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Brasiello: Le problematiche si risolvono col dialogo e non certo con le adunanze occulte

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Il sindaco di Isernia, Luigi Brasiello, interviene sui recenti avvenimenti riguardanti la sua amministrazione, ponendo l’accento su tre aspetti della vicenda.  «Prima di tutto – ha dichiarato il sindaco – sottolineo come la lettura del documento presentato in Consiglio comunale da dieci consiglieri di maggioranza non fa che evidenziare che si tratta di rilievi di ordine am­ ministrativo, che nulla hanno di politico. Nel documento, infatti, è scritto a chiare lettere che la posizione dei firmatari non è finalizzata alla “rivendicazione di ruoli o incarichi politici” e non ci sono in loro fina­ lità tese a “raggiungere obiettivi politici”; e aggiungono che il loro mal­ contento e la loro delusione “sono di natura prettamente amministra­ tiva”. Quindi, tutti coloro che assegnano un valore politico al dissenso espresso in aula si sbagliano, ed evidentemente lo fanno per strumentalizzare l’episodio.
Una seconda questione – ha aggiunto Brasiello – è quella relativa all’improvvida esternazione di Giuseppe De Lellis, del tutto fuori luogo per tempistica e per modalità. Costui, avendo tacciato l’attuale amministrazione comunale di “superficialità”, dimentica che egli stesso appare a molti talmente superficiale in veste politica da risultare quasi trasparente o inesistente. Infatti, in tutti questi mesi non mi risulta che abbia dato dimostrazione d’occuparsi concretamente ed efficace­ mente della maggioranza di centrosinistra in Comune. Per fortuna De Lellis non rappresenta l’intero Pd ed esponenti di rilievo di tale partito mi hanno manifestato vicinanza e concordanza di vedute.
Infine – ha concluso il sindaco –, spiace dover apprendere dalla stampa che probabilmente dietro a questa vicenda ci sia una regia de­stabilizzante. Se davvero in questi ultimi giorni ci sono state alcune riunioni fra i dissidenti, alle quali sarebbe intervenuta anche la segreta­ria regionale del Pd, mi sarei aspettato d’essere convocato per un con­fronto sereno e costruttivo. Le problematiche si risolvono col dialogo e non certo con le adunanze occulte. Qualcuno invece ha agito nel buio, col silenzio connivente di chi ha a cuore solo la salvaguardia degli equilibri strategici della propria segreteria, non certo quelli d’una città che sta attraversando uno dei periodi più difficili della sua storia re­ cente».

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