Punti di vista/ Pd molisano:il canto del gallo

E Gesù disse a Pietro: in verità io ti dico che tu, oggi, inquesta stessa notte, avanti che il gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai tre volte.Il gallo rappresenta l’annuncio della Luce che illuminerà drammaticamente la colpa – il tradimento oramai consumato – in modo tale da non poter esser piú occultata. Tradire dal latino tradere = dare, consegnare, composto dalla particella trans=oltre. Il PD oggi, e’ evidente, ha tradito i suoi padri e la sua storia e è andato oltre, ha consegnato se stesso e il governo a Renzi e ha drammaticamente illuminato la sua ‘colpa’.Il PD in Molise l’ha fatto ancor prima con Leva, il quale, assieme a Ruta, ha consegnato il PD a Frattura, renziano, andando oltre quel che era il disegno, squisito calcolo personale, salvo sbagliarne i conti.

Il canto del gallo, illuminando la colpa, rappresenta il nuovo risveglio della ragione, che prende semplicemente atto della fine della notte in cui si è ‘sognato’ incubi e tradimenti e fa intravedere il nuovo giorno, che ancor bene non si coglie, esso semplicemente si preannunzia, nel segno della necessità. Esso ha annunziato la fine della notte PD cannibale della sua storia e al contempo onnivoro dei suoi uomini e ora annunzia un giorno-uomo nuovo o vecchio, comunque rinnovato, che rivela la Sinistra PD inutile e superflua, ormai confutata. Il PD cioè e’ ormai svergognato, la sua manifestazione apparente ormai eliminata. Siamo nella verità : passando attraverso mutazioni camaleontiche e trasformazioni varie, il PD ha cambiato palesemente status e habitus; forse sarebbe il caso cambiarne anche la denominazione, almeno che esprima invece qualcosa di democratico in ambito economico e di liberale nell’ambito dei diritti. Si vedrà, al momento sappiamo di certo quel che non è più e quel che non è più neanche mancherà, soprattutto a chi non ne ha mai compreso il significato autentico e ne ha colto solo le dinamiche di potere individuali e consortili. Amen.Del resto qui in Molise anche la Sinistra ‘estrema’ e quella centrista si rispecchiano nel PD di oggi, quello di Frattura e della Fanelli; pochi spiriti di sinistra ne prendono le distanze, non riuscendo però a trovare intese tra loro e l’anarchismo o il blocco ideologico alla processualita’ storica poco o niente riesce a costruire, tantomeno li conduce verso la confluenza al grillismo monocratico, il quale in Regione ha comunque un profilo basso rispetto alla dirompenza pirotecnica del capo centrale e dei capetti in Parlamento; i Romaniani, dopo gli errori compiuti in campagna elettorale, ormai sono bloccati su face book a metter like alle denunce, oggettive ma mai propositive, del loro leader, su cui però è ineludibile un giudizio positivo sul piano valoriale e sulla sua inconfutabile capacità di saper fare opposizione in Aula; il centro destra perde pezzi, ma l’unica cosa che non perde e’ certa stampa -propaganda locale, e ciò almeno per un altro po’, fin quando quest’ultima otterra’ i soldi spettanti. Ergo, il mattino ci preannunzia solo un segmento di nuovo, ma ancora tanta, troppa cenere. Pazienza, sulla cenere, provocatoriamente e anche in modo controverso, qualcuno pur dovrà intraprendere un’opera di ricostruzione e vedremo cosa sarà mai il nuovo o il rinnovato, auspicando che altri, intanto, riemergano dal virtuale e dalla confusione, non ancora destati dal raggio del nuovo giorno. Il canto del gallo c’è stato e ha imposto, scalpitante e necessitante, il nuovo giorno; questo giorno senza più maschere c’è da trasformarlo da necessita’ storica in possibilità gravida di futuro. La sfida si riapre per tutti su valori, pensiero e competenze. E’ possibile perché la menzogna e’ stata finalmente smascherata ed e’ chiara a tutti.
Adele Fraracci

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