Campobasso/ Opere pubbliche, la città cambia volto

di Stefano Manocchio

Avevamo da poco lamentato la presenza in Molise di una serie di ‘incompiute’ ed è arrivata subito una risposta di efficienza da parte dell’Amministrazione comunale di Campobasso. Il sindaco Roberto Gravina ha pubblicamente sciorinato dati che lasciano pochi dubbi interpretativi, partendo da una notizia: a giugno partiranno cantieri importanti per la città per importi di milioni di euro. Ora, sei mesi per l’edilizia pubblica sono un tempo breve, anche quando tutte le carte sono pronte e le autorizzazioni concesse e noi vogliamo credere che Gravina abbia chiara l’idea sui tempi di realizzazione, il rischio che tutto finisca nelle pastoie burocratiche, l’ipotesi di ricorsi che sempre arrivano quando in ballo ci sono importi milionari per lavori pubblici e che certo non dipendono dalla sua volontà o da quella dell’Amministrazione comunale. A netto di ciò, se quanto detto dal primo cittadino venisse confermato, sarebbe un bel colpo per la maggioranza consiliare- perché no – anche in chiave elettorale.

Dall’elenco si evince la portata dei lavori di cui sopra: il “Corridoio stradale di interconnessione tra città di Campobasso e la Tangenziale est” già nella descrizione fa capire che saranno affrontate questioni che attengono alla viabilità caotica del capoluogo di regione con misure per migliorarle, ma c’è anche il Parcheggio multipiano a corredo del centro storico. E ancora: il Mercato coperto (che rimarrà polo commerciale a chilometro zero), l’ex scuola Notte, l’ex Mattatoio (destinato a diventare importante polo culturale), ma soprattutto l’elenco di interventi sui plessi scolastici esistenti o da costruire:  scuola Montini e demolizione e ricostruzione della scuola D’Ovidio, ma anche scuola Crispi, scuola Jezza e Scuola Vazzieri. Sono solo alcune notizie nel mare di informazioni, arricchite soprattutto da termini progettuali che arrivano alla sintesi del discorso complessivo sulla città fatto da Gravina: “ In tutto, come cifre, parliamo di circa 64 milioni di euro in totale”.

Una mole di opere pubbliche e lavori che se realizzati in tempi ‘umani’ cambieranno il volto del capoluogo di regione, dando spessore economico-culturale nuovo; mancano all’appello ancora le opere ‘estreme’, come la ‘funicolare’ che tanto piace proprio al sindaco. Va certamente detto che in alcuni casi le progettazioni sono risalenti a periodi temporali di legislature precedenti, che l’attuale Amministrazione ha gestito nella fase operativa: ma è indubbio, invece, che in alcuni interventi ci sia lo zampino decisivo, almeno nella parte decisionale, del gruppo penta-stellato che, senza avere la bacchetta magica per risolvere le questioni da solo, ha certamente saputo dialogare con i decisori governativi e nazionali.

Nel suo intervento Gravina ha anche ricordato l’interlocuzione con il RUC del Contratto Istituzionale di Sviluppo Molise, Michele Scasserra, titolare di un importante incarico in materia di programmazione degli interventi di opere pubbliche, soprattutto nel dialogo con le strutture nazionali.

Ora, non nutriamo l’illusione che a giugno parta tutto miracolosamente, ma crediamo di poter dire che Campobasso sembrerebbe essere destinata a diventare se non più bella almeno più efficiente. E scusate se è poco.

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