Campobasso: denunciate due donne di origini Rom responsabili del reato di ricettazione

Continua la specifica attività di prevenzione predisposta dal Questore Pagano al fine di contrastare – soprattutto nel Centro storico di questo Capoluogo – i fenomeni di criminalità diffusa mediante l’impiego di pattuglie automontate e appiedate della Squadra Volanti e di altri settori operativi e investigativi della Questura.
La Polizia di Stato di Campobasso ha infatti deferito all’Autorità Giudiziaria due donne di origini Rom resesi responsabili del reato di ricettazione. Una delle due è stata denunciata anche per resistenza a P.U..
Nella mattinata di ieri, proprio nella svolgimento della citata attività, gli operatori della Volante “Borgo”, notavano le due donne che camminavano trasportando voluminosi borsoni. Le stesse, accortesi della presenza dei poliziotti, improvvisamente abbandonavano a terra le borse, dandosi a precipitosa fuga.
Non senza difficoltà, gli agenti le rincorrevano a piedi, riuscendo a fermarle dopo circa 200 mt.. In particolare, una di esse opponeva una decisa resistenza nei confronti degli operatori di Polizia che le chiedevano conto dell’anomalo comportamento.
Recuperate poi le borse, si accertava che al loro interno vi era occultata costosa attrezzatura da cantiere, oggetto di furto, tra cui una valigetta rigida con un tassellatore marca Makita; un flex marca Stayer, una valigetta rigida con un tassellatore marca Dewalt, tutti completi di utensili.
Gli immediati accertamenti esperiti presso alcuni cantieri edili presenti nel centro storico campobassano non consentivano di risalire ai legittimi proprietari degli attrezzi, per cui, chiedendo la collaborazione di codesti organi di informazione, si trasmette la foto del materiale recuperato – attualmente custodito presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura – con preghiera di pubblicazione e massima diffusione.
L’attività di prevenzione in parola continuerà ad essere attuata anche in prosieguo, attesa la necessità di contrastare, in particolare nel borgo antico di Campobasso, ogni forma di illegalità attraverso una più organica e capillare presenza di operatori della Polizia di Stato, lanciando al tempo stesso un segnale forte alla cittadinanza per una più positiva percezione di sicurezza.

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