Con questa lettera aperta alla città di Termoli intendo fare un sintetico chiaroscuro su un importante centro molisano che vorrebbe essere il punto di forza nell’ambito della campagna di promozione turistica della regione.
Cara Termoli, hai il fascino della cittadina adriatica con il tuo borgo antico medievale a picco sul mare. Il bel maniero, il castello Svevo, e una passeggiata panoramica e suggestiva. Una cattedrale che si erige su una scalinata importante, al centro di una piazzetta che, nella bella stagione, si riempie di tavolini per accogliere turisti e talvolta di un palco per eventi di richiamo. E poi il Corso Nazionale, quello dello “struscio”, che da piazza Sant’Antonio sale fino a piazza Vittorio Veneto, conosciuta col nome di piazza Monumento, il salotto del centro cittadino. Qui, da qualche anno, ti sei rifatta il look rinnovando la pavimentazione, l’illuminazione e le panchine che, qua e là, accolgono delle sculture per rievocare i tuoi avi illustri. Puoi vantare ristoranti, tanti, dove la cucina a base di pesce, quella semplice, tradizionale, non ha rivali, quantomeno per noi molisani!

Anche il porto turistico, a Marina di San Pietro, rappresenta un altro punto interessante di ritrovo per gli amanti di imbarcazioni a vela o a motore oppure per far ammirare i fuochi d’artificio in mezzo al mare, in piena estate. Sto certamente tralasciando tante altre cose di cui puoi andare fiera. Ad esempio il museo d’arte moderna, il parco comunale che nella stagione turistica ospita belle rappresentazioni teatrali. Ma ti devo dire dell’altro. Il lungomare Cristoforo Colombo, dove si susseguono i molti stabilimenti balneari, sfigura rispetto al vestito nuovo del centro città. Strutture abbandonate e degrado diffuso nel percorso che parte dalla Cala Sveva, il primo lido, tramutano ogni barlume di bellezza in delusione.

E, purtroppo, proprio in prossimità della spiaggia, dove maggiormente si riversano i bagnanti. Potrei citare lo storico stabilimento “il Panfilo” ormai in rovina; oppure l’area dove un tempo c’era l’hotel Rosari: un cantiere aperto da anni; il verde pubblico incolto, per continuare con altre brutture non ben identificabili. Persino alcuni alberghi sul litorale, con vetrate opache e box per auto, malmessi, in prima linea a vista mare, certamente non esprimono il volto migliore per una cittadina che vuole essere di richiamo e dare lustro all’intero Molise. Dunque, cara Termoli, c’è ancora tanto da fare. La bella stagione sta arrivando fai il possibile per rinfrescare al meglio l’outfit del lungomare nord.
Rossella Salvatorelli