Il Molise non rinunci a lottare per il riconoscimento dell’Area di Crisi

Il Ministero dello Sviluppo Economico non procede alla convocazione della riunione istruttoria  finalizzata al riconoscimento dell’Area di Crisi,  così come concordato il 9 luglio scorso nell’incontro tra il Presidente della Regione ed il Ministro Guidi, in presenza dei due Direttori del M.I.S.E. che seguono la materia. Questo ritardo accentua i malumori, fomenta i dissensi e offre il fianco alle forze che non sono convinte sulla possibilità che in Molise possano giungere finanziamenti ai sensi dell’art.27 della legge 134/2012 per importi che variano dai 53 milioni di euro accordati sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio ad Airola (BN) fino ai 250 milioni di euro assegnati a Piombino per la chiusura dell’acciaieria. Le criticità finanziarie della congiuntura economica sono note e per il Governo non è semplice reperire fondi da allocare in Molise per un piano di ripresa produttiva con nuovi posti di lavoro e riassunzioni dei lavoratori licenziati dalle aziende in crisi. Gli scontri ideologici di questi giorni permettono divagazioni sui massimi sistemi e privano di risposte concrete i territori in difficoltà che attendono investimenti pubblici per promuovere sviluppo locale, occupazione e crescita. In una cornice nazionale di tale complessità non è utile sommare le disattenzioni e le divisioni regionali. Eludere il tema del riconoscimento dell’area di crisi non aiuta a porre l’accento sull’emergenza lavoro che assilla il Molise, non evidenzia la sofferenza del territorio e lascia al Governo l’alibi che in realtà le criticità sollevate dalla richiesta della Regione e condivisa da tutto il partenariato con l’Intesa del 7 agosto, non siano gravi a tal punto da determinare un finanziamento nazionale specifico.  E’ un errore non fare quadrato serrando i ranghi e ponendo al centro della strategia politica, sindacale, istituzionale e sociale l’emergenza occupazionale ! La Giunta Regionale ha formalizzato con la Delibera n.396 dell’11 agosto l’istituzione di una Task-Force coordinata dal Direttore della Programmazione che l’8 e 9 settembre ha incontrato a Bruxelles la dr.ssa D’Angelo responsabile europea del Fondo per la Globalizzazione oltre ai dirigenti della Commissione che seguono i fondi strutturali. L’azione istituzionale regionale persegue con fermezza l’obiettivo di cogliere un obiettivo strategico per risolvere il dramma del lavoro attraverso l’Accordo col Governo, ma se si amplia il nucleo di chi ci mette la faccia nello scontro con Roma, il traguardo si avvicina.
Michele Petraroia

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