Linee Programmatiche , interviene Pilone: interventi spot e settoriali scollegati da una logica di sistema necessaria

In merito alla discussione e votazione delle Linee Programmatiche per i prossimi cinque anni presentate dal Sindaco di Campobasso, Antonio BATTISTA, il sottoscritto Consigliere Comunale Francesco PILONE, Capo Gruppo di Democrazia Popolare, seppur ha apprezzato molto l’impianto strutturale della proposta, dove alla matrice delle 4 aree strategiche vanno a collocarsi i 9 assi progettuali, ha evidenziato l’assenza di una tematica molto importante dalle linee come quella della gestione della macchina amministrativa! Come viene coordinato il personale, le maestranze, la dirigenza? Le cose non vanno affatto bene!!! Sarebbe stato auspicabile un approfondimento strategico tale da dare sul serio quello “shock” del quale si parla nelle premesse programmatiche. Purtroppo, qui l’unico shock lo hanno avuto i cittadini quando per l’ennesima volta si sono visti recapitare bollette pesanti che dovranno pagare per la TASI e per la TARI. Così come “shoccati” sono rimasti quei cittadini che a scadenza 30 Ottobre per il pagamento della TARI, ad oggi ancora non sanno cosa, come e quando pagare.
Criticità vanno sollevate anche sul Sistema Turistico Locale. Ebbene si parla di tre azioni prioritarie che l’Amministrazione vuole portare avanti: il Tourist App Campobasso (applicazione interattiva per smartphone), il Marchio di qualità comunale (promozione enogastronomica locale) e lo sviluppo delle componenti tecnologiche.
Se si esclude il secondo punto, che mi pare possa avere una certa coerenza anche se non viene spiegato come il tutto si sviluppa, il Tourist App Campobasso e lo sviluppo delle componenti tecnologiche sono azioni di natura commerciale che, a mio avviso, andrebbero pianificate dopo avere chiarito cosa “postare” su uno smartphone. Se non valorizziamo prima le nostre ricchezze, le nostre realtà secondo una logica di pianificazione mirata, mi dite cosa dobbiamo promuovere attraverso la rete? Lasciatemi passare la similitudine: è come se ci stessimo sforzando di elaborare una pubblicità fantasmagorica di un prodotto del quale non sappiamo neanche che funzioni ha. Le associazioni che oggi si sforzano di promuovere il nostro territorio, sono scollegate dall’apparato amministrativo e soffrono di una conflittualità di funzioni che risulta spaventosa.
Dal punto di vista urbanistico, fino ad ora abbiamo assistito ad approcci estemporanei e privi di una pianificazione urbanistica necessaria a questa città. I provvedimenti non vanno subiti, ma governati, condivisi, programmati. Si parla della costituzione di un Ufficio di Piano con iniziali compiti di censimento di reale sviluppo del territorio. Se dovessimo valutare questa idea dalla gestione della nomina dei dirigenti del settore, personalmente vedo la questione dura e di difficile soluzione. Poco chiari sono i riferimenti ai finanziamenti regionali assegnati per il recupero del Centro Storico, così come non risultano definiti i percorsi di recupero, ad esempio, del mercato coperto di Via Monforte.
Per ciò che concerne i Lavori Pubblici, a parte l’impegno del cambio delle lampadine tradizionali con quelle al LED e il project financing del forno crematorio (che mi vede totalmente contrario), si focalizza l’impianto progettuale del settore sull’edilizia scolastica. Bene!!! Ci mancherebbe altro!!! Ma anche qui sui finanziamenti mi sembra di assistere ai carri armati di Mussolini. Questi 5 milioni di €uro che vengono propagandati da tutti, sia dalla vecchia che dalla nuova amministrazione, dobbiamo ben vedere come realmente saranno investiti.
Per ciò che concerne l’attenzione alla centralità della persona è opportuno per questa città il ripristino di una seria politica sociale che vede nella  Famiglia e nella Scuola le palestre di vita imprescindibili per l’individuo e la sua crescita. E’ indispensabile che il Comune pianifichi e promuova una serie di iniziative concrete tendenti ad evitare povertà, emarginazione, devianza, ingiustizia sociale, e contestualmente a sollecitare non solo benessere ma anche riconoscimento e promozione della solidarietà sociale nella vita quotidiana, per una qualità della vita.
Per ciò che concerne la cultura, se questa è intesa, come appare dai primi approcci avuti, come la semplice e banale predisposizione di una serie di cartelloni predeterminati per le varie occasioni “festaiole”, allora il tutto appare come la semplice risultante di atteggiamenti che vanno nella direzione di un’approssimazione tale da eludere un reale e preciso coordinamento necessario ad una, seppur modesta, progettualità politica. E’ indispensabile puntare a strategie di rinnovamento culturale, nella città di Campobasso, capaci di dare la dovuta attenzione all’educazione alla cultura nei confronti di tutte le fasce di età, con una particolare dedizione per i giovanissimi, in modo da facilitare il contatto fra la domanda e l’offerta di cultura partendo dal semplice presupposto che nessuno è in grado di apprezzare ciò che non conosce.
Lo stesso vale per il Commercio e le attività produttive. Se pensiamo di risolvere le gravi situazioni presenti in città con la sagra della pannocchia o con i “cazzatiell’ e faciuol” di via Garibaldi, non credo che andremo lontani. E’ indispensabile che lo sviluppo produttivo sia, invece, sostenuto e garantito non tramite sporadici interventi spesso evanescenti, ma attraverso precisi percorsi programmatici capaci di integrare le idee commerciali con la visione, ad esempio, della mobilità cittadina, le politiche fiscali con quelle urbanistiche e di sviluppo del territorio. Solo attraverso un integrazione dei diversi servizi è possibile implementare una programmazione sostenibile utile al settore di riferimento.
Anche per le Politiche Comunitarie occorre fare chiarezza. Si legge nel programma l’idea di far nascere uno “Sportello Europa capace di operare al servizio della Pubblica Amministrazione e dei cittadini e orientato alla promozione e allo sviluppo delle politiche comunitarie, diffondendo sul territorio cittadino la cultura europea”. BASTA SPORTELLI!!! Basta info point inutili e dispendiosi!!! Abbiamo, invece, bisogno di un equipe, di una squadra, di un ufficio di esperti in grado di progettare iniziative volte al migliore “drenaggio” di fondi comunitari verso la nostra città. Non progetti a “CASO” per recuperare risorse. Ma risorse utili e funzionali a progetti implementabili sulla nostra realtà locale. Le Politiche Europee rappresentano un punto fondamentale, se non il primo, sul quale un’Amministrazione oggi dovrebbe investire le migliori risorse per una sviluppo sostenibile. Il fatto stesso che la maggioranza ha la volontà, a mio avviso “deleteria”, di abolire la Commissione alle Politiche Europee decretando la fine di quella necessaria univocità di confronto istituzionale, è sintomo di una mancata e dovuta attenzione ad un tematica di estrema importanza.
Un ultimo riferimento alla mobilità cittadina. Circa un mese fa, come Gruppo Consiliare di Democrazia Popolare, abbiamo presentato una proposta programmatica più di metodo che di merito volta alla migliore gestione dell’intera mobilità urbana. La necessità di una pianificazione globale su questo tema scaturisce dall’esigenza di avere una programmazione degli interventi inerenti l’assetto infrastrutturale della città di Campobasso, sicuramente più coordinata, completa e attenta ai tanti fabbisogni della città. La consapevolezza che procedere attraverso interventi a macchia di leopardo sia del tutto errato soprattutto per una città capoluogo di Regione che presenta degli afflussi giornalieri veicolari e pedonali di un certo peso, ci spinge a proporre soluzioni metodologiche che puntino a migliorare la mobilità dell’intero assetto urbano. Purtroppo nel Programma di Governo della maggioranza di Centro-Sinistra-Destra si continuano ad intravedere interventi spot e settoriali scollegati da una logica di sistema necessaria, a mio avviso, per Campobasso.
Non vi è dubbio che mi sarei soffermato su altri aspetti egualmente importanti e sui quali ci sarebbe tanto da discutere, come le tematiche ambientali, la salute pubblica, la raccolta differenziata, ed altro. Confermando, ovviamente, il mio voto contrario al Programma di governo della città, intendo comunque garantire la massima collaborazione istituzionale per il BENE COMUNE della città di Campobasso

Francesco PILONE Capo Gruppo Democrazia Popolare

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