Unità
· 1 La condizione di essere solo uno e non più di uno SIN unicità
· 2 La condizione del formare un tutto unico, un complesso coerente e solidale SIN unione: l’u. culturale, linguistica, politica di uno stato; anche, l’armonia esistente, a diversi livelli, tra le parti di un’opera: u. espressiva
· 3 Concordia d’intenti, solidarietà, convergenza tra soggetti diversi o in una realtà composita: l’u. di una famiglia
· 4 Elemento singolo e autonomo, facente parte di un complesso, di un insieme, di una serie: la frase costituisce un’u. sintattica || u. coronarica, nell’ospedale, il reparto attrezzato per la pratica di esami e terapie cardiologiche | u. sanitaria locale (sigla USL), l’insieme dei servizi di assistenza medica a disposizione dei cittadini su un determinato territorio | u. didattica, ogni singola lezione prevista per l’insegnamento di una materia trattata per argomenti e considerata come parte strutturale di un intero ciclo | u. centrale nei sistemi di elaborazione, il computer che gestisce i terminali e le periferiche | u. periferica, macchina collegata all’u. centrale (p.e. video, stampante, terminale ecc.)
· 5 mil. Ogni reparto delle varie armi: u. motorizzata; ogni singolo elemento di una flotta navale o aerea: un’u. della marina mercantile, dell’aviazione civile
· 6 u. di misura, grandezza convenzionalmente stabilita come termine di riferimento per la valutazione di grandezze della stessa specie: l’u. di misura della temperatura è il kelvin | u. astronomica, u. di misura di lunghezza usata in astronomia, simbolo ua, pari a ca. 1,51011 m
· 7 Il numero 1, assunto come principio della numerazione: il 24 ha due decine e quattro u.
Questo è, quanto riportato dal dizionario italiano del Corriere della sera la cui pagina internet di riferimento è: http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/U/unita.shtml che, indichiamo a scanso di equivoci, visto che potremmo essere accusati di copiato e di conseguenza esserci appropriati di proprietà intellettuali non nostre. Parola che, in questi giorni, ripetiamo non molto concitati, almeno questo è quello che accade in Molise, visto le imminenti elezioni nazionali, ma anche quelle regionali, anche se non subito, sentiamo proferire dai candidati che, fanno dell’unità la loro bandiera per attrarre l’attenzione dell’elettore sempre più distratto, sempre più lontano dal mondo della politica. Parola che, se letta nella sua accezione più pura, crea imbarazzi e sconcerti. Unità che dovrebbe, usiamo il dubitativo, creare un amalgama tra le varie anime che costituiscono i partiti per arrivare al risultato finale ossia l’elezione del candidato o candidati proposti all’elettore. Unità che, sempre a nostro modesto giudizio, ripetiamo uomini della strada e non edotti sui meccanismi che regolano la vita della politica, non è poi così, in quanto, almeno da quello che riportano i giornali, è costantemente in sommovimento grazie alle dichiarazioni che indicano che l’unità esiste a patto e condizione che venga garantita la visibilità, qualunque essa sia, altrimenti ognuno per la propria strada e, si far dire amici più di prima, anche se l’amicizia è una affermazione grossa. Unità che viene sbandierata a mo di stendardo per dare garanzia di serietà a chi cerca chiarezza ma soprattutto certezza e sicurezza su quello che è il futuro. Unità d’intenti, unità di idee, unità di valori, potremo continuare visto che la parola si presta a numerosi affiancamenti, invece, siamo costretti, nostro malgrado a registrare una disunità che mina a trecento sessanta gradi quello che il sistema, quello positivo, dovrebbe essere e che invece non è. Perché? Semplice, unità qualunque essa è deve permettere di percorrere una strada anche se questa è costellata di ostacoli. Solo così la parola unità potrà essere letta così com’è senza dover pensare che dietro si celi l’inganno, il tranello che non depone a favore di chi, grazie all’apporto fattivo di più persone cerca di centrare il bersaglio i cui anelli concentrici, almeno ora non sono facilmente distinguibili.
di Massimo Dalla Torre
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