Riparte una nuova conflittualità in Poste

Antonio D’Alessandro Segretario Interregionale della CISL Poste, dopo il consiglio Regionale riferisce che il personale di Poste è di nuovo in fibrillazione, dopo lo sciopero della categoria dello scorso 4 novembre che ha toccato il 75% dei lavoratori, il referendum del 4 dicembre, il cambio del Governo, il Ministro dell’Economia e Finanza annuncia ancora una volta la svendita di Poste Italiane.

Antonio D’Alessandro, con una nota, fa notare al MEF e al Management di Poste Italiane di interessarsi a risolvere i problemi e non di svendere il patrimonio degli Italiani, infatti ci sono pesanti criticità in cui versano interi settori come la sportelleria a il recapito.

Questo management accelera sui processi di finanziarizzazione, nello stesso tempo assistiamo, a scelte di arretramento sulle dinamiche evolutive radicate nell’ambito degli Uffici Postali. Nonostante un numero consistente di esodi incentivati, si evidenziano l’aggravarsi di una sempre più cronica carenza di personale.

In sostanza – continua Antonio D’Alessandro -, L’Azienda ha concordato, con una minoranza sindacale, un numero di trasformazioni di passaggi da Part-time a Full-time e di sportellizzazioni che non ha apportato nessun beneficio concreto, infatti in Molise non ci è stato nessun rimpiazzo ai 40 lavoratori che hanno lasciato Poste nell’ultimo anno.

A dimostrazione di ciò, è nota la grande difficoltà che quotidianamente emerge nelle filiali per garantire l’apertura di tanti uffici postali.

Antonio D’Alessandro fa una denuncia esplicita, “l’inopportuna presa di posizione aziendale nell’assicurare l’apertura di molteplici uffici monooperatore attraverso pressioni di ogni genere e ricatti, mirati all’individuazione di risorse da assegnare, in forma di distacco, contro la volontà degli stessi. Su di loro, infatti, gravano oneri e responsabilità senza garanzie di un’adeguata copertura relativa a competenze e conoscenze”.

La situazione generale dei continui distacchi del personale, assume contorni sempre più preoccupanti.

Il Segretario della CISL Antonio D’Alessandro fa presente che i tanti colloqui gestionali attivati in tutti questi mesi, in ossequio al piano di attenuazione del fenomeno di assenteismo, non hanno prodotto alcuna efficacia, in quanto, a nostro parere, si muovono su crinali “discutibili” mediante pressioni psicologiche di ogni genere che costringono i lavoratori a desistere dalla fruizione di assenze tutelate dalla legge, quali 104, maternità facoltativa, congedi parentali, etc….

 

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