Il film della settimana/ “Workers” di José Luis Valle (Mex)

Pietro Colagiovanni *

Il film, del 2013, è il lungometraggio di esordio del regista cileno Jose Luis Valle. Come si evince dal titolo (che è proprio in inglese) si parla di lavoratori e del loro sfruttamento. Il film è quindi politico ma non esaurisce la sua cifra stilistica nella pura indignazione e denuncia. La storia è quella di due lavoratori, marito e moglie ormai separati da decenni, che vivono a Tijuana in Messico svolgendo mansioni umili con grande serietà e dedizione. Lei da anni al servizio di una ricca signora, lui addetto alle pulizie in una nota multinazionale che produce lampadine. Due vite dure, spartane che Valle ci racconta in parallelo. Due vite che subiscono ad un certo punto una grande ingiustizia. Lei, alla morte della signora, scopre che tutta l’eredità viene lasciata al cane, alla quale era ossessivamente affezionata. A lui, invece, viene impedito di andare in pensione per mancanza di documenti di immigrazione (carenza che non aveva però impedito trenta anni di sfruttamento) e gli viene solo offerto, come una concessione, di continuare a sgobbare. Da qui scatta la reazione dei due protagonisti che puntano ad ottenere vendetta. Alla fine ci riusciranno e il film è anche una favola a lieto fine. Ma la trama, realistica ma non sempre credibile, è più un pretesto per denunciare la grande ingiustizia del mondo, la differenza tra ricchi e poveri, lo sfruttamento in forme ormai comunemente accettate del lavoro degli uomini. A questo si aggiunge una regia tutta centrata sul minimalismo, attori convincenti ed una fotografia molto ben realizzata, tra le cose migliori del film. Inoltre Valle inserisce una indovinata nota di humor nero e momenti di poesia e liricità. L’opera è quindi ben fatta e molto curata, sicuramente riuscita. L’appesantiscono solo dialoghi a volte un tantino slabbrati e una lunghezza ( due ore) eccessiva. Nel complesso, però, si tratta di un buon film, capace di intrattenere ma fa anche di far pensare e riflettere sulla condizione sociale dei nostri giorni.

Voto 3,5/5

*imprenditore, comunicatore, fondatore del gruppo Terminus

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