IV rassegna delle serenate ” Carmine di Vincenzo ” : la vittoria a Roccamandolfi

Una piazza stracolma,felice,attenta, partecipe e, piena di vita…. Il Molise che non finisce mai di stupire…. Spinete ospita la IV rassegna delle serenate ” Carmine di Vincenzo ” e, offre il meglio di sé. Ospitalità e tanta partecipazione. Vince Roccamandolfi ma, vincono tutti i partecipanti. Una rassegna fiore all’occhiello di un Molise, quel Molise Vivo che rende giustizia ad una atavica dormienza che ormai attanaglia la Regione da molti anni. Grazie ad ogni singolo partecipante, grazie a chi è venuto da fuori regione per partecipare ed, è rimasto basito della competenza e della partecipazione, grazie a Spinete per una impeccabile accoglienza, grazie al Sindaco Andrea Romano, a Pietrangelo Prezioso ed al suo fantastico gruppo ” San Giovanni”, grazie alle decine di persone, donne, uomini e ragazzi, che hanno messo in piedi una cucina deliziosamente apprezzata, grazie a Francesco Scarselli ed ai suoi genitori, Patrizia Cinotti e Gaetano Scarselli, per aver dato alla luce un campione in tutti i sensi, a Maria, Soprano che ci ha deliziato con il Nessun Dorma, Granada e chiuso con un estermporaneo ” O Sole Mio “, a Benito Ripoli, impareggiabile e competente presidente della Federazione Italiana Tradizioni Popolari, alla giuria tutta, Claudia Patricelli,Franco De Socio,Igino, figlio del compianto Carmine, Francesca Sara Spallone, a Nico Ioffredi per la sua presenza e partecipazione attiva, a Vincenzo Cotugno, presidente del Consiglio Regionale che mai sognerebbe di non sostenere iniziative che danno lustro alla ns regione, al sindaco di Chiauci, Alessandro di Lonardo, alla proloco di Chiauci, a Luca Muccillo, alla famiglia Di Vincenzo in primis l’amica Lucia, a chi ha sfidato la calura dei 40 gradi ed oltre per esserci, a Luigi de Santis, sempre presente, al Terzo Millennio, Biagio Tranchese, ed al suo presidente Giuseppe Bucci,a , Carlo Micone, Antonio Scasserra, a Roccoamandolfi, a Campobasso, con la Polifonica Monforte, agli amici di San Giovanni Rotondo, davvero bravissimi tanto da entusiasmare il pubblico sino al visibilio, ai piccoli di Spinete, a Ru Cuncertine di Antonio Nicotera, professionista di altissimo livello, ad Antonio Ricci che ha donato uno straordinario coordinato di collana ed orecchini per la ragazza in costume , a chi si prodiga affinché il Molise faccia la sua parte e non ultimi ognuno di noi che nel cuore ha solo #orgogliosamentemolisani.

Commuoversi è un pregio e non una vergogna ed in una sera calda dell’estate molisana,sera moltissimi avevano le lacrime agli occhi. Vince Roccamandolfi, come tutti già sapranno, ma davvero hanno vinto tutti, ha vinto la competenza , la passione, l’amore per la ns terra, per le tradizioni , per l’aggregazione che solo queste manifestazioni riescono a dare.
Il vivere gomito a gomito, voce a voce, ballo in ballo, il contatto umano e di gioia, condivisa da quella sana competizione che sempre esalta chi vince ed amareggia chi perde e magari, già si sentiva vincitore, è lo zucchero filato su una torta decisamente di ottimo sapore e di una coreografia straordinaria, anche grazie ad Angelo Passarelli a cui insieme, dovremmo essere sempre grati oltre ogni limite e luogo comune .
Coesione sociale, valori e tempi passati, piccole e grandi parodie in scena , applausi ,vero compenso per chi si esibisce, vero ed unico compenso per chi lavora di nascosto e gode dell’esibizione propria per dare il massimo ed emoziona ogni modo chi ascolta. Questo è l’unico senso della rassegna.
Mattatore la nota di grande professionalità e la voglia di essere vincitore per far sì che la rassegna possa essere portata nel proprio paese, quell’agonismo che porta ad essere protagonisti e insoddisfatti sé “perdenti” anche sé, alla fine, si ripete, vincono tutti e tutti insieme si gode di un patrimonio unico, indefessamente Molisano e che aggrega mondi vicini e lontani e #orgogliosamentemolisani.
L’anno prossimo Roccamandolfi ospiterà la V edizione che già da subito vedrà una rimodulazione dei metodi di giudizio ed una Giuria completamente rivisitata onde permettere sempre nuova linfa e dare sempre e comunque, anche nelle righe e negli errori, visioni personali o mancanze, professionalità ed grande onestà intellettuale.

( nella foto un momento della manifestazione)

 

 

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