Attivista italiana arrestata in Guinea Bissau, fonti Farnesina: “Sta bene”

(Adnkronos) –
Valentina Cirelli, l'attivista italiana arrestata in Guinea Bissau la settimana scorsa, si trova in buone condizioni di salute. Lo ha riferito lei stessa, dopo aver parlato telefonicamente con l’ambasciatrice d’Italia a Dakar, competente per il Paese africano. Lo fanno sapere fonti della Farnesina, ricordando che la donna, 48 anni, nata a La Spezia da padre italiano e madre guineana, proprietaria di un albergo, è stata messa in stato di fermo il 19 aprile nella zona di Ingorè, al confine con il Senegal. Cirelli, presidente dell'associazione ambientalista Tchon Tchomano, sarebbe accusata di aver preso parte a delle manifestazioni con atti vandalici ai danni di una società cinese, titolare di una concessione per lo sfruttamento del suolo per l’estrazione di minerali. Il giorno successivo, la donna è stata portata dalla polizia a Bissau, e permane tuttora in stato di arresto. Da allora ha ricevuto visite quasi quotidiane da parte del corrispondente consolare a Bissau, da ultimo nella giornata di oggi, in occasione della quale anche parlato telefonicamente con l’ambasciatrice d’Italia a Dakar, riferendo di trovarsi in buone condizioni di salute. L’avvocato avrebbe chiesto la liberazione della connazionale in attesa che venga definita la sua posizione, riferiscono ancora le fonti. L’ambasciata d’Italia a Dakar e il corrispondente consolare a Bissau, in stretto raccordo con l’Unità Tutela della Farnesina, stanno seguendo la vicenda con la massima attenzione e si mantengono in contatto con la connazionale. La sede ha inoltre interessato le autorità guineane per chiedere informazioni sullo status di Cirelli e per chiedere che vengano garantiti i suoi diritti. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani assicura che "faremo pressioni perché venga liberata al più presto in attesa della definizione del suo caso”. “Chiediamo che vengano garantiti i suoi diritti e l condizioni di detenzione, continueremo a seguire il caso come facciamo con tutti i cittadini italiani all’estero”, ha aggiunto Tajani. Il sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti, sta seguendo il caso dell'arresto. "L'unica novità che ho è che la Farnesina sta operando con attenzione, ho sentito alcune persone che operano alle attività diplomatiche e si spera di risolvere il caso a breve", dice all'Adnkronos.   "Non ci sono elementi che dimostrano la partecipazione diretta alla manifestazione e ai danneggiamenti alle strutture della multinazionale da parte sua – spiega il sindaco -. Le proteste nascono dal fatto che multinazionali come quella, una volta prese le concessioni cambiano la realtà dei luoghi, sia per l'ambiente che per la comunità che ci vive". "Cirelli – continua Paoletti – lavora nel settore del turismo sostenibile ed è molto attiva con la sua associazione per quanto riguarda i diritti civili, in particolare nel sostegno a favore di donne e bambini, della scuola e delle coltivazioni dei terreni, è molto inserita nell'ecosistema culturale del posto tanto da essere ritenuta meritevole di attenzioni da parte delle autorità".  
Secondo quanto ricostruito la donna sarebbe stata arrestata mentre stava lavorando. "Non le hanno neppure comunicato il motivo dell'arresto, quello che so è che sarebbe isolata, ma non dovrebbe trovarsi in un vero e proprio penitenziario", ha concluso il primo cittadino. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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