Sindaci della provincia di Chieti chiedono le dimissioni di De Matteis. La replica del Presidente della Provincia

Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis in merito alla richiesta di dimissioni nei suoi riguardi e per il collega presidente di Chieti, da un’assemblea spontanea di sindaci riunitasi a Tufillo, dichiara quanto segue: “Ho letto da alcuni organi di informazione che dovrei dimettermi per la emergenza relativa alla calamità naturale abbattutasi nel Molise e per i danni subiti dalla fondovalle Trignina per via del maltempo. Danni che hanno provocato (tra l’altro) la rottura di una strada di gestione Anas, nel territorio abruzzese di Lentella e che ha visto la circolazione dirottata nella 163 e strade viciniori molisane (Montenero – Mafalda), per garantire un minimo di collegamento tra Vasto – Termoli con Isernia – Napoli – Roma. Ai danni quindi pure la beffa: non solo nella emergenza si è utilizzata forzatamente una strada provinciale molisana già pessima, non solo si è riusciti in piena emergenza a non distruggere ed isolare migliaia di cittadini grazie comunque al lavoro del nostro personale, ora dovrei dimettermi non so ancora per cosa. A chiedermelo – continua De Matteis – degli illustri sconosciuti, della provincia di Chieti e non di certo sindaci dei comuni molisani, i quali già mi hanno fatto pervenire notizie circa una loro non condivisione della petizione. Ma al di là di queste prese di posizione farneticanti, evidentemente questi grandi amministratori non si sono premuniti di informarsi circa le reali attenzioni e sensibilità messe in pratica dalla Provincia di Campobaso, dal sottoscritto, dal mio assessore, dal personale e dai consiglieri provinciali dell’area. Sin da subito noi abbiamo messo nero su bianco dichiarando la non idoneità della strada provinciale Mafalda – Montenero, a supportare un simile carico di traffico. E l’ordinanza in allegato è stata diramata a tutti gli organi competenti. Di conseguenza questi sindaci, stanchi e oggetto di tante lamentele, hanno trovato l’interlocutore sbagliato contro il quale scagliarsi”.

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