Sport/ Erano gli anni del basket femminile a Campobasso…(seconda parte)

di Stefano Manocchio

Abbiamo visto nella prima parte di questo lungo articolo-intervista a Luigi Maiella la nascita del Centro Sportivo dell’Antoniano e soprattutto il discorso che si è incentrato sul basket femminile a Campobasso. Personalmente trovo subito un’assonanza con le tante interviste che mi sono state rilasciate dai personaggi del basket maschile di allora (nella rubrica ‘time out’ pubblicata proprio su questo sito) nella parte in cui si evidenziava come tutto fosse nato dalla volontà e l’impegno di un gruppo di persone che sono andate a costituire la struttura della società sportiva. A tal uopo è bene precisare che certo il paragone non può non tener conto della differenza nel livello e negli obiettivi, visto che da una parte parliamo di un’esperienza che ha toccato i livelli alti del professionismo maschile, che allora viaggiava su budget stellari ben lontani da quello femminile. Il Csa, ma anche l’importante prosieguo di tutta l’attività femminile, era sostanzialmente un ‘mondo’ che girava in partenza intorno alla parrocchia di Sant’Antonio di Padova nel capoluogo regionale e che poi si è evoluta anche qualitativamente, ma la cui attività, pur raggiungendo poi obiettivi importanti ed anche prestigiosi, anche a livello nazionale, è rimasta inquadrata in un livello alto, soprattutto per la piazza di considerazione, ma certamente lontana dal professionismo puro degli uomini. La matrice di passione ed impegno è il punto comune tra le due belle imprese sportive. In questa seconda parte, più ‘tecnica’ e meno discorsiva, faremo con l’intervistato un ragionamento sui vari campionati disputati dalle atlete e gli obiettivi raggiunti dalle squadre.

Come è proseguuita l’attività del basket femminile in quel periodo?

“Prima campionati giovanili in Abruzzo, poi l’iscrizione al campionato di serie B Regionale 2006/07 sempre in Abruzzo con una squadra composta da elementi di Campobasso e altre di Venafro e sotto la guida di Luca Vettese di Venafro. In squadra elementi di Campobasso e Venafro tra cui Francesca Di Nucci, Alice Mandrone, Silvia Reale, Alessia Bontempo, Matilde Capozzi, Valentina Iannitto, Maria Maiella. Rachele Gianfagna, Alessandra Valerio e le venafrane Vettese, Durante, Pezza, e Valerio. Finimmo al terzo posto dietro il Pescara e il Roseto. Poi – dice Maiella – l’idea di chiedere l’ammissione in serie B Nazionale (2007/2008); bella esperienza anche se traumatica. Trasferte che abbracciavano la Campania, la Puglia e la Basilicata. Nel roster la pescarese Anna Montese, le foggiane Elide Paniello e Simona Grosso, la piccola Simona Di Florio, la beneventana Leone oltre lo zoccolo duro delle campobassane Capozzi, Iannitto, Reale, Maiella, Valerio, Bontempo ed altre. In panca Claudio Incollingo di Isernia che all’ottava giornata venne sostituito da Tania Ferrazza appena approdata a Campobasso proveniente dal CUS Chieti. Il suo contributo anche in campo si fece sentire ma la prima fase ci condannò alla pole retrocessione che ci vide incontrare squadre di Palermo, Ragusa, Cercola, San Filippo del Melo (ME), Caserta e Pozzuoli. Finimmo ultimi con la relativa retrocessione.

Anno sportivo seguente (2008/2009), nel rispetto delle norme federali presentammo domanda di ripescaggio in serie B Nazionale che venne accolta. Nel roster inserimmo Anna Montese, Benedetta Fortugno e Francesca Lelli da Pescara, Susy Giugliano prelevata dal Napoli e Melissa Babino dal Battipaglia. Vennero riconfermate le locali Matilde Capozzi, Rita Pirosanto, Valentina Iannitto, Maria Maiella. Come coach il beneventano Gigi De Martino, allenatore nazionale con una buona esperienza di campionati femminili in Campania. Nel mercato di riparazione riuscimmo a tesserare Alessandra Ciminelli, tarantina con esperienza in serie A2 con Alcamo, Rende e Palestrina. La prima fase finisce con la nostra compagine in ultima posizione e quindi per la seconda fase viene inserita in un concentramento che comprendeva: Costa Masnaga (LC), Pesaro, Civitanova Marche, Val D’Arda (CR) e Pescara Alla settima giornata della seconda fase, coach De Martino viene sostituito dal campobassano Fabio Ladomorzi che comincia la sua avventura con una splendida vittoria in quel della CO.PRO. Pescara con in panca Franco Ghilardi. La stagione finisce con la retrocessione.

La Womens anno 2011/2012 (Fondacaro, Ciminelli, Caporicci, Maiela, Castorani, Morselli, Ermito, Fornaro, Vattese, Mandato, Vargiu e Costantino)

L’anno seguente, 2009-10 la voglia di continuare era tanta e si decise, nel rispetto delle Disposizioni Organizzative della FIP, di acquisire il titolo per poter partecipare nuovamente al campionato di serie B Nazionale e così fu fatto e rilevammo il titolo dallo New Aurora Pescara del compianto Presidente Vittorio Schiazza e del compianto suo vicepresidente Pietro Visco. Grandi persone e grandi sportivi. In panca confermato Fabio Ladomorzi e nel roster oltre le locali Rachele Gianfagna, Maria Maiella, Tania Ferrazza (oramai campobassana), Rita Pirosanto, le riconfermata Ciminelli , Giugliano e Babino, vennero inserite la play Stefania Lombardo (Pomezia, Palestrina), la guardia Claudia Anastasio ultimo anno al Reggio Emilia (Reggio Emilia, Viareggio, Stabia), Carla De Rosa dal Potenza (rende A2, Potenza B/N), e la pivot Serena Scoglia (Valmadrera, Forlì, Pescara B/N)

Sempre girone D con compagini di Bari, Potenza, Brindisi, Latina, Benevento Monopoli e Capo d’Orlando. La prima fase ci vide prime a pari punti con il Brindisi ma primi per via degli scontri diretti. Accesso alla seconda fase, pole promozione, un girone con squadre di Brindisi, due di Battipaglia, Messina, Latina, Monopoli, Portici e Caserta. Questa seconda fase ci vide classificati al 5° posto e accesso ai play off con scontro diretto con la 4^ classificata, Potenza. Finì 2 a 1 per il Potenza.

Sempre più passione, si avvicinarono altri amici che affiancarono i già presenti Marco Di Brino, Gigi Fasciano, Mario Di Matteo, e cioè Saverio Tutolo, Antonio Passarella, Gennaro Massarelli, il dott. Fabrizio Fascione, Massimo Ciotoli, Paolo Logonigro e la nostra addetto stampa Simona Miozzi, i fisioterapisti Alessandra Iacobucci e Pasquale Battista.

Chiedemmo e ottenemmo dalla Lega Basket Femminile, l’organizzazione della Final Eight di Coppa Italia di serie B (4-5 e 6 Giugno) in concomitanza con il Corpus Domini. Organizzammo una visita guidata della città vecchia, poi il saluto dell’allora Sindaco Gino Di Bartolomeo. Ricordo poi la curiosità e l’ammirazione di atleti, dirigenti e familiari dei componenti le varie squadre nell’assistere alla sfilata degli Ingegni.

Un grosso impegno organizzativo che riuscimmo a portare a compimento anche con la collaborazione del CUS Molise che ci mise a disposizione il palazzetto appena inaugurato con i campionati universitari, campionati universitari dove partecipò anche una squadra di basket femminile in rappresentante del CUS Molise comprendente diverse atlete della Women’s. All’organizzazione collaborò con noi il CUS con tutti i propri associati. A questa finale parteciparono squadre di Battipaglia, Valmadrera(LC), Santa Marinella(RM), Vigarano(FE), La Spezia, Campobasso e Muggia (TS). Il trofeo lo alzò il Vigarano. Successivamente riprendemmo l’attività giovanile con un gruppo di ragazze comprendenti elementi di Campobasso, di Campodipietra e il più nutrito di Riccia, dove mettemmo su un centro.

Anno 20010-11, Iscrizione al campionato di serie B Nazionale, girone C, squadre di Perugia, Brindisi, Civitanova Marche, Senigallia, Corato, Bari, Monopoli, Pescara e Gualdo Tadino. Roster rinnovato, confermate Ciminelli, Gianfagna, Maiella, Capozzi, Vettese, Pirosanto, Caporicci, inserite la pivot Errico ultimo anno al CUS Chieti; due atlete incontrate e conosciute negli scontri l’anno precedente con il Brindisi e di indubbio valore, la cagliaritana Marta Vargiu, play (Cagliari A2, Rende A2, Brindisi B/N). e la guardia romana Flavia Castorani (Umbertide A2, San Raffaele A2,La Spezia e Brindisi B/N) oltre Eleonora Isacchi dal Battipaglia. Alla 5^ di andata un colpo non indifferente, riuscimmo ad ingaggiare la lunga Iole Torre dallo Spezia di A2. Lunga con esperienza in serie superiori e ricca di professionalità e tecnica e per rinforzare ulteriormente il reparto lunghe, ritesserammo Tania Ferrazza.

La prima fase ci vide prime a pari punti con il Gualdo Tadino ma prime per differenza canestri negli scontri diretti. Accedemmo così ai play off con squadre del nostro girone, Pesaro, Brindisi e Senigallia (con in panca Simoncioni, già coach Dell’Olimpia Campobasso) e quattro dell’altro girone meridionale, Stabia, Maddaloni, Potenza e Orlando (ME). Primo incontro con Orlando, (finito 2 a 0 negli scontri diretti per la nostra squadra), alla seconda giornata scontro con il Senigallia vincitrice nello scontro diretto con il Potenza, 2 a 0. La prima contro il Senigallia ci vide uscire vincenti nello scontro in casa per 61 a 58 dopo un tempo supplementare. Nella gara di ritorno nessun batticuore, si vince in trasferta per 44 a 61 . Si aprirono così le porte per la finale dove avremmo incontrato lo Stabia vincitrice per 2 a 0 nello scontro diretto con il Brindisi. La vincente di questo scontro accederà allo spareggio promozione con altre sei compagni a livello nazionale. La prima in casa ci vide superare di un solo punto le forti avversarie dello Stabia per 65 a 64. La seconda partita, a Castellammare fini con un pesante 88 a 62 per le locali rimandando tutto a gara tre a Campobasso”.

Ora Maiella entra nello specifico di quell’importante partita e in tutto quello che seguì

“Il 28 maggio, in un Vazzieri gremito di sostenitori locali e tifosi stabiesi (oltre 500 persone) l’incontro comincia con un primo quarto in perfetta parità, ma al secondo quarto lo Stabia mette su un distacco di otto punti che gestirà fino alla fine e l’incontro si conclude con lo Stabia vincente per 44 a 48. Grande delusione ma contentissimi di aver disputato un campionato nazionale da protagonisti. Anno 2011-2012, si cerca di dare una scossa, in panca il valido Ladomorzi sostituito da Marco Guerriero di Orvieto, già coach del Potenza e altre compagini. Nel ‘roster’ confermate Castorani, Vargiu, Ciminelli, Maiella, Vettese, Caporicci e la giovane Mandato, vengono inserite la lunga Daniela Fornaro dal Reggio Emilia (Orvieto A2, Umbertide A2,Battipaglia A2, Regio Emilia B/N) e Giorgia Ermito dal Brindisi (Rende A2, Lucca A2), Beatrice Morselli dallo Spezia (Spezi A2, Lavagna B/N)e Loredana Costantino dal Battipaglia fresca promossa in A2 (Alghero A2, Palestrina A2, Palermo, Battipaglia e Valmadrera B/N) e Valentina Marchi (Senigallia, Reggio Emilia, Bologna). Il girone è quello abruzzese, molisano marchigiano con squadre di Civitanova Marche, Roseto, Pesaro, Fermo, Senigallia, Pescara e Ancona. Comincia bene la stagione, si inanella una serie di vittorie. Dopo la partecipazione alla prima fase di Coppa Italia contro Corato e Ariano Irpino, da cui si esce con due sconfitte, alla quarta giornata si decide di sostituire il coach Marco Guerrieri che, nonostante i risultati gli erano favorevoli, non aveva soddisfatto le aspettative della dirigenza. Al suo posto venne chiamata una vecchia conoscenza del basket molisano, coach Roberto Di Florio che prese subito le redini della squadra: comincia con un sonoro 47 a 75 in quel di Pesaro!

Nella sosta di fine anno il divorzio con la pivot Fornaro, che si accasa a Pesaro. Si continua così fino alla fine della prima fase – dice ancora l’intervistato – che vede le campobassane al primo posto con il Civitanova Marche ma secondo per via degli scontri diretti. Comincia la seconda fase, fase ad orologio, girone con le stesse compagini, e comincia il testa a testa con il Civitanova. La Women’s è prima fino alla 19^ giornata ma nello scontro diretto fuori casa, soccombe al Civitanova che l’aggancia la primo posto. Durante l’incontro la Marchi subisce un brutto infortunio e non rientra così come la Vettese. Nelle successive gare il Civitanova viene battuto dal Pescara mentre le campobassane vincono le due gare restanti concludendo la fase al primo posto con 18 gare vinte su 21. Ora il concentramento nazionale per la promozione in A2. Questo si terrà a Pontedera (PI) contro il Costa Masnaga, il Portici e Santa Marinella.

La prima gara contro il Costa finisce 59 a 67 per il Costa con parziali di tutto rispetto.(18-15, 33-32 e 43-46). De Florio paga la mancanza di rotazioni con Marchi in panca ad onor di firma e Vargiu in non perfette condizioni fisiche. La seconda gara vede come avversarie il Portici che dopo una combattuta gara viene superata con il punteggio di 64 a 69. Ora l’ultimo ostacolo, il Santa Marinella, compagine ben strutturata con elementi come la Paparazzo, Bolognesi e Consoli. L’incontro finisce a favore del Santa Marinella che risulterà vincitrice del concentramento per 44 a 67. Allo spareggio promozione accedono il Santa Marinella e il Costa Masnaga, ma l’A2 fu conquistata da Reggio Calabria.

Ora purtroppo la conclusione del discorso, con l’epilogo certo poco lieto di quel sogno

“Una bellissima esperienza- dice ancora Maiella – con le ragazze che hanno dato più di quello che potevano. Si conclude anche questo anno sportivo acquisendo il diritto a partecipare alla Lega Sviluppo o A3. Si incomincia a programmare la nuova stagione, si pensa di acquisire il titolo di A2 ma cominciano a presentarsi problemi economici; già la stagione appena finita non è tanto rosea. Si cerca di coinvolgere nuove forze, imprenditori locali, ma inutilmente. Allora, dopo tanti tentativi si decide di chiudere l’attività. Cosa dire, è stata una bellissima esperienza, la società con le proprie squadre ha calcato parquet di tutta Italia. Un ricordo particolare è la partecipazione con la squadra giovanile al Torneo Internazionale di San Marino e al Torneo Nazionale di Latina. In entrambe le manifestazioni partecipammo coinvolgendo anche ragazze di Termoli e Venafro e con in panca Rita Pirosanto.

Possiamo dire tranquillamente: Ci abbiamo provato con tutta la passione possibile ma, a volte, non basta. Ora vedere la Magnolia a questi livelli fa molto piacere, tutti dirigenti della Women’s Basket Campobasso, ….avevamo puntato bene”.

E non resta che dire che hanno fatto bene e che dare a Campobasso la possibilità di salire sul livello nazionale è stato importante. Un discorso anche imprenditoriale che adesso è ulteriormente salito, fino a raggiungere obiettivi di grande valore nel panorama nazionale, grazie alle imprese della Magnolia. (fine)

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