Punto nascita Termoli/ Facciolla: non sia una vittoria di Pirro

La notizia che il punto nascita di Termoli resterà aperto quantomeno fino ad aprile del 2020 è senza dubbio una buona notizia. Ma a mio avviso sbaglia chi la interpreta come un buon segno foriero di soluzioni o, peggio ancora, chi, già soddisfatto, canta alla vittoria del popolo. Purtroppo temo che non si tratti di questo: intanto perchè si sta parlando di una sospensiva che, già nei termini, contiene tutta l’incertezza di qualcosa che resta in sospeso, precario appunto. In secondo luogo, ed è ciò che più mi preoccupa, va riportata l’attenzione sul nuovo Pos dove, è assai probabile che ci sia scritto, a chiare lettere, che il Punto nascita di Termoli deve essere cancellato, chiuso.Altri elementi poco rassicuranti si prospettano all’orizzonte quali: la probabile imminente chiusura del reparto di Ortopedia a Termoli, la delocalizzazione delle emergenze neurochirurgiche da Campobasso a Teramo e soprattutto la condizione ribadita dal Tar, secondo la quale bisogna ‘tenere aperto il punto nascita di Termoli o quello di Isernia’.Ecco, sono questi i dati concreti dei quali dobbiamo tener conto e sui quali dobbiamo continuare a vigilare senza abbassare la guardia se davvero vogliamo capire cosa accadrà alla nostra sanità regionale e a tutti noi.In poche parole spero che non sia questa una vittoria di Pirro, dove il prezzo da pagare sarà troppo alto e lo stesso ci sarà recapitato con il prossimo, imminente, POS.

Avv. Vittorino FacciollaConsiglio Regionale del Molise – Gruppo Consiliare Partito Democratico

Commenti Facebook