Giuditta Lembo: Mobbing, la proposta di Sabusco, Fusco e Lattanzio era già stata avanzata

Apprendo dalla stampa che i consiglieri regionali Fusco Perrella, Lattanzio e Sabusco hanno presentato una proposta di legge sul mobbing,per preservare la salute psicofisica delle persone sui luoghi di lavoro e che la  proposta scaturisce ,a quanto si legge nella nota inviata dai tre consiglieri, dal fatto che” negli ultimi anni  all’interno del quadro normativo previsto dall’Istituto Nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro -Inail, per la registrazione delle malattie professionali, è emerso come quelle non tabellate, ossia quelle per le quali il lavoratore riesce a dimostrare che la causa consiste nella tipologia di lavoro a cui è assegnato, superano costantemente quelle tabellate, nello specifico quelle contratte nell’esercizio del compito lavorativo e inserite in apposite tabelle definite per legge dallo Stato e per tutelare quanti sono vittime di atteggiamenti  vessatori sui luoghi di lavoro”.In relazione a ciò mi preme d’obbligo ricordare  che dal lontano 2007 Giuditta Lembo , Consigliera di Parità Regionale, e il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Campobasso con il supporto del Comitato interistituzionale della Regione Molise avevano proposto all’allora Consiglio regionale una proposta di legge dal titolo “Interventi a tutela della salute psicofisica della persona” la cui premessa allegata così recita: ” Negli ultimi anni, nell’ambito della registrazione delle malattie professionali presso l’INAIL, le malattie professionali non tabellate superano costantemente quelle tabellate. In tale indubbia novità, deve senz’altro annoverarsi il crescente numero di richieste per il riconoscimento di patologie psichiche (e psicosomatiche) riconducibili a situazioni lavorative definibili come “avversative”, di rilevanza assicurativa. I fenomeni di violenza morale e psicofisica sul posto di lavoro hanno assunto grande rilievo negli studi di tipo sociologico e psicologico. Sono sempre più numerosi i casi di denuncia di  vessazioni continuative e persistenti, fonti di conseguenze psicosomatiche dannose. L’adeguata comprensione di tali fenomeni è però condizionata dal loro corretto inquadramento giuridico e psicologico, che si scontra con la mancanza di una normativa volta a disciplinarli direttamente. Il fronte delle conflittualità e delle persecuzioni sul posto di lavoro però è molto ampio e comprende varie situazioni che possono essere responsabili di disturbi psicosomatici e patologie psichiatriche. Si parla di vere e proprie sindromi, di mali sociali sempre esistiti, ma che solo da poco tempo si sono posti all’attenzione di sociologi, psicologi del lavoro, psichiatri e anche della Magistratura. Malattia professionale è anche quella psicologica e l’esigenza di proteggere la persona sul luogo di lavoro assume una dimensione sociale non solo in termini solidaristici, ma anche sotto il profilo etico e morale. Sulla base di tali considerazioni la Consigliera di Parità Regionale e il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Campobasso con il supporto del Comitato Interistituzionale della Regione Molise, hanno ritenuto necessario che anche la Regione Molise predisponesse una serie di misure di contrasto a tali fenomeni per porli all’attenzione del Presidente della Regione, dell’Assessore al Lavoro nonché dell’intero Consiglio Regionale al fine di creare adeguati interventi di prevenzione e contrasto tesi a prendere in considerazione tali situazioni e a porre i primi elementi di tutela nei confronti dei soggetti coinvolti”. Quanto da me affermato può essere verificato visitando il sito della Consigliera di parità della regione molise : www.paritàmolise.it, all’indirizzo (http://www.paritamolise.it/info.asp?id=9. Pertanto, dispiace molto leggere che tutto ciò sia stato completamente ignorato e non vengano per nulla citati gli autori della proposta che hanno dedicato molto del loro tempo con puro spirito di volontariato alla stesura di un  corpo normativo che poi non ha mai visto la luce e non vorrei che si dimenticasse nuovamente di ringraziare, come è avvenuto  con la legge  contro la violenza di genere, quanti hanno lavorato alla redazione di un testo normativo e sono impegnati quotidianamente da  anni a contrastare tali fenomeni. Ritengo comunque importante che anche il Molise abbia quanto prima un dettato normativo che va nella direzione della tutela delle lavoratrici e dei  lavoratori in un momento in cui il nostro paese ha bisogno di dare risposte concrete ai tanti  sfiduciati .

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