Riceviamo e pubblichiamo
Passando per Corso Bucci mi sono chiesta: come mai, pur essendo nella lista delle strade i cui marciapiedi dovevano essere rinnovati, è ancora lì in tutta la sua sciatteria? Per un po’ sono circolate voci circa possibili opposizioni da parte di chi avrebbe visto un calo del proprio volume d’affari durante l’esecuzione dei lavori, ma, sebbene io sia una persona che vede normalmente il bicchiere mezzo vuoto, vorrei evitare di prestare adito a tali affermazioni.
Mi piace di più pensare al fatto che, come sempre accade in città, si parte in quarta e si arriva in prima. “Piacere” è una parola tuttavia inappropriata, perché è naturale che non possa piacere un tale status quo. Il piano di rifacimento dei nostri disastrosi marciapiedi comprende Corso Bucci, il secondo corso di Campobasso, un tempo area dignitosa, fruibile e ricca di alberi, oggi semplicemente emblema di quello che è diventata Campobasso.
Chiedo dunque all’attuale esecutivo di porre velocemente rimedio a tutto ciò, come anche di collaborare strettamente con le forze dell’ordine per debellare casi di microdelinquenza e spaccio che spesso si verificano in zona. Magari, qualche bandiera in meno esposta da certi balconi e maggiore determinazione nel restituire al capoluogo un volto dignitoso è quello per cui la città del Di Zinno ringrazierebbe sinceramente. Recuperata la dignità, si potrà esporre, dallo stesso balcone, il cartello: “Ce l’abbiamo fatta!”. Grazie per l’attenzione.
Arianna Silvestri