Sblocca Italia, Movimento 5 Stelle: il Consiglio ci mette la toppa

Finalmente il Consiglio regionale ha annunciato la propria contrarietà allo Sblocca Italia . Anche il MoVimento 5 Stelle Molise ha espresso il suo voto favorevole. Del resto non si poteva fare altrimenti al cospetto di un provvedimento che riporta la regione al Medioevo, un doppio salto mortale all’indietro di cui già si conoscono le conseguenze. Ferma restando la nostra soddisfazione su questo primo aspetto di carattere politico, non possiamo non affermare il nostro disappunto sulla procedura che si vuole adottare. Tanto infatti si poteva fare, prima e meglio, ma non è stato fatto. Ancora una volta non per colpa del MoVimento. Ben tre volte abbiamo proposto l’anticipazione di una nostra mozione che chiedeva alla Giunta di prendere una posizione netta contro il Decreto. La maggioranza ha sempre rifiutato la discussione immediata. Nonostante l’impegno preso a Termoli dal presidente Niro con le altre regioni, circa il coinvolgimento tempestivo dell’intero Consiglio regionale sulla questione.
Oggi, invece, ci ritroviamo con un Consiglio chiamato a cucire sullo Sblocca Italia una piccola toppa, che stenta a coprire l’incapacità della Giunta, del Pd e del presidente del Consiglio regionale. Un espediente mal fatto, firmato Niro, Totaro a altri che, tramite un ordine del giorno, con un’operazione di facciata, hanno tentato di rimediare al silenzio da sempre dimostrato sull’articolo 38 del Decreto, che distribuisce le competenze tra Stato e Regioni in tema energetico.Il termine perentorio per impugnare lo ‘Sblocca Italia’ era fissato il 10 gennaio (60 giorni dopo la conversione in legge). Quindi il tempo ora è scaduto. Ma qualcuno ha pensato bene di salvare la faccia (o tentare di farlo) costringendo il Consiglio ad un provvedimento che non ha né capo né coda.Insomma, si è perso tempo e si è cercato di rimediare. Malissimo. Ma si è persa anche l’ennesima occasione per difendere la propria terra. Qualcuno, non il MoVimento 5 Stelle, dimentica che in ballo c’è la salvezza del 60 per cento circa del territorio regionale. Ben sei regioni hanno impugnato il Decreto. Tra di esse non c’è il Molise che, in questo modo, ha perso l’ennesimo appuntamento con la trasparenza e l’onestà.

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