Eolico selvaggio? Diciamo no. La ripresa della regione passa per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente

Eolico selvaggio, ne discutono con la stampa Michele Durante, consigliere provinciale iinsieme agli esponenti del Movimento Lab  Marta Mazzoni e Giancarlo Gisi . ” Domani si terrà un consiglio provinciale monotematico incentrato sull’odg Eolico Selvaggio, di cui sono il primo firmatario, sostenuto dalla Commissione Ambiente della Provincia e  diversi consiglieri provinciali. Siamo dell’idea che il territorio regionale, e della provincia di Campobasso, per quanto di nostra competenza, vada tuttelato, la reale possibilità di sviluppo socio – economico della Regione e della Provincia provenga principalmente da un ritorno ad un settore economico che abbiamo dimenticato, ossia il rapporto con la terra, con le colture, con le produzioni autoctone, con le biodiversità. Lo stesso sviluppo del territorio dovrebbe passare per il ritorno ad una economia della riscoperta del territorio in funzione agroalimentare. E’ noto che le regioni che hanno e stanno investendo in questo settore hanno una crescita di prodotto lordo interno, un aumento delle aziende attive nei settori agricoltura, agroalimentare e promozione del territorio, segnano un saldo attivo dell’occupazione. Nel tour politico regionale sentiamo parlare di eccellenza, turismo, nuove proposte delle ricchezze di prodotti , una rinascita della produzione economica. Ora, se tutto ciò, oltre ad essere tema di mostre e convegni, forum,  confluisse anche nella realtà dovremmo fare una considerazione. Se crediamo in una valorizzazione e ripresa futura e soprattutto se vogliamo creare un futuro in tal senso quale è l’obbigo delle istituzioni? Quello di salvaguardare principalmente l’ambiente e il territorio da quelle forme di aggressione che noi riconosciamo nelle ” produzioni energetiche da fonti alternative. Ancora una considerazione in provincia di Campobasso sono attive oltre 250 torri eoliche, ci sono in Provincia autorizzazioni in itinere per un numero di circa 2400 pali, non concesse ma sulle quali l’ente ha il compito di esprimere pareri obbligatori ma non vincolanti in sede di conferenza dei servizi”, questa la premessa del Consigliere Durante. Le richieste dell’ordine del giorno che verra discusso domani in assisse sono: preservare il territorio regionale, quindi non solo della provincia di Campobasso nello specifico, da inquinamento ambientale, da occupazione del territorio, non c’è alcun bisogno di altri apli eolici.  ” La Provincia deve fare la sua parte – conclude Durante – intanto verificare se si possono sospendere le autorizzazioni, aggiornare il piano di coordinamento territoriale in maniera più stringente, agire nei confronti della Regione Molise a tuitela del territorio, dell’ambiente e della salute pubblica, questo è quello che chiadiamo al Presidente della Provincia e della Giunta nei limiti delle competenze. Nei confronti della Regione intervenire in meritoa ll’abrogazione della legge 22, emanazione di un Testo Unico Ambientale degno di tale nome, emanazione di una legge urbanistica che preveda il recepimento dei piani di coordinamenti territoriali per la salvaguardia di zone di interesse storico – archeologico”.  (MDL)

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