Sanità, Iorio a Frattura: lo Yes man ministeriale ha distrutto la sanità e i molisani

A seguito della nota stampa diffusa dall’”Ufficio Stampa Frattura Presidente” dal titolo “Accesso a liquidità straordinaria, sì ad altri 70 milioni senza l’aumento delle tasse”  e divulgata dagli organi di informazione, a seguito del commento conclusivo dello stesso Paolo Frattura contenuto nella suddetta nota “Purtroppo non potremo finalizzare, come invece ci sarebbe piaciuto, queste importanti risorse agli investimenti per l’efficientamento del nostro servizio sanitario regionale: andranno a saldare il debito contratto dal presidente-commissario Michele Iorio e dai suoi sodali”, si invia la replica e si ringrazia anticipatamente le testate giornalistiche per l’attenzione.
I tradimenti, la distruzione del sistema e l’eredità del mutuo: così lo Yes man ministeriale ha distrutto la sanità e i molisani
“Non finisce mai di stupire il ragionier Frattura che da quando si è insediato al governo della regione ancora non riesce a risolvere il rebus dei disavanzi, delle coperture, dei riequilibri, della riorganizzazione e non si trova con i conti. Chissà se riuscirà alla fine del suo mandato, visto che stiamo agli sgoccioli, a farci capire qual è la sanità che lui intende realizzare o almeno a farci decifrare meglio la scrittura del dettato ricevuto dai ministeri e dai direttori locali di provenienza ministeriale.

La verità è una e inequivocabile: Frattura è stato eletto grazie ad una propaganda elettorale che assumeva come prioritaria la rivalutazione e la riqualificazione dell’ospedale di Venafro tanto da essere acclamato come salvatore della patria. Poi passava per Larino, dove prometteva meraviglie per la valorizzazione del Vietri e ad Agnone poco mancava che definisse la realizzazione di un policlinico universitario. Presi i voti operava il tradimento più becero e più vergognoso della storia della Regione. Accettava infatti da subito di subire il dettato del decreto Balduzzi disertando, per vergogna, la seduta dove questa decisione si assumeva.

Successivamente accettava l’idea di un ospedale unico nella regione Molise con due satelliti (Isernia e Termoli) che resterebbero presidi ma che, secondo il concetto chiaramente enunciato dal direttore factotum della sanità la dottoressa D’Innocenzo, con il sistema Hub & Spoke traduce in inglese il declassamento anche delle strutture di Isernia e Termoli.

L’altra battaglia Frattura, sempre in campagna elettorale, la faceva con il Cardarelli, contrastando pesantemente la nostra proposta di integrazione con la Cattolica e facendosi paladino, sempre per prendere voti, di rilancio della struttura pubblica campobassana.

Anche qui: passate le elezioni, presi i voti, seguito il tradimento.

Contrordine compagni, si fa come diceva Michele Iorio!

I conti li approfondiremo alla fine ma già sommariamente  possiamo vedere che in tre anni di governo il ragionier Frattura non ha ridotto di un centesimo la spesa mentre ha ridotto all’osso i servizi e il personale. Riduzioni che sono stati l’unico obiettivo dei suoi tagli con la conseguenza di non aver prodotto alcun risparmio ma solo un disagio per i cittadini molisani.

Il futuro radioso lo ha lasciato ai posteri con il carico fiscale per il mutuo di 240 milioni che i molisani dovranno restituire in 30 anni  e che lui repentinamente ha firmato rinunciando, come sempre, a contrastare il governo e a richiedere, invece di contrarre il mutuo, un intervento di tipo nazionale come è stato fatto in tante occasioni nel nostro paese.

Purtroppo dobbiamo ancora sopportare, per poco più di un anno, questo presidente, questa Giunta e questa maggioranza che hanno prodotto danni ad una regione che aveva solo bisogno  di essere assecondata nello sviluppo delle sue enormi possibilità che il governo di centrodestra da me guidato aveva posto in essere.

Ma l’imbroglio elettorale purtroppo ha determinato un altro destino.

Michele Iorio

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