Frattura e il programma elettorale dimenticato: Come smontare le promesse del governatore in otto mosse

“Il programma elettorale, che ha ricevuto il mandato popolare, sarà portato a termine con coerenza”. Questo è uno dei passaggi chiave della lettera di sostegno al Presidente della Regione Frattura, sottoscritto in Consiglio regionale da una maggioranza che sembra pensare più al mantenimento di certi equilibri politici che alle necessità dei molisani. Il MoVimento 5 Stelle ha confrontato alcuni obiettivi contenuti nel Programma Elettorale del “Molise di Tutti” di Paolo Frattura, con quanto effettivamente fatto nel corso di questi due anni:
1. Per quanto riguarda la riduzione dei costi della politica per ora si può registrare la sola triste esperienza dell’articolo 7 che ha avuto bisogno di ben tre leggi per essere abrogato, mentre su indennità e rimborsi vari non si è registrato alcun cambiamento;
2. Per il reddito minimo garantito non c’è stato alcun intervento, nè è stata trovata un’adeguata copertura, al contrario di quanto annunciato;
3. Si è ben lontani dal raggiungimento di una “sostenibilità finanziaria della sanità molisana“, tra bocciature dei Tavoli Tecnici, minacce di commissariamenti e aumento del debito;
4. Si contestava la politica dei tagli dei posti letto, mentre adesso ci troviamo di fronte alla paventata chiusura di numerose specialità necessarie al mantenimento dei Livelli Essenziali di Assistenza;
5. Entro il primo anno di legislatura erano annunciati un Piano della Prevenzione Straordinario e un Registro dei Tumori di cui non c’è ancora traccia;
6. Un nuovo Piano Energetico regionale che rinnovi quello del 2006, al momento, è solo in fase di preparazione, mentre alla finestra si affacciano avventurieri delle energie rinnovabili tra biomasse, inceneritori e impianti eolici;
7. Non si può dimenticare il balletto sulla Termoli-San Vittore, con continui passi indietro e in avanti. Intanto resta ancora in piedi la società Autostrade del Molise S.p.A.;
8. La Fondazione Molise Cultura stenta ancora ad essere riempita di contenuti, di una rete dei teatri non c’è ancora traccia e la necessità di professionalità auspicata per i ruoli apicali nel settore fa a pugni con una procedura pubblica di selezione per il nuovo direttore della Fondazione che non prevede la laurea per il ruolo da ricoprire.

Ma è l’ultimo passaggio quello sul quale focalizziamo l’attenzione ed è legato alla partecipazione: “I Consiglieri eletti, infine, si impegnano a incontrare i cittadini con cadenza programmata, al fine di informare, condividere documenti e strategie, nonché di recepire proposte”. C’è per caso qualcuno che ha notizie in merito a questi incontri? E ora vediamo quello che il MoVimento 5 Stelle Molise ha fatto in questi due anni, su questi stessi punti:
1.Costi della politica: 17 emendamenti alla legge respinti, rinuncia a 5000 euro al mese per il microcredito e abbiamo posto la questione art.7 per primi, finanche al Ministero.
2.Reddito minimo: noi gli unici ad aver fatto azioni propositive per individuare risorse
3/4.Sanità: gli unici ad essersi battuti per la Sanità pubblica e per la riorganizzazione rete ospedaliera oltre che per garantire i LEA
5.Registro Tumori: due anni di atti in Consiglio per ottenerlo
6.Piano Energetico: abbiamo realizzato una legge che vincola la Regione alla sua stesura
7.Autostrada: noi gli unici coerentemente sempre contrari alla Termoli-San Vittore e gli unici a chiedere la chiusura della società
8.Fondazione Molise Cultura: interrogazioni e altri atti per la trasparenza

Partecipazione: noi gli unici a fare incontri continui sul territorio guardando davvero negli occhi i cittadini.

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