Ha voluto tracciare un bilancio della sua Amministrazione, visto che a breve scadrà il mandato elettorale e si tornerà a votare per le elezioni comunali. La lunga dichiarazione di Marco Maio, sindaco di Baranello, testimonia il suo grande impegno nei 10 anni dei due mandati elettorali svolti sullo scranno più importante della sala consiliare.
“Il 4 ottobre prossimo terminerà il mio secondo mandato di Sindaco, iniziato il 17 maggio 2011- dice in premessa il primo cittadino. Sono stati dieci anni intensi, non privi di successi ma anche di piccole delusioni. Aver governato, insieme ai miei amici amministratori, compagni di viaggio leali e sinceri, il comune di Baranello, in un periodo storico molto difficile, mi ha reso una persona certamente diversa rispetto al passato, ma credo anche migliore nei rapporti con le tantissime persone con cui ho avuto modo di relazionarmi. È stata un’esperienza totalizzante, indimenticabile, che rifarei senza indugio, perché ho imparato molto dalle vicende che ho vissuto direttamente sulla mia pelle, ho capito che nella vita di un amministratore conta la coerenza è la lealtà, ma soprattutto il rispetto delle persone che ti sostengono in un progetto politico-amministrativo finalizzato alla crescita dell’intera comunità.
Già da qualche mese avevo maturato la decisone di fare un passo indietro, di rinunciare ad una mia “terza candidatura”: sobbarcarsi e caricarsi il peso delle responsabilità che la carica di Sindaco ti impone è stato duro e pesante, soprattutto in questi ultimi diciotto mesi con l’esplosione della pandemia da covid. Riuscire a mantenere il necessario equilibrio, la giusta serenità d’animo e trovare la forza per risolvere problemi complessi e, allo stesso tempo delicati, non è stato semplice e ciò ha generato, nel tempo, una fisiologica stanchezza mentale. Non nascondo che i momenti di difficoltà sono stati veramente tanti, ma mai mi sono perso d’animo o mi sono pentito della scelta di assumermi le responsabilità che la carica di Sindaco ti impone. È difficile fare un bilancio dell’attività amministrativa svolta in questi dieci anni. Potrei elencare le tantissime iniziative o opere pubbliche realizzate, in un progetto di continuità amministrativa, cosa che tra l’altro auspico per i prossimi cinque anni per la futura amministrazione comunale, ma ritengo doveroso da parte mia, rivendicare con convinzione un percorso di condivisione con la Comunitá Baranellese di iniziative legate al mondo dell’associazionismo, del volontariato, del sociale, della cultura e dello sport, di cui vado fiero ed orgoglioso.
Tantissimi sono stati i momenti gratificanti e significativi, dove tutti insieme abbiamo promosso e realizzato progetti che hanno sviluppato una grande coesione sociale. Ritengo che la Comunità di Baranello sia coesa, forte e soprattutto gentile e solidale, determinata a raggiungere gli obiettivi prefissati, mai litigiosa o faziosa per qualcosa o soprattutto “contro qualcuno”. Per fortuna, nella nostra piccola Comunità, le stagioni dell’odio, delle divisioni, delle contrapposizioni becere fanno parte ormai del passato, che qualche volta ricordiamo e raccontiamo, anche scherzandoci sopra, ma senza nessuna nostalgia. Questo vantaggio nell’amministrare una comunità unita e serena si è purtroppo scontrato con le difficoltà finanziare dell’Ente. Le situazioni debitorie pregresse, maturate per una serie dì circostanze sfavorevoli non ci hanno permesso di amministrare in modo più incisivo e visibile. La nostra priorità in questi anni è stata quella del risanamento finanziario del Comune: abbiamo portato a termine, direi con grandi sacrifici e rinunce, il Piano di riequilibrio finanziario, durato circa otto anni, che attende, a breve, solo la validazione da parte della Corte dei Conti. In sostanza, ho amministrato secondo il principio del “buon padre di famiglia” razionalizzando le spese correnti ed evitando situazioni di criticità per alcune questioni che, la futura amministrazione comunale si troverà comunque a gestire. Non abbiamo potuto, in questi dieci anni, promuovere piccoli investimenti finanziati con le nostre risorse del bilancio comunale perché destinate a ripianare un’importante massa debitoria. Tale situazione ha comportato da parte mia il dover dire tanti “no” ad interventi e progetti, non perché poco importanti o non necessari, ma perché non avevamo la sufficiente copertura finanziaria. Non è stato semplice far quadrare i conti e, allo stesso tempo, garantire i servizi comunali, nell’ottica di una razionale gestione dell’Ente.
Voglio ringraziare tutti coloro che in questi dieci anni mi hanno sostenuto, a partire dai consiglieri comunali della prima consiliatura (2011-2016) e di quella attuale (2016-2021), i dipendenti comunali, i cui rapporti non sono stati sempre idilliaci, sinceri e sereni. Ci può stare che durante una gestione politica – amministrativa nascano delle contrapposizioni anche molto forti ed aspre con la struttura comunale, ma ho inteso in questi anni riaffermare il primato della politica con la definizione degli indirizzi generali di governo, separandola dalla mera attività gestionale dell’Ente. Ringrazio la mia famiglia per avermi supportato e sopportato nei momenti di difficoltà, così come i miei tanti amici che mi hanno spronato e sostenuto sempre, anche attraverso severi critiche e utili suggerimenti. Continuerò, in altre forme e modi il mio impegno civile nei confronti della Comunità di Baranello, sarò a disposizione di chi vorrà promuovere nuove iniziative legate alla crescita sociale e culturale, con la speranza di uscire presto da questo periodo di incertezza e paura che la pandemia ha generato.
Lo dobbiamo a noi stessi ma anche e soprattutto ai nostri figli che, spero, possano continuare a vivere nella nostra terra”.