver confermato la richiesta di cassa integrazione.

Quella dell’INPS sulla cassa integrazione pagata è una bugia? Tridico, che rappresenta l’Istituto, ha mentito? Forse la verità sta nel mezzo; il documento considera tutte le richieste di cassa integrazione, anche quelle rifiutate e non confermate.  Anche se, come fa notare il Corriere della Sera, alle domande di cassa integrazione nel numero presente nel documento (1 milione e 200mila), si sottraggono quelle rifiutate o non confermate, è difficile arrivare alla cifra di 123mila beneficiari ancora da pagare indicata dall’INPS di Tridico.

I ritardi sulla cassa integrazione in deroga, sono inaccettabili il ritardo è stato molto negativo per tutti i lavoratori che aspettavano quei soldi,ed hanno dovuto scegliere la strada del prestito a strozzo o della vendita di beni.

Personalmente non conosco Tridico ed evito di giudicarlo, una cosa è certa, sulla cassa integrazione i ritardi sono stati assolutamente inaccettabili ed ha,purtroppo, costretto non solo molte persone a restare ferme dal lavoro, ma, soprattutto, a dover aspettare mesi prima di ricevere il pagamento, una persona seria farebbe un passo indietro.

Alfredo Magnifico

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