Attività venatoria e gelo: Legambiente Molise auspica maggiori controlli

Neve e gelo imperversano anche in Molise, con le temperature in picchiata e i terreni ricoperti dalla neve e dal ghiaccio numerose specie di uccelli e mammiferi selvatici faticano a reperire cibo e rifugio, condizioni che spesso risultano fatali. Se si aggiunge il fatto che le specie con queste condizioni tendono a spostarsi e concentrarsi in aree normalmente non vocate, alimentandosi anche in pieno giorno e in aree aperte lasciando tracce ben visibili, sicuramente sono esposte ad un più facile e banale prelievo venatorio.
“Nutriamo forti dubbi riguardo al decreto che sospende l’attività venatoria nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 gennaio. Visto il perdurare delle precipitazioni nevose, crediamo – affermano da Legambiente Molise- che il decreto a firma del presidente Frattura sia inutile, considerato che la legge quadro sulla caccia, la n.157/92, già prevede all’articolo 21 (lettera m) il divieto di cacciare su terreni coperti in tutto o nella maggior parte di neve.”. Così come riportato tra l’altro anche nel Calendario e Regolamento Venatorio 2016/2017 della Regione Molise, sezione divieti, e dalla legge regionale n.19 dove si aggiunge “ad eccezione della caccia ai palmipedi e trampolieri lungo i corsi d’acqua perenne, limitatamente alle specie cacciabili e per i periodi consentiti dalla legge”. Quindi anche in Molise con le attuali condizioni metereologiche la caccia appare sospesa, anche se in maniera parziale.
“Considerate le norme, quello che ci auspichiamo – riferiscono da Legambiente Molise – è che ci sia buon senso da parte dei cacciatori e rispetto per i divieti, facciamo un appello anche agli addetti alla vigilanza per intensificare i controlli, sanzionare i trasgressori ed evitare atti di bracconaggio”.
Per le violazioni delle disposizioni contenute nella legge, 11 febbraio 1992 n. 157 e nella legge regionale n. 19 si applicano integralmente le sanzioni penali e amministrative previste nell’art. 30 e 31 della legge 157/92, nonché quelle della Legge regionale n.19.

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