Area di crisi e urgenza delle riforme: il Molise unisca le forze per cambiare pagina

Il Presidente della Giunta ha convocato per domani alle ore 11.00 le Parti Sociali, le Amministrazioni Locali e le rappresentanze delle imprese e delle associazioni, per condividere formalmente il percorso sul superamento dell’emergenza lavoro e sul riconoscimento dell’Area di Crisi nel Distretto Produttivo Bojano – Isernia – Venafro. La riunione segna il coronamento di un lavoro avviato a giugno 2013 presso l’Unità di Crisi del Ministero dello Sviluppo quando nei tavoli sulle vertenze GAM e ITTIERRE, la Regione cominciò a chiedere l’attivazione dell’art. 27 della Legge n. 134/2012 sulle aree nazionali colpite da desertificazioni industriali e crolli occupazionali.
Durante questi mesi c’è stato un intenso impegno istituzionale che ha visto deliberare sul riconoscimento dell’Area di Crisi oltre 30 comuni, le Province, il Consiglio Regionale e la Commissione Tripartita a cui si sono aggiunte le sollecitazioni delle imprese, dei sindacati, della chiesa, delle associazioni e del terzo settore.La Giunta Regionale con propria delibera del 29 aprile ha aperto formalmente la procedura nei confronti del Governo, ma prima la Marcia per il Lavoro del 28 giugno conclusasi con l’appello di Susanna Camusso e poi l’evento storico del 5 luglio con l’intervento di Papa Francesco all’Università hanno confermato un’ampia convergenza su questo percorso istituzionale, sociale e di rilancio produttivo.Domani i rappresentanti del Molise che si batte per il lavoro, che non rinuncia al proprio futuro e che vuole costruire un’opportunità di ripresa e di sviluppo nel Distretto Bojano – Isernia – Venafro sarà riunito nel Parlamentino della Giunta Regionale per condividere le iniziative da intraprendere tutti insieme con efficacia, determinazione e tempestività nei confronti del Governo a tutela dei nostri giovani e delle nostre comunità locali.
Se domani si raggiungerà un’Intesa con il Partenariato Economico, Sociale e delle Autonomie Locali sul tema dell’emergenza e dell’area di crisi, si potrà operare per cogliere quel risultato strategico, ma contestualmente si porranno le basi per avviare la seconda fase del programma di Governo Regionale che è quello delle Riforme.Il Molise non può più reggere con i vecchi apparati, con enti obsoleti e con strutture arcaiche. Ha bisogno di semplificazioni amministrative, snellimenti burocratici, accorpamenti e soppressioni di Enti o Agenzie, con un disegno di riordino complessivo che in un celere arco temporale segni una netta discontinuità con il passato.
Il nuovo passaggio politico deve essere contrassegnato dalle riforme e dalla pianificazione come strumento di Governo a partire dai fondi strutturali, dallo sviluppo e dall’innovazione fino all’energia, alla sanità, all’urbanistica, ai trasporti, al sociale, all’ambiente e a tutti i settori portanti della nostra economia.
Questa è la sfida per cambiare il Molise!

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