Cammina, Molise! 2015 apre lo scrigno delle meraviglie attraverso un percorso emotivo

La Terra di Molise è paragonabile ad uno scrigno, di quelli di legno, pregiato, forte, capace di contenere e custodire gli ori più preziosi, e finchè non viene aperto non se ne conosce il valore. Un piccolo fazzoletto di terra, posto al centro della Penisola, pulsante, vivo, capace di emozionare e stupire. Pianura, costa, collina, montagna,  dove convivono l’azzurro del cielo e del mare, l’oro del grano, il verde dei pascoli e il rosso, il colore della passione di chi vive in questa terra. Benvenuti, oggi apriamo lo scrigno per scoprire tesori millenari, il cui valore è inestimabile, antica sapienza che si intreccia con storia e leggende.

SAMSUNG DIGIMAX A503L’11 agosto tanto atteso è arrivato. Partiamo da Petrella per raggiungere i camminatori di Cammina, Molise! a Matrice io e Elio, in rappresentanza della Proloco e dei petrellesi. Scendiamo dall’auto, cerchiamo Paolo Discenza, che ormai è un amico,  e ci vengono consegnati zainetto, maglietta, cappello e mappa, ora facciamo parte del gruppo. Iniziamo con i saluti e  le presentazioni ed è subito come essere in famiglia. Il fischio di richiamo di Giovanni Germano, il grande capo,  mette in moto il serpentone di camminatori che dalla periferia raggiungono il centro storico di Matrice.

Tra i vicoli, come sempre con mille cose in mano mi cade lo zaino, mi giro e mi viene raccolto da Elio, si  Elio Germano proprio lui! D’instinto mi verrebbe subito da chiedergli un’intervista, ma poi penso, godiamoci la giornata, lo osserverò da lontano, l’intervista la rimandiamo ad altra occasione. Così prosegue la visita al centro storico del paese fino ad arrivare alla piazza, dove ci sono già delle tavolate imbandite per la “colazione”.Un gruppo di giovani suona canta, ma non in italiano, si sono i ragazzi argentini venuti a fare questa esperienza in Molise, e per conoscere la terra dei loro nonni emigrati. Dopo i saluti di rito del sindaco Zampini e di Giovanni Germano si da il via alla colazione, dai salati, ai dolci, ai formaggi, ai salumi, ospitalità e genuinità del Molise. Tra degustazione, musica e cori, da lontano nuvole e tuoni minacciosi ….

????????????????????Da programma i camminatori si rimettono in marcia, e si fermano a casa “Cirino”, dove si inaugura un orto botanico dedicato al professor Lucarelli e sorpresa un vero e proprio museo! Una bomba d’acqua si riversa sul Molise, ma per niente scoraggiati, a bocca aperta, continuiamo ad ammirare fossili, pietre, nidi, e seguire un interessante laboratorio dl gesso. Complimenti prof. Rocco Cirino, è impossibile fare l’elenco di tutto il materiale presente ma è una grande ricchezza culturale da far conoscere. Non sono mancati durante la giornata “allusioni” ai disastri ambientali a cui la regione sta andando incontro, al fallimento di grandi aziende, alle criticità che stiamo attraversando. La visita prosegue, sotto l’acqua, al complesso di Santa Maria della Strada. Tra i camminatori un gradito incontro, il collega Roberto Colella ci ha raggiunti, altro esempio di gioventù, operosità ed amore per la propria terra.

Intanto osservo il talentuoso attore, che non da nessun segno di divismo, anzi sfugge spesso agli scatti fotografici e conferma la prima impressione che mi ero fatta. Lo osservo quando è assorto e rivedo “il giovane favoloso”, il Leopardi assorto…  Ma continuiamo il viaggio alla volta di Petrella, il maltempo ha rovinato la programmazione, ma niente paura  il piano d’emergenza è pronto e subito messo in atto. Dopo il pranzo le nuvole vengono allontanante dal sole e finalmente si può fare una passeggiata nei dintorni del paese, tra la natura, tra more, prugnoli, mandorli, ed aneddoti vari che i camminatori raccontano, in un clima di convivialità ed allegria.

E’ il momento per l’entrata trionfale in paese, non prima di aver fatto una “serenata” a tre giovani novantenni al balcone. Gli Scacciapensieri guidano i 270 marciatori, salutati dai petrellesi che si affacciano alle finestre o escono dai portoni. Si arriva al borgo storico dove svetta la maestosa chiesa di San Giorgio martire che catalizza subito l’attenzione, e non poteva essere diversamente! Giovani guide del posto, stand di produttori locali, fermento per la cena serale  e musica folk con il complesso petrellese I Recucce, bene non manca nulla, il Molise ospitale è qui, pronto a fare turismo, pronto ad accogliere turisti, senza alcun “aiuto politico”, ma solo con le forze di volontari che amano il proprio paese! Mentre i preparativi proseguono, interrotti ancora una volta dalla pioggia, ma senza che nessuno si scoraggi, all’interno della chiesa viene improvvisato un concerto con organetto e flauto, note eleganti che si espandono un’atmosfera mistica delle pietre, si quelle pietre scolpite, millenarie, parlanti e potenti. E che dire di Michele Cianciullo? Abbiamo già pensato a tanti progetti da realizzare …

Ci siamo la cena è servita, piatto tipico locale con vino locale, e poi di nuovo musica e balli. Io intanto avvicino Elio Germano e mi complimento per i suoi successi ma con stupore è lui che ringrazia per l’organizzazione e per l’interesse alla valorizzazione del borgo, confermo la mia stima per l’orgoglio di essere molisano! La festa si interrompe per lo scambio di regali, alla Proloco nella persona del Presidente Simpatico, ai gruppi musicali, alle guide di Misterya Templi, al sindaco di Petrella Amoroso, prima della consegna ai camminatori di un ricordo della giornata. La partenza dei camminatori è arrivata, con un nodo in gola, dopo le emozioni vissute saluto gli organizzatori, un abbraccio a Giovanni e Silvana, con la promessa di una futura e continua collaborazione, e non resisto, una foto ricordo ad Elio Germano la devo chiedere, ma non da esibire come trofeo sui social network, no, come presenza e testimonianza che pur non vivendo in Molise si resta legati alle proprie origini continuando a calcarne i cammini e attestandone l’autenticità.

mtChe dire di più, un fiume di persone, un fiume di emozioni, un fiume di ricordi, tutto questo, e non solo, è successo in un solo giorno, 270 persone hanno ammirato i paesaggi, vissuto le tradizioni, degustata la cucina molisana, senza grandi progetti derivanti da dirigenza regionale, ma con una intuizione di Giovanni Germano si è dimostrato, per il 21° anno che fare turismo in Molise è possibile, dal basso e chi riparte si porta dietro comunque oltre che al ricordo dell’esperienza anche un pò di calore umano ed ospitalità . E’ innegabile che la nostra regione custodisce meraviglie di ogni genere, come è innegabile che non è valorizzata, istituzionalmente, come meriterebbe. Si tra i camminatori era presente un entusiasta Domenico Di Nunzio, con delega regionale al Turismo, ma personalmente preferisco partire dal basso, come più volte ha affermato Giovanni Germano, prima che sia troppo tardi, facciamo diventare il Molise una terra di cammino, non permettiamo che tutto ciò che abbiamo ereditato, custodito con fatica e sacrifici, vada a finire nel dimenticatoio. Descrivere le emozioni a parole è impossibile, ma lo si fa con abbraccio o con un sorriso … e con il tormentone 2015 ” Stefanoooooo” .

In attesa del prossimo progetto da condividere con l’Associazione La Terra io,  sto già pensando di partecipare all’edizione numero 22!

(Mariateresa Di Lallo)

 

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