A Matrice Colella provoca con segnali rivisti in chiave turistica

Se passeggiate tra i vicoli di un paesino molisano, Matrice, in provincia di Campobasso, e vi imbattete in “strani cartelli” non vi preoccupate, non è uno scherzo, ma una sana provocazione. Chi è l’autore? Roberto Colella!
Un viaggio intergenerazionale alla riscoperta del borgo. Una sorta di provocazione per incentivare nei giovani l’apprendimento di nuove conoscenze”.

Sicuramente una provocazione che ha già attirato l’attenzione di molti. “ E’ importante avvicinare due generazioni talvolta distanti tra loro, – dice Roberto – favorire il dialogo e lo scambio di esperienze, far capire ai giovani quanto gli anziani possano essere fonti di “sapere” e di “tradizioni”.

 

Spegnere il cellulare per ascoltare un anziano che ha tanto voglia di parlare e che spesso vive in solitudine o parla da solo pur di conservare la parola. E poi la quiete di un borgo dove ancora si possono lasciare le chiavi dinanzi la porta di ingresso, dove le signore sorvegliano da dietro le finestre, dove le campane restano l’unico suono ammissibile per scandire la quotidianità.

La mia è una provocazione con questi segnali rivisti anche in chiave turistica”.
A primo impatto colpisce l’ironia delle frasi, ma poi ne scaturisce una riflessione e un ricordo dei proverbi che raccontano la quotidianità del posto. Come dire … basta poco per fare turismo, anche in piccoli centri come questo … se si volesse …
I miei complimenti, a me l’idea piace e a voi?
Mariateresa Di Lallo

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