Messa in liquidazione della società Korai: si è consumata l’ennesima ‘strage’ di lavoratori

“Vicenda Korai: vorremmo sapere dal Presidente della Giunta Regionale del Molise Paolo di Laura Frattura e dal Vice Presidente della Giunta Regionale Michele Petraroia perché si è venuti meno alla decisione di portare la questione all’attenzione della Commissione competente e alla presenza delle parti direttamente coinvolte e se sono state ipotizzate delle soluzioni atte a salvaguardare la questione occupazione delle unità lavorative del Korai” (con Delibera di Giunta Regionale n. 559 del 29 giugno 2010 la società “Korai – Consorzio Regionale per Amministrazioni e Imprese” è stata trasformata nella società “Korai – Società a Responsabilità Limitata”, configurata in società domestica o in house providing, con acquisizione dell’intera partecipazione societaria da parte dell’Ente Provinciale per il Turismo di Campobasso; con Delibera di Giunta Regionale n. 422 del 27 giugno 2012 è stata disposta l’acquisizione, da parte della Regione Molise, dell’intera partecipazione al capitale della società “Korai s.r.l.”, in esecuzione dell’art. 4, comma 2 della legge finanziaria regionale del 2010, delle D.G.R. nn. 559/2010 e 1132/2010 e della D.C.R. n. 173/2011).
A presentare l’interrogazione urgente sono i consiglieri regionali Angiolina Fusco Perrella, Michele Iorio e Giuseppe Sabusco”.
“E’ grave – continuano i consiglieri –  che dopo la decisione del Consiglio regionale, come da richiesta del Vicepresidente Petraroia, di convocare l’organizzazione sindacale e i lavoratori per trovare possibili soluzioni e discutere della situazione della società, il Governo regionale abbia deliberato la messa in liquidazione del Korai senza fissare alcun incontro preventivo. Come si ricorderà infatti nella seduta consiliare del 02 dicembre 2014 venne discussa l’interrogazione urgente con risposta orale e scritta (a firma dell’intera minoranza e Nunzia Lattanzio) sulla situazione della società Korai e delle dodici unità lavorative impegnate in essa.
E proprio allora il Vicepresidente Petraroia, in risposta all’interrogazione di cui sopra, avanzò la richiesta di convocare in Commissione l’organizzazione sindacale e i lavoratori del Korai per discutere della situazione complessiva della società, con la presenza dell’Amministratore Unico, dott. Pavone.
Testualmente Petraroia disse: Io proporrei ai colleghi Consiglieri che hanno avanzato la interrogazione, di immaginare una opportunità anche di incontro specifico, se loro sono d’accordo, magari potrebbe essere la Seconda Commissione come sede anche istituzionale […] Quindi, io prospetterei, visto che c’è l’Amministratore, il Dottor Nicola Pavone, potrebbe essere chiamato in audizione insieme alle organizzazioni sindacali presso la Seconda Commissione, con la presenza anche dell’Esecutivo, del nostro responsabile anche del Settore del Turismo, così che possiamo fare una verifica puntuale, però a partire dalle cose che stanno accadendo in questo periodo. Mi dicono, ad esempio, che molti lavoratori si sono rivolti anche ai giudici del lavoro per farsi riconoscere i crediti pregressi. Quindi c’è una situazione in divenire che l’Amministratore ci potrà illustrare in quella sede facendo il punto, ma sulle questioni proprio dell’oggi più che del 2013”.
Che cosa è accaduto in seguito? – aggiungono i consiglieri – E’ successo che con Deliberazione di Giunta Regionale n. 727 del 30 dicembre 2014 ad oggetto “Società Korai srl. Presa d’atto del bilancio d’esercizio 2013. Provvedimenti consequenziali” si è deciso di demandare al Presidente della Regione Molise la proposizione, in Assemblea straordinaria dei soci, della messa in liquidazione della Società Korai srl; e bisogna aggiungere che nella Delibera di cui sopra non vi è nessun riferimento e non viene ipotizzata nessuna soluzione a tutela e salvaguardia dell’occupazione per i dipendenti Korai.
Per questo – terminano Fusco, Iorio e Sabusco – saremmo grati al Presidente Frattura e al Vicepresidente Petraroia se ci facessero sapere perché non hanno portato la questione in Commissione e soprattutto quale soluzione hanno ipotizzato per salvaguardare le unità lavorative”.

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