Il film della settimana/ “Borat-Seguito di film cinema” di Jason Woliner (Usa)

Pietro Colagiovanni *

Dopo 14 anni, in piena epidemia Covid 19, ritorna il giornalista kazako seminudo che tanto successo e tante controversie accese alla sua prima, clamorosa uscita. Prodotto e distribuito online dal colosso dell’ecommerce Amazon, vede sempre come mattatore l’ineffabile Sacha Baron Cohen accompagnato da una bravissima attrice bulgara, Marija Bakalova che interpreta sua figlia. Replica il format del primo film, quello del falso documentario o meglio del documentario misto, una specie di Candid Camera potenziata.

Le situazioni in cui gli attori producono le loro surreali perfomance sono reali e attraverso il registro comico devono mettere in luce e far venire a galla realtà sgradevoli, critiche, spesso inconfessabili della società americana. La trama è semplice: Borat dopo 14 anni di lavori forzati in Kazakhistan ottiene una nuova possibilità. Per conto del governo kazakho deve offrire un regalo di amicizia al governo americano per ingraziarselo e farselo amico.

Parte quindi con una scimmia, star televisiva kazaka e cadeau per il presidente americano che però muore nel viaggio. Ma, di nascosto, nel baule di viaggio si era introdotta la figlia. Nel mondo kazako, come lo dipinge Sacha Cohen, la donna non ha alcun diritto ed è trattata come un animale con tanto di guinzaglio e gabbia per rinchiuderla. Morta la scimmia Borat, per evitare l’esecuzione al suo rientro suggerisce al governo kazako di donare al presidente americano sua figlia. L’idea è accettata e il resto è una rincorsa di Borat per rendere esteticamente accettabile la figlia per Trump o qualcuno del suo entourage e effettuare la donazione salvando così la propria vita.

Questo porterà i due in situazioni particolari. Dai centri estetici agli antiabortisti ad un raduno di sostenitori di Qanon (complottisti americani) ad una sinagoga sino ad una convention del vicepresidente Mike Pence e soprattutto, nell’episodio più controverso, ad una intervista della figlia con Rudy Giuliani strettissimo collaboratore di Trump e notissimo sindaco di New York negli anni 90. Alla fine dell’intervista Giuliani si apparta con la figlia di Borat nella camera da letto della stanza d’albergo e si mette le mani sui pantaloni prima che irrompa Borat e la porta , ormai convinto a non offrirla più in dono al governo americano. Come già il precedente film Borat 2 porta con sé una serie di polemiche e di ripercussioni anche giudiziarie, visto che gli attori e i protagonisti non sono spesso consapevoli di essere tali. Al netto di questo, forse inevitabile e forse anche voluto can can mediatico Borat è un format filmico molto particolare. Usa una comicità dai toni estremamente accentuati, spesso grotteschi, in una tradizione britannica (Sacha Cohen è inglese) forte e consolidata, pensiamo solo ai Monty Python.

A questa componente Cohen aggiunge una virulenta dimensione politica. Borat 2 è un film visceralmente ostile a Donald Trump e al mondo che lo sostiene. E forse questo, a prescindere dalla giustezza o meno delle posizioni politiche, zavorra il film nella sua espressione più propriamente artistica. Il surrealismo di Borat nel momento in cui diventa engagé perde forza, si piega ad un obiettivo, la polemica politica e personale, che non è connaturato a questo genere di narrativa umoristica. Non mancano nel film momenti di comicità pura ma la dimensione antitrumpiana prevale.

Nonostante questo è un film da vedere anche perchè descrive ambienti sociali americani che noi non conosciamo e forse neanche immaginiamo, in ciò diventando vero e proprio documentario. Per quanto riguarda infine il Kazakhistan, che 14 anni fa si era molto adirato per la rappresentazione primitiva che Sacha Cohen ne faceva ha imparato la lezione e si è fatto furbo. Al motto di “bene o male basta che se ne parli” l’agenzia turistica del Kazakhistan ha fatto proprio, e diffuso in molti video, lo slogan pronunciato da Borat “Kazakhistan. Very Nice!”

Voto 2,75/5

*imprenditore, comunicatore, fondatore del gruppo Terminus

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