Riceviamo e pubblichiamo
E’ di domenica scorsa la notizia apparsa su un quotidiano regionale, che cancella i sogni degli sportivi che ruotano intorno al Calcio a 5 a Venafro e nell’intera regione, oltre alle aspettative di associazioni e degli istituti scolastici che gravitano nell’intera area. L’amministrazione comunale di Pozzilli – si legge – cancella il “palatenda”, comunemente definito il “Pala Scarabeo”. Annullate tutte le concessioni all’A.s.d. Venafro Calcio a 5: riscontrate violazioni di legge.
Su questa vicenda dai toni foschi, si alternano dichiarazioni che meritano di essere riscontrate per comprendere fino in fondo se vi sono state delle strumentalizzazioni politiche, oppure realmente nel progetto vi sono delle violazioni che ne hanno compromesso la concessione ad edificare.
Leggiamo che la le spese delle utenze e parte della manutenzione ordinaria del “Pala Scarabeo” sarebbero costate, per tutta la durata della convenzione, alla collettività pozzillese 8 milioni di euro, circa 10 mila euro al mese per i prossimi 66 anni. Leggiamo che vi sarebbero delle gravi inadempienze, che ne avrebbero compromesso la realizzazione. Se questo fosse vero, la società sportiva di Venafro avrebbe dovuto sostenere un costo, solo per le utenze e la manutenzione ordinaria, ben più salato di oltre 21 milioni di euro in 66 anni per gestire il palazzetto, dato che per contratto avrebbe dovuto farsi carico del 70% delle spese di utenza e di manutenzione ordinaria, mentre il comune il 30%. Qualcosa non torna!
Affermare che il costo per la collettività delle spese di manutenzione per il palazzetto potevano incidere per cifre così esorbitanti è un’affermazione priva di qualsiasi fondamento.
Basti pensare che il comune di Isernia spende per la manutenzione ordinaria, per l’energia elettrica, gas e acqua del palazzetto dello sport realizzato 30 anni fa, con efficientamento energetico inesistente, circa 2.500 euro mensilmente, in un contesto in cui tale struttura è impegnata 24ore/24, sette giorni su sette con le numerose associazioni sportive cittadine.
Volendo quindi avere una stima sempre presunta dei consumi per un palazzetto di nuova generazione, e ammettendo lo stesso costo di gestione energetica, il comune di Pozzilli avrebbe speso una somma ben inferiore ai 750 euro mensili, costo naturalmente al ribasso, visto le innovazioni tecnologiche adottate per il “Pala Scarabeo”.
Bisogna aggiungere che in base al progetto, il palazzetto avrebbe avuto sistemi modernissimi di efficientamento energetico votati al massimo risparmio, infatti era previsto un impianto fotovoltaico e solare termico, al fine di ridurre al minimo le spese gestionali, al momento non quantizzabili e variabili a seconda dell’utilizzo orario e quotidiano della struttura sportiva.
Per dovere di cronaca, ricostruiamo l’iter di questo straordinario progetto arenatosi, allo step finale, quello del permesso di costruire negato dall’attuale esecutivo del sindaco Passarelli.
A fare chiarezza è proprio la società A.s.d. Venafro Calcio a 5, la quale non ci sta a subire supinamente una decisione che tanti sacrifici è costata per condurla nelle condizioni di essere realizzata.
Ci informano che lo schema di convenzione fu approvato dal comune di Pozzilli per la realizzazione del palazzetto, in data 23.12.2010 con Delibera di Consiglio comunale n: 47 e successiva del 6.07.2011 N°20.
In data 15 marzo 2012, fu accolta definitivamente la convenzione con favore dall’allora amministrazione del compianto sindaco Nicandro Tasso con la relativa sottoscrizione.
Tale concessione all’utilizzo dei terreni agricoli su cui realizzare l’opera, era stata quantizzata in un valore di € 162.800, estesa su una superfice di mq. 16.280, sull’area insiste un vecchio depuratore dismesso; l’area era stata individuata dal comune quale deposito per materiali di risulta.
Il progettista iniziale fu il Geometra Giacomo del Corpo, attuale assessore del comune di Pozzilli, che ne redasse minuziosamente ogni dettaglio , percependo il compenso per il lavoro svolto dalla A.s.d. Venafro Calcio a 5 e che ne fu il relatore anche presso la Casa Comunale e nelle varie presentazioni, ed oggi nel suo ruolo assessorile, ha rinnegato il suo lavoro votando contro la realizzazione dell’opera. Ma Giacomo Del Corpo è il marito di Maria Di Lauro, quest’ultima presidente della “Pia Unione di Venafro” e al centro della vicenda delle illegittime modifiche statutarie, denunciate dall’ex Assessore regionale Massimiliano Scarabeo, che le pose all’attenzione del Vescovo e della regione per bloccare un iter illegale. Ed ecco che potrebbero palesarsi situazioni ritorsive?
Successivamente il progetto, al Del Corpo in quanto solo geometra, non abilitato al proseguo dell’iter, subentrò l’Ing. Marciano Oliva che ne ha curato tutti i dettagli tecnici esecutivi, completando il progetto necessario al fine della richiesta del permesso di costruire.
Va chiarito, secondo i vertici dell’A.s.d. Venafro Calcio a 5, anche la posizione della sindaco Passarelli, la quale sia all’epoca dell’amministrazione Tasso, quando rivestiva il ruolo di consigliera comunale, aveva sempre sposato la causa del palazzetto dello sport. Finanche in campagna elettorale per la sua elezione a sindaco, plaudeva in pubblico alla realizzazione del “Pala Scarabeo”. Poi cosa è accaduto?
La vicenda si incancrenisce stranamente, quando dopo che la società di calcio a 5, acquisiti tutti i relativi pareri di sua competenza, chiede con documenti datati dicembre 2015 e reiterati nel febbraio e maggio 2016, la conferenza di servizio per il rilascio definitivo dell’autorizzazione alla realizzazione dell’opera. Dal comune di Pozzilli nessuna risposta.
Giunge il diniego qualche giorno fa, come un fulmine a ciel sereno, con motivazioni strane e non corrispondenti alla realtà. Il comune, in base alla concessione avrebbe dovuto accollarsi le spese di (Energia elettrica, riscaldamento e Acqua) nella misura solo del 30%, mentre la società sportiva, avrebbe dovuto accollarsi oltre ovviamente il 70% restante di tali costi, il 100% della realizzazione la realizzazione dell’opera, il 100% dei costiper la gestione della struttura, e quelli per la stipula dei contratti assicurativi RCT e RCO.
Il negare una struttura di tale importanza al comune di Pozzilli è di una gravità assoluta. Basti pensare che nella convenzione era stabilito che ogni istituto scolastico del comune era esente da qualsiasi costo e poteva quindi utilizzare gratuitamente la struttura sportiva. Oltre a poter essere utilizzato dal comune per attività ludico/ ricreative in base alle esigenze della popolazione.
La sindaco Passarelli per quale motivo quando era consigliera comunale, non ha sollevato i problemi che secondo lei oggi ci sono?
Anche in questo caso il quadro è strano. Il fratello del sindaco Passarelli, da anni è il tecnico comunale di Pozzilli, naturalmente è stato anche il principale relatore e portavoce del comune per la stesura del piano sostitutivo di variante al piano urbanistico, per la realizzazione del palazzetto. Infatti, in base alle indicazioni ricevute dal tecnico comunale, (onere spettante all’amministrazione, ma preso in carico dalla società sportiva al fine di agevolare anche l’Ente) fu realizzato il piano relativo all’area tendopoli della Protezione Civile, indicata come area di emergenza, quindi, tutto alla luce del sole e tutti ben a conoscenza dell’iter procedurale e autorizzativo in linea con le normative vigenti.
Potrebbero esserci a questo punto evidenze di carattere politico di contrasto e non reali che hanno inciso sulla negazione del permesso a costruire, riconducibili alle controversie in atto. Presumibilmente all’amministrazione Passarelli non è gradita la paternità del palazzetto che avrebbe portato il cognome del suo maggior critico, il Consigliere regionale Massimiliano Scarabeo e l’holding riconducibile al Calcio a 5 a Venafro. Come dire, troviamo pretesti per invalidare l’opera e avendo il coltello dalla parte del manico, ecco che a prescindere dalla bontà del progetto e dai palesi vantaggi per la collettività è prevalsa la ragion di stato. Stop all’avanzata di Scarabeo, il palazzetto non serve se realizzato dal suo gruppo imprenditoriale, forse sarebbe gradito qualche gruppo più vicino alla Passarelli?
Intanto, gli impegni dell’A.s.d. Venafro Calcio a 5 sono stati sostanziali al fine di porre in essere l’opera, gli investimenti notevoli, in cui tra le altre cose si era giunti a coinvolgere importanti sponsor, addirittura già contrattualizzati .
L’amministrazione Passarelli ha negato un’eccellenza, sia ai suoi cittadini e agli sportivi dell’intero Molise. Il palazzetto sarebbe stato idoneo per ospitare manifestazioni di caratura nazionale e internazionale. Con la sua capienza definitiva fino a 5.000 posti a sedere era già stato già annoverato dalla F.I.G.C. nell’elenco delle strutture sportive idonee per lo svolgimento delle più importanti manifestazioni nazionali oltre ai campionati europei di Calcio a 5 e i possibili mondiali.
Con questo diniego al rilascio della concessione a costruire, il comune di Pozzilli, con presumibile realtà giuridica, potrebbe cadere in dissesto economico, non per le modeste spese gonfiate a dismisura per giustificare il diniego al rilascio della concessione edilizia, ma per i costi che dovrà sostenere nel risarcire se avrà torto, milioni di euro alla società calcistica di Venafro e se avrà ragione, l’indennizzo per i 66 anni di convenzione non autorizzata e approvata dal Consiglio comunale. Una responsabilità che in questo caso, realmente ricadrà sulle spalle e tasche dei cittadini. Un danno che si avvia verso sedi dibattimentali giudiziarie e che sarà affrontato anche in cronaca nella sua interezza, per fare ulteriore chiarezza su questa vicenda che lascia molto perplessi. Resta una riflessione: non era meglio approvarlo questo progetto che incamminarsi verso un diniego autorizzativo dai grandi rischi?
Venafro Calcio a 5