Un anno di mandato parlamentare, il bilancio del senatore Ortis

“Trasporti, fotovoltaico nei centri storici, tutela dei presìdi di sicurezza sul territorio,
salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori molisani e soprattutto la battaglia
sulla sanità. Questi i principali temi affrontati in un anno di mandato parlamentare, un
anno non facile per nessuno, né sotto il profilo economico-sociale né sotto quello
politico, ma dove non sono stato certo a guardare, cercando sempre di fare gli
interessi del Molise”.


Il senatore Fabrizio Ortis traccia un bilancio personale dell’attività svolta nel 2021 che
volge al termine. “Un anno di grandi stravolgimenti per il Paese – ha ricordato – che
ha visto l’avvicendamento del governo Conte II, da noi sostenuto e in cui credevamo,
con l’esecutivo cosiddetto dei migliori guidato da Mario Draghi, che invece abbiamo
bocciato fin da subito. I propositi per il nuovo anno ormai alle porte poggiano le basi
dalla necessità di lavorare, da Roma per il Molise, per creare le condizioni affinché la
nostra regione chiuda definitivamente l’esperienza del Governo Toma, fallita già dopo
pochi mesi alla prova de fatti, ma che è rimasta in piedi per preservare interessi
personali di pochi facendo ulteriormente sprofondare i molisani in un pantano”.


Passando al proprio operato, il senatore ha sottolineato come siano stati numerosi gli
atti di sindacato ispettivo a sua firma prodotti nell’arco degli ultimi 12 mesi: 15
interrogazioni, nello specifico 12 a risposta scritta e 3 a risposta orale,
un’interpellanza, un ordine del giorno (sul fotovoltaico nei centri storici) e una
risoluzione in commissione Difesa sulla sicurezza cibernetica”.


Partendo dalle interrogazioni a risposta scritta, ben 4 riguardavano la sanità molisana
e il Decreto Molise. “Con esse – ha argomentato il senatore – ho evidenziato il disagio
creato da 15 anni di gestione commissariale nel settore, aggravato da una cronica
mancanza di personale a ogni livello. Ho anche chiesto il superamento del Piano
operativo regionale del duo Giustini-Toma e l’azzeramento del debito sanitario, vera
zavorra per la regione. Ho inoltre interrogato il Governo sulla questione delle nuove
assunzioni per l’Azienda Sanitaria Regionale del Molise nel pieno della terza ondata,
più che mai necessarie – già allora – in mancanza di un ospedale Covid dedicato.
Infine, non va dimenticato come, insieme alla deputata Rosa Alba Testamento, mi
sono battuto per chiedere l’intervento di Emergency a supporto degli ospedali
molisani, prima con un’interpellanza ad hoc, poi raccogliendo e inviando le migliaia di
firme della petizione popolare promossa in Molise a Palazzo Chigi”.


Non solo Molise, per quanto prioritario, nell’impegno sulla sanità, ma anche
interessamento del Governo per risolvere il limbo giuridico in cui erano caduti i nostri
connazionali vaccinati all’estero con Sputnik, lasciati senza il green pass.
Capitolo trasporti: Ortis è intervenuto in merito al raddoppio ferroviario della
cosiddetta Termoli-Lesina, chiedendo soluzioni condivise e tali da non condizionare in modo irrimediabile il territorio. In merito ai progetti nell’ambito del Contratto di
Sviluppo, fondamentale per rivitalizzare le economie locali, ha chiesto “l’obbligatorietà
della presa di visione dei luoghi e della documentazione necessaria da parte dei legali
rappresentanti o dei direttori dei lavori, così da evitare anomalie procedurali”.


Il senatore ha particolarmente portato avanti la battaglia di giustizia di Giada Vitale,
giovane donna di Portocannone abusata per anni dal parroco del paese. “Il mio
pressing sul Ministro di Giustizia Cartabia, anche qui in tandem con Rosa Alba
Testamento, è mirato a ottenere risposte precise su un autentico scandalo giudiziario,
dove per i fatti avvenuti fino al compimento del quattordicesimo anno di età della
vittima c’è stata una condanna. Per quanto accaduto successivamente, invece,
abbiamo solo l’assurdità di due provvedimenti di archiviazione da parte dei GIP e un
rigetto da parte della PM: in tutti e tre si parla di rapporti consenzienti, con il Ministro
che sulla questione è vago e sfuggente”.


Per quanto riguarda il lavoro, “ai ministri Giorgetti e Orlando – ha rimarcato – ho
chiesto di salvaguardare i livelli occupazionali dello stabilimento Stellantis di Termoli,
vista l’incertezza del piano industriale e le rassicurazioni generiche fornite
dall’esecutivo. Parliamo di centinaia di lavoratori molisani e delle loro famiglie, che
meritano dignità di trattamento”.


Ambiente e tutela dei centri storici sono stati al centro dell’attenzione del senatore,
che ha proposto modifiche al superbonus 110 per cento attraverso un ordine del
giorno approvato in V commissione al Senato che impegnava il Governo a semplificare
l’iter autorizzativo del fotovoltaico nei borghi.


Infine la sicurezza, da sempre un cavallo di battaglia di Ortis, che si è impegnato
nell’evitare la soppressione del presidio di polizia ferroviaria di Campobasso disposta
dal Capo della Polizia, Franco Gabrielli, ma anche attraverso una risoluzione in
commissione Difesa, atta a rafforzare gli investimenti nel comparto cibernetico, in
particolare per quanto riguarda la ricerca, anche per aumentare l’autonomia strategica
del Paese e il suo ruolo nel contesto internazionale, sostenendo le collaborazioni tra
l’amministrazione della Difesa, le università e l’industria e anche valutando interventi
fiscali per favorire gli adeguamenti in tema appunto di cybersicurezza.


Nell’augurare a tutti un 2022 migliore, “mi piace pensare a un futuro per il Molise
senza i soliti nomi. Intendo smarcarmi completamente dalle operazioni di palazzo in
corso in vista dei prossimi appuntamenti elettorali di carattere regionale, anzi,
cercherò di contrastare qualsiasi manovra che miri a fare, al solito, l’interesse di
pochi. Rinnovo l’impegno a essere vicino a tutti i molisani che mi onoro di
rappresentare lavorando nel loro interesse esclusivo, fino all’ultimo giorno del mio
mandato”.

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