Il Consiglio impegna il Presidente Frattura a chiedere la fiducia sulla modifica del decreto sulla sanità

Si è chiusa poco prima delle ore 20,00 la seduta monotematica sulla “Sanità”del Consiglio regionale del Molise, tenutasi nella giornata di ieri, 3 marzo 2015, sotto la presidenza di Vincenzo Niro. La discussione sull’importante aspetto è stata richiesta dalla minoranza per cercare di far modificare, prima che venisse pubblicato, il Decreto del Presidente del Consiglio di Ministri, con il quale, in pratica, si ridisegna la sanità sul territorio e che penalizzerebbe fortemente il Molise. Ciò alla luce del Regolamento, disciplinato dal Decreto Legge spending review del 2012 che definisce gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera. Si fissa, in definitiva, tra l’altro, il numero minimo di posti letto della struttura ospedaliera del servizio sanitario nazionale. Le conseguenze dell’applicazione dei parametri sarebbero pesanti per il nostro territorio abbastanza vasto, anche se con pochi abitanti.
Sull’argomento sono state presentate una mozione urgente, con primo firmatario l’ex governatore, Michele Iorio e due ordini del giorno, rispettivamente della maggioranza e dei  consiglieri del Movimento cinque stelle. Il dibattito che ne è scaturito, aperto dalla consigliera Fusco Perrella, prima firmataria della richiesta di riunione monotematica, è stato ampio e articolato ed ha appassionato l’intero Consiglio.  Tutti i consiglieri intervenuti (Fusco Perrella, l’assessore Petraroia, l’ex governatore Iorio, Monaco, Federico,Lattanzio, Parpiglia, Ioffredi) hanno evidenziato l’importanza di avere in Molise una sanità degna di tal nome per tutta la popolazione.
Per cercare di addivenire ad una possibile sintesi tra le varie proposte il consigliere Ciocca, ha chiesto ed ottenuto una sospensione dei lavori.
Lavori che sono ripresi nel pomeriggio con la conclusione del dibattito affidate al governatore Paolo Di Laura Frattura, che ha chiarito, in primis, all’assemblea i vari passaggi ai tavoli romani, respingendo  le accuse di non aver preso parte alle decisioni assunte in sede di Conferenza Stato-Regioni. “Ai tanti incontri tenuti – ha detto Frattura -siamo stati assenti in una sola circostanza”.
Il Presidente della Giunta ha chiesto, al termine del suo lungo e dettagliato intervento, nel corso del quale ha abbracciato tutti gli aspetti legati al settore, di votare un documento unanime per pretendere, nei prossimi incontri che terrà a Roma, il diritto costituzionalmente riconosciuto per tutti i cittadini, quello alla salute.
Dopo una nuova sospensione, richiesta dal consigliere Ioffredi, poco dopo le ore 18,00 e dopo brevi interventi dei consiglieri Iorio e Federico  e del governatore Frattura, è stato votato a MAGGIORANZA, con il voto contrario dei  consiglieri   del Movimento cinque stelle, Federico e Manzo, il seguente ordine del giorno:

Al Presidente del Coniglio
Ordine del giorno
Urgente

Il Consiglio regionale
atteso che
–    nella seduta della Conferenza Stato-Regioni del 5 agosto 2014 è stata sancita intesa sul regolamento che definisce gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, intesa poi rettificata il 13 gennaio 2015;
considerato che
–    nello stesso regolamento, attuativo del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95  “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario”, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012 n. 135, si fissano, tra l’altro, i parametri per la riduzione della dotazione dei posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del Servizio Sanitario Regionale;
–    stanti le ridotte dimensioni demografiche della Regione Molise, le conseguenze dell’applicazione dei suddetti parametri sarebbero disastrose per la sanità molisana;
impegna
il Presidente della Regione e la Giunta regionale a:
–    promuovere iniziative utili per ottenere la modifica del DPCM, in corso di emanazione, di recepimento dell’Intesa di cui in premessa e, in caso contrario, ad impugnare lo stesso per la difesa dei diritti costituzionali il cui riconoscimento spetta anche ai cittadini del Molise;
–    a comunicare il presente atto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed ai Ministeri della Salute, dell’Economia e delle Finanze e degli Affari Regionali.
Si e’ passati poi alla votazione dell’ordine del giorno URGENTE proposto dalla maggioranza, con primo firmatario, ioffredi “RIORDINO SISTEMA SANITARIO REGIONALE” con il quale il consiglio esprime avviso ed auspica che il Presidente della regione molise, nella sua funzione di commissario ad acta per il piano di rientro dal disavanzo nel settore della sanita’ regionale, rivisiti il programma operativo 2013-2015 tenendo conto:
a)-dei rilievi sollevati dal tavolo tecnico nella seduta del 18 dicembre 2014, in particolare l’invito ad adottare nuovamente il bilancio d’esercizio consolidato 2013, per la verifica delle importanti rettifiche operate;
B)-di riqualificare la intera rete ospedaliera mediante la riconversione degli opsedali di piccole dimensioni e la loro trasformazione nei nuovi modelli di offerta sanitaria, preservando e potenziando le “eccellenze” in essi consolidatesi e le aree disagiate;
c)-di riorganizzare e potenziare il servizio di emergenza-urgenza sanitaria;
d)-di sviluppare l’assistenzadomiciliare, residenziale e semiresidenziale;
e)-di potenziare i servizi di prevenzione;
f)-di potenziare le strutture sanitarie pubbliche pur conservando l’integrazione con quelle private accreditate;
g)-di intervenire e sbloccare il turn over nel comparto sanità;
h)-di adoperarsi affinchè i posti letto spettanti agli IRCCS siano finanziati con risorse dello Stato e non incidano sulla dotazione complessiva i cui costi gravano sul Fondo sanitario regionale.
Dopo le dichiarazioni di voto dei consiglieri Federico, Iorio, Ciocca e Di Pietro e un breve intervento del governatore Frattura, ‘ordine del giorno e’ stato votato a maggioranza, con l’astensione del consigliere sabusco e quello contrario dei consiglieri Iorio, Manzo e Federico.

E’ stato respinto, infine, sempre a maggioranza, l’ordine del giorno proposto dal movimento Cinque Stelle  tendente ad impegnare “il presidente della giunta a porre all’attenzione della struttura commissariale la necessita’ di:
1)-Rimodulare l’offerta sanitaria in maniera tale che il budget da destinare alle strutture pubbliche non dovrà essere inferiore all’85 per cento del fondo sanitario regionale al fine di ridare centralità, efficacia ed efficienza alla sanita’ pubblica;
2)-Riorganizzare la rete ospedaliera pubblica prevedendo la presenza di posti letto per acuti nei presidi pubblici di campobasso, isernia e termoli, in modo da rispondere al bisogno di ospedalizzazione espresso dalle popolazioni afferenti ai diversi territori della regione, sulla base del modello hub-spoke, individuando il prersidio di campobasso come dea di II livello e quelli di Isernia e Termoli come dea di I livello, caratterizzando l’ospedale di Agnone come ospedale di “area disagiata”.

A questo punto il vice presidente Monaco, che ha sostituito il presidente Niro in conclusione di seduta, ha chiuso i lavori che, come comunicato, riprenderanno martedi prossimo, 10 marzo, con una doppia seduta: al mattino riunione monotematica sul “lavoro” e nel pomeriggio riunione ordinaria.

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