SLC-CGIL e UIL-POSTE : razionalizzazione uffici postali, ognuno si assuma le proprie responsabilità

Da lunedì 7 settembre molti uffici della regione Molise saranno razionalizzati con apertura a giorni alterni. L’elenco è noto a tutti già da tempo e la clientela è stata avvisata con opportuni cartelli. Le Segreterie Regionali della SLC-CGIL e della UIL-POSTE hanno, negli ultimi mesi, provato a percorrere tutte le strade possibili per evitare che ciò accadesse. Elencare le iniziative, non ultima la conferenza stampa di denuncia organizzata con la presenza dei Segretari Confederali, potrebbe apparire come un’auto celebrazione. E a questo punto inutile ci appare anche parlare delle ricadute di tutto ciò visto che interessa a pochi. Certo sono posti di lavoro persi che mai più recupereremo. Certo la speranza di sopravvivenza delle zone interne subirà un ulteriore duro colpo Ma tant’è.  Invece crediamo sia opportuno ricordare ed evidenziare alcuni fatti e sia opportuno farlo a beneficio di tutta la cittadinanza.
1)    Le istituzioni sono state più volte interessate di quanto stava per accadere. La Regione Molise delegò il Consigliere Cotugno per mettere a punto le iniziative necessarie atte a scongiurare il pericolo. Ci sono stati tre incontri con le Organizzazioni Sindacali di categoria. Un documento condiviso ed un Ordine del Giorno di protesta votato all’unanimità in Consiglio. Poi un comunicato stampa dell’On. Danilo Leva. Quindi il nulla! Solo i Sindaci interessati hanno continuato a cercare di salvare gli Uffici Postali. Il Sindaco di San Pietro Avellana, Francesco Lombardi, ha addirittura inviato a Poste le firme dei correntisti postali di quel paese, pronti a chiudere il proprio rapporto.
2)    Poste Italiane è stata costretta dal Governo a rivedere il piano iniziale, pur autorizzato dall’AGCOM,  condividendo prima le chiusure con i Governatori. Così che il 20% degli uffici interessati in tutta Italia, è stato salvato. Addirittura in Liguria ne hanno salvato uno ogni tre. In Molise nessun ufficio è stato salvato!
Questi sono i fatti. Altro non abbiamo da aggiungere. Ognuno, in questa triste vicenda si assumerà le proprie responsabilità.

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