Un vino,un territorio/ Lombardia- Franciacorta Rosè Mirabella

Pietro Colagiovanni*

Il territorio: torniamo in Lombardia e torniamo nella Franciacorta una delle zona più note e conosciute per la produzione di spumante in Italia.

Zona collinare tra Brescia e il lago d’Iseo è nota proprio per i suoi vigneti e per il Franciacorta, spumante metodo classico (lo stesso metodo usato per produrre lo Champagne) di grande qualità, uno dei simboli della spumantizzazione italiana nel mondo.

La Cantina Mirabella con i suoi 56 ettari vitati ha sede a Rodengo Saiano in provincia di Brescia ma i vigneti sono distribuiti tra i comuni di Paderno Franciacorta, Passirano, Bornato e Provaglio d’Iseo. Si tratta del cuore di questa zona come detto vocata alla viticoltura e alla spumantizzazione. La prima volta che viene riscontrato il nome Franciacorta (Franzacurta per la precisione) è nel 1277 all’interno di un codice.

Vigneti di Paderno Franciacorta

La tradizione per la viticoltura deriva, oltre che per la favorevole disposizione delle terre anche dalla storica presenza di grandi enti monastici che nel Medioevo effettuarono opera di bonifica e coltivazione. Tra di essi si ricorda il monastero femminile di San Salvatore, fondato dal re longobardo Desiderio nel 753 e le corti monastiche di Clusane, Borgonato e Torbiato.

L’etimologia del nome è tuttora in discussione tra gli storici che oscillano tra una presenza di francesi con Carlo Magno nell’alto medioevo o delle truppe di Carlo d’Angiò nel XIII secolo e chi invece fa derivare il nome dall’assenza di dazi e tributi, corte affrancata in pratica. Dagli anni 1960 con l’affermarsi delle prime cantine moderne la Franciacorta è diventata famosa ovunque proprio per la propria produzione vinicola, in particolare quella di spumanti di qualità. Il vitigno: è un classico blend per uno spumante di qualità. Il 45% è il vitigno a bacca bianca tra i famosi al mondo, lo Chardonnay .

Di origini mai chiarite sembrerebbe essere vitigno originario dell’omonimo comune francese della Borgogna. E proprio in Borgogna con lo Chardonnay si realizzano vini leggendari, per qualità e costo, come quelli di Chassagne Montrachet.

Lo Chardonnay oltre a dare vita a vini fermi è anche una delle basi più diffuse al mondo per la spumantizzazione. Il 45% invece proviene da un altro vitigno principe della vinificazione mondiale, il Pinot Nero . Vitigno a bacca nera dalle antichissime origini francesi, sempre della Borgogna è un vitigno difficile, affascinante, che può dar vita a vini di qualità e bellezza inarrivabile (come quelli della Borgogna appunto). Predilige i climi freddi ed anch’esso è tra i più utilizzati per la spumantizzazione di qualità.

Infine il restante 10% proviene dal Pinot Bianco, altro vitigno nobile di origini francesi, forse dell’Alsazia, una probabile mutazione del Pinot Nero. Anch’esso vitigno resistente a climi freddi ha una spiccata acidità che lo rende molto adatto anche alla spumantizzazione. Il vino: la cantina Mirabella nasce nel 1979 dall’iniziativa di tre professionisti legati alla propria terra e alla sua tradizione che fondano la cantina nel cuore della Franciacorta in una vecchia filanda.

Guidati da Tersio Schiavi, lungimirante enologo, Mirabella negli anni si è trasformata in uno dei nomi più rilevanti del Franciacorta, con bottiglie che ricevono annualmente prestigiosi premi e riconoscimenti. Questo Mirabella Brut Rosè proviene da uve rigorosamente raccolte a mano, separatamente e affina sui lieviti per 3 mesi in cantina.

Dal colore rosa tenue esprime al naso la classica croccantezza dei lieviti mescolati con vivaci profumi di frutta rossa, con qualche tono di nocciola sullo sfondo. Al sorso è equilibrato e garbato, senza che qualche tonalità prevalga sull’altra. Probabilmente questo è il suo punto di forza ma anche il suo limite. Il Mirabella Rosè è un prodotto ben fatto e correttamente realizzato che però non trasmette e non evoca la forza e la tradizione del territorio da cui promana. Ha un che di scolastico, forse di programmato che toglie intensità e carica alla sua degustazione.

Ciononostante parliamo sempre di un vino di qualità carente probabilmente proprio nella personalità e nella caratterizzazione.

Da abbinare con antipasti caldi, primi piatti in umido e formaggi di media stagionatura. Valutazione: 3,375/5​

Prezzo medio: 20 euro Rapporto qualità/prezzo: non particolarmente favorevole

* fondatore e amministratore del gruppo Terminus, giornalista, sommellier Ais

Seguimi su Twitter @PietroColagiov1 e su Facebook pagina Terminus Vino e territorio mail [email protected]

Prezzo medio: 20 euro Rapporto qualità/prezzo: non particolarmente favorevole * fondatore e amministratore del gruppo Terminus, giornalista, sommellier Ais Seguimi su Twitter @PietroColagiov1 e su Facebook pagina Terminus Vino e territorio mail [email protected]

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