Livelli Essenziali di Assistenza e tutela della salute nelle regioni sottoposte a piani di rientro dal debito

Il tema del diritto alla tutela della salute nelle regioni sottoposte a Piani di Rientro dal debito è stato oggetto di un recente confronto tra gli Assessori Regionali alle Politiche Sociali, l’ANCI e il Ministro Poletti, che si è impegnato ad aprire un’istruttoria urgente con il Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin e con il Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. La crisi che assilla l’Italia non si risolve umiliando la dignità dei malati e delle loro famiglie che nelle regioni commissariate si vedono depauperati quotidianamente di servizi, prestazioni e assistenza. E’ sconcertante che il Tavolo Tecnico di Verifica insediato presso il Ministero del Tesoro, insieme a Sub-Commissari e a società di revisione contabili nominati dal Governo, solleciti la soppressione di tutte le prestazioni sanitarie considerate extra – LEA a partire da servizi territoriali di assistenza domiciliare integrata per dimessi psichici, malati di Alzheimer e per pazienti cronicizzati.
In pratica si trasmettono gli atti adottati in contrasto con questi orientamenti alla Corte dei Conti ed altri Organi dello Stato per perseguire i dirigenti delle strutture sanitarie che non tagliano e cancellano le prestazioni non inserite nei Livelli Essenziali di Assistenza. Per le regioni, specie dopo i tagli di 4 miliardi di euro contemplati nella legge di stabilità 2015, è materialmente impossibile fronteggiare quei servizi di civiltà ed umanità con i fondi irrisori delle politiche sociali, e da qui è partita la giusta sollecitazione del Ministro Poletti ai colleghi di Governo Lorenzin e Padoan. E’ opportuno che sulla questione si registri un’ampia condivisione nazionale di ogni rappresentanza sociale così che i cittadini delle regioni commissariate non vengano penalizzati da tagli umilianti di servizi essenziali.

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