Come cambiano le abitudini degli italiani in pausa pranzo nel post Covid

Settembre viene considerato l’inizio di un nuovo anno, ricco di buoni propositi e obbiettivi da raggiungere, soprattutto dopo le lunghe vacanze estive, si rientra a pieno regime nella routine lavorativa e di studio, comporta orari e abitudini molto più rigide di quelle delle ferie.

Settembre 2020 è ancor più importante degli altri, per i cambiamenti radicali delle nostre vecchie abitudini, provocati dal Covid, che ci ha colpiti nei mesi precedenti, sono ancora in vigore restrizioni per salvaguardare la salute personale e di chi ci circonda.

La campanella scolastica è suonata, gli alunni sono tornati dietro i banchi di scuola e nelle aule un po’ cambiate; banchi distanziati, incremento dei lavaggi, igienizzazione delle mani e del materiale utilizzato, obbligo della mascherina, finestre aperte e intervalli ristretti e nei limiti della sicurezza.

Stesse norme e cambiamenti anche nei luoghi di lavoro, specie negli uffici dove la situazione è simile alla scuola il vero cambiamento è la modalità di consumare pasti fuori casa ,i ristoranti si sono attrezzati per rispettare le norme igienico sanitarie, incrementate per far fronte al Coronavirus, rimane più comodo ed economico portarsi il pranzo dietro.

Il 14 settembre 2020 è iniziato l’anno scolastico per milioni di bambini e ragazzi, decisamente diverso dagli altri, molte vecchie abitudini sono dovute cambiare per far fronte all’emergenza sanitaria e salvaguardare la salute di tutti: studenti, docenti e operatori scolastici; ingressi e uscite e intervalli contingentati, sanificazione di aule e materiali comuni incrementata, le finestre lasciate aperte più tempo possibile per permettere il riciclo dell’aria con i banchi posti in maniera tale da rispettare il metro di distanza di sicurezza, gli studenti dovranno tenere la mascherina chirurgica nei luoghi comuni e toglierla solo quando saranno seduti nel proprio banco.

Il cambiamento maggiore sarà quello della pausa pranzo e merenda da consumare nelle classi, alle elementari è prevista l’intera giornata a scuola, vi sono due pause pasti, l’intervallo mattutino e la pausa pranzo.

Il pranzo in mensa non verrà più distribuito, ma gli studenti dovranno attendere al proprio posto seduti e distanziati il vassoio preconfezionato e sigillato per ogni ragazzo, lo stesso per i docenti, da garantire un pasto completo e sicuro per coloro che usufruiscono della mensa scolastica.

Gli studenti che non consumano il pranzo in mensa possono portarsi da casa il pranzo ,in scaldavivande e si tratta di una soluzione comoda e soprattutto igienica, sono un’ottima soluzione per poter avere con sé un pasto completo, sano, igienico, caldo o freddo a seconda del cibo contenuto o della propria esigenza, soluzione ottimale soprattutto per chi passa molte ore fuori casa e ha la necessità di fermarsi per mangiare, si utilizzano anche bottiglie termiche in acciaio (utili anche per l’ambiente).

Sono stati veramente tanti i genitori che hanno acquistato kit portavivande per il pranzo e la merenda a scuola dei propri figli, negli ultimi due mesi, le richieste di acquisto sono giunte numerose anche da parte di Istituti scolastici del nord Italia al fine di poter sopperire al servizio mensa mancante.

Corsi e ricorsi storici, si ritorna alla Mappatella, oggi molto più sofisticata, mio padre andando per i campi si legava in una tovaglietta quello che era il suo pasto e si portava dietro la fiaschetta di vino.

Alfredo Magnifico

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