corpedelascunzulatavecchia/Oh Valentino vestito di nuovo … come un Molise in sofferenza …

Devo inchinarmi alla maestria ed alla valenza del poeta Giovanni Pascoli e chiedergli scusa se uso dei suoi versi per parlare della situazione politica del Molise.
Andiamo per ordine: sembra che da Venafro sia giunto il diktat (diktat in quanto non negoziato dalle parti) sulle candidature per le prossime elezioni regionali. Messi da parte parenti ed amici stretti per dare l’idea del rinnovamento, è stato “dikato” che nessuno degli attuali politici molisani impegnati nella gestione del Consiglio Regionale sia candidato alle prossime elezioni.
Ardua come sentenza, applicabile? Non si sa.
Bisogna dire che non hanno fatto mistero di candidarsi alle prossime elezioni, tra gli altri, anche gli espertissimi politici di lungo corso come: Nagni, Venittelli, Totaro, tutte persone di esperienza dimostrata ampiamente negli anni che li hanno visti impegnati in politica ma rientreranno nella visione nuova della politica molisana? Ai posteri …
Il “vestito di nuovo” del Valentino del Pascoli si potrebbe/dovrebbe adattare alla nuova, secondo le gli obiettivi venafrani, politica molisana. Quindi cercherebbero, ma avrebbero già trovato, persone capaci di governare una regione, persone ben disposte ad aiutare la causa di questa regione, persone disposte a qualsiasi sacrificio sull’ara della politica e prendere per mano il popolo molisano. Per condurlo dove? Ma sono curioso e ne voglio sapere molte e troppe? Faccio molte domande? Non lo so, ma una volta qualcuno disse di me che politicamente ero”pericoloso” per il fatto di “avere la penna facile e scrivere sui giornali”. E meno male che chi lo disse era della mia stessa parte politica, vabbé insomma eravamo dello stesso partito, io, poi, non ho rinnovato il tesseramento, ma questa è altra storia.
Dicevamo di “Valentino vestito di nuovo”, i molisani, intesi come “madre di Valentino” e “Valentino” inteso come la politica molisana, ma come il Molise, vorrebbero vestire di nuovo il loro pupillo e dargli la possibilità di far crescere questa regione. La politica, invece, quella che comanda la storia, almeno recente, vorrebbe una classe politica governativa conforme a quello che dovrà essere l’avvenire politico/economico di questa terra. Insomma dobbiamo darci da fare per gli obiettivi di pochi o per il benessere di tutti? Io personalmente mi sono sempre sentito e ritenuto un pacifista incline prima di tutto al dialogo ed alla trattativa ed in questo momento di crisi enorme, sia politica che economica, con una Banca Centrale Europea che ha scambiato un momento di crisi con un ripresa dell’inflazione ed ha aumentato i tassi in maniera capotica, mi sembra di poter dire: nel nostro piccolo Molise sediamoci tutti ad un tavolo e parliamo di quello che dovrà essere il nostro futuro.
I piccoli molisani non potranno mai distruggere i grandi molisani, ma i grandi molisani potranno, se vorranno, aiutare a crescere tutto il Molise, non solo il loro conto economico.
Io dal mio punto di osservazione e di, perché no, critica, mi rendo disponibile ad aprire qualsiasi tipo di dibattito che possa portare ad un minimo di discussione.
Facciamo politica, in pratica!
Siamo una regione piccola, uniamoci e concordiamo il da farsi per tutti e per tutto, per non diventare una piccola regione. “Valentino” vestiamolo di nuovo e compriamogli anche le scarpe, per non fargli portare solo “la pelle de’ tuoi piedini”. “Intelligenti pauca”!
Saluti e baci “urbi et orbi” a tutti belli e brutti, e, come sempre, statevi arrivederci!
Franco di Biase

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