Molto rumore per nulla (all’indomani delle elezioni in Umbria)

di Massimo Dalla Torre
Non è nostro costume intervenire su diatribe che riguardano un altro pianeta politico, che è stato caratterizzato da terreno insidioso e troppo spesso inesplorato degno di Mongo regno incontrastato di Ming personaggio chiave delle avventure di Flash Gordon, eroe dei fumetti degli anni 50/60. Tuttavia, il gran rumore che si sta facendo attorno alle elezioni regionali in Umbria a nostro modesto parere, quello di osservatori e non politologi, ci sembra eccessivo, bene intesi non ci ergiamo a palatini di nessuno anche perché non essendo tesserati e tanto meno legati a certe ideologie non ricaviamo nessun beneficio. Insomma, tanto rumore per nulla, titolava così una delle opere più particolari del gran bardo inglese Shakespeare. Si: tanto rumore per una vittoria per giunta a costo zero, in quanto non riguarda direttamente il Molise. Vittoria della destra che, evidentemente, nasce delle competenze che la nuova governatrice Tesei ha acquisito e che l’hanno vista partecipare alla vita attiva di un partito che ha varcato i confini della pianura Padana attestandosi in regioni che con l’ideologia dei Lumbard poco c’azzecca. Ripetiamo non è assolutamente né una critica né una difesa, ma il gran baccano che si è sviluppato attorno a queste elezioni fa si che si accentuino i rancori da parte di chi ad agosto ha creato la crisi di governo che, oggi, “abbaia alla luna”. Ebbene, una visuale simile non è assolutamente accettabile, non perché si vogliono difendere i protagonisti di una lunghissima stagione politica, ma perché ancora una volta non ci si rende conto che necessita guardare oltre la siepe dove la collettività attende che si mettano in atto azioni necessarie allo sviluppo del sistema che, forse è fermo, anche se l’Umbria come altre regioni dimostra il contrario per anni di buon governo. Vedete lavorare per la collettività significa dismettere i panni che legano alle ideologie qualunque esse siano, significa mettersi a disposizione della gente, del cittadino, per raggiungere l’obiettivo. Questa mattina, come del resto da qualche giorno, la cronaca politica riempie le pagine dei giornali senza contare i Tg e i social network. Scambi di accuse, richiesta di azzeramento del governo invocazione a ideologie che, sempre a nostro modesto parere, non hanno nulla a che vedere con quello che si vuole raggiungere e di conseguenza riuscire a portare a casa con vantaggi per tutti, nessuno escluso. Invece, no, scambi di battute al vetriolo, anche da parte di chi è arrivato solo ora a far parte del gran circo della politica. Accuse che mettono anime contro anime, idee contro idee, ma soprattutto rivelano nella forma più inimmaginabile come non si vuole capire che necessita aprire un corridoio che possa far accedere a qualcosa che porti benefici e soprattutto non ostacoli lo sviluppo, parola che a quanto pare oggi più che mai è distorta in nome di cosa…a voi la scelta…noi sappiamo di cosa … invece chi si scaglia, strilla “il dagli all’untore” cerca rivalsa personale evidentemente non l’ha compreso, o cerca qualcos’altro di difficile connotazione, almeno; per noi.

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